I nuovi occhiali intelligenti arrivano da uno dei maggiori produttori di accessori per videogiochi: Razer, l’azienda fondata da Min-Liang Tan con sedi a Singapore e in California. Anzu è un prodotto wearable, tipologia di device che, a dire il vero, non è mai decollata. A cominciare dai Google Glass, che furono ritirati o destinati ad ambiti professionali di nicchia dopo il roboante lancio orchestrato personalmente dal cofondatore di Google Sergey Brin. Va detto, però, che il pacchetto di funzioni promesse dai nuovi smart glasses si limita a poche cose concrete, a differenza degli occhiali di Mountain View.
La nuova generazione di smart glasses – inclusi i concorrenti di Anzu, come gli Echo Frames di Amazon e i Bose Frames Tenor – integrano altoparlanti nella montatura, con audio diffuso open-ear, e hanno un design fashion, per esempio in stile “cat eye”. Sono quindi, a tutti gli effetti, eleganti accessori tech.
Gli smart glasses per rispondere allo smartphone
Una delle funzioni più interessanti è la possibilità di rispondere alle chiamate che arrivano sullo smartphone senza prenderlo in mano. La qualità alta della connessione bluetooth, con una latenza ridotta a 60 millisecondi, permette di conversare e anche di dare comandi vocali al telefono.
Il sito americano The Verge, dopo il primo test, scrive che Razer ha fatto una scelta diversa rispetto alla concorrenza. Ha utilizzato infatti un design wireless che divide l’altoparlante sinistro da quello destro della montatura. Questo espediente, secondo l’azienda, garantisce maggiore comfort e permette al telaio maggiore flessibilità.
Il pacchetto in vendita comprende due set di lenti: un paio standard, che blocca il 35% della luce blu, e uno da sole, con protezione UV. Per le lenti da vista, Razer ha una partnership con gli specialisti di Lenslab, che dà diritto a uno sconto del 15%. Gli occhiali resistono all’acqua – sono classificati IPX4 -, ma l’azienda sconsiglia di indossarli durante un temporale.
Se questi device indossabili hanno un limite, è quello di essere formidabili raccoglitori di dati per le aziende produttrici: attività non sempre in linea con le regole della privacy.
Le ambizioni fintech di Razer
Razer ha fatto notizia per il suo ingresso nel mercato fintech e il tentativo di lanciare una banca online, la Youth Bank, con la sua società Razer Fintech.
La sua domanda è stata bocciata dal governo di Singapore, ma Min-Liang Tan non si è arreso. Ha annunciato l’intenzione di andare avanti e di puntare ai millennial, soprattutto in mercati emergenti come Malesia e Filippine, per poi allargarsi verso Europa, Medio Oriente e America latina, dove gli enti regolatori “supportano le iniziative che aumentano la libera concorrenza”. Razer è forte di una base utenti di 70 milioni di persone collegate ai suoi servizi online. Un bacino in cui la Youth Bank conta di pescare per offrire i servizi bancari. “I giovani che sono sempre in movimento e lavorano dagli smartphone non concepiscono una banca dove ci sono muri e sportelli”, ha detto l’amministratore delegato di Razer.
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