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Oltre Spotify: le startup che plasmano la musica del futuro

Gli auricolari dBud.

Nel cuore della Fira Montjuic di Barcellona si è tenuta a giugno la 25esima edizione di Sonar, il festival dei media e delle arti che dal 1994 porta le ultime sperimentazioni nell’innovazione musicale nella capitale catalana, città di antiche radici e di costanti trasformazioni politiche e architettoniche — una contraddizione ben racchiusa nel concetto di ‘progetto infinito’ della Sagrada Familia di Gaudì.

Anche quest’anno Sonar+D, la conferenza tech di Sonar, ha dato spazio ad alcune delle realtà più innovative nell’industria musicale: 28 startup da 8 diversi paesi che hanno dato vita a una 36 ore di networking incontrando potenziali investitori e facendosi conoscere al grande pubblico del festival, da cui quest’anno sono transitate oltre 126000 persone.

A Barcellona Forbes Italia ha incontrato alcune di queste realtà. Ecco quelle da tenere d’occhio per il futuro, secondo noi.

  • Unison Rights vuole reinventare le SIAE di tutto il mondo, introducendo un nuovo modello di gestione dei diritti musicali per gli artisti. La startup spagnola si affida alla tecnologia blockchain per raccogliere, gestire e distribuire le royalties in modo semplice, efficiente e soprattutto equo. La parola chiave è “trasparenza”.

  • EarLabs ha presentato dBud, una coppia di auricolari ‘intelligenti’ in grado di proteggere l’apparato uditivo e garantire allo stesso tempo un ascolto nitido dei suoni esterni. Pensati per chi va spesso ai concerti (spettatori, ma anche musicista), questi auricolari – dotati di un filtro acustico di ultima generazione che attenua l’impatto dei decibel sui nostri timpani – lasciano passare soltanto le frequenze tra i 2 e i 4 hertz, quelle più simili alla voce umana.

  • Hello Demo è una piattaforma digitale che mette in contatto produttori e agenti con un obiettivo comune: accelerare la carriera di un artista. Attraverso Hello Demo, musicisti e creators possono ricevere consigli per migliorare il proprio processo creativo, trovare un contratto discografico, utilizzando strumenti digitali sicuri e certificati dagli sviluppatori della app.

  • Stagecast è una app che mette in contatto il pubblico con il proprio artista preferito prima, durante e dopo un concerto. Attraverso Stagecast gli artisti possono inviare messaggi di benvenuto ai propri fan, cambiare i colori degli schermi dei loro cellulari (creando una coreografia durante una determinata canzone), oppure suggerire una playlist che li “accompagni” verso casa una volta finito lo show.

  • Soundsgood by Leansquare permette a chiunque di sincronizzare e aggiornare le proprie playlist tra una piattaforma e l’altra – da Spotify a Apple Music, da Dezeer a YouTube – attraverso un’unica, comoda dashboard. La piattaforma offre anche dati aggiornati in tempo reale sul numero di ascolti, consentendo agli influencer di offrire contenuti musicali sempre più affini al proprio pubblico.

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