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Armani diventa socio sostenitore del Teatro alla Scala di Milano. Il sindaco Sala: “Atto d’amore per la città”

Il re della moda italiana, Giorgio Armani, sposa ancora una volta la cultura milanese. E lo fa stavolta con il Teatro alla Scala, tempio della lirica e del balletto, di cui diventerà grazie alla cooptazione dell’assemblea della fondazione presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, nuovo socio sostenitore. “Un nuovo atto d’amore per la città”, ha commentato infatti il primo cittadino a proposito della nomina, che diventerà effettiva a partire dal prossimo 17 maggio, comunicata alla fine della riunione del cda del teatro questa mattina.

“Il mio impegno verso Milano, in questo ultimo anno così sconvolgente, è stato importante, su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto”, ha detto poi Armani. “Questa iniziativa è dedicata di nuovo alla città, per il valore simbolico dell’istituzione, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l’Elettra di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli. Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del prestigioso Teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale”.

    Lisette Oropesa, A riveder le stelle, 2020 - ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala
    Janis Martin, Erwartung, 1980 - ph Lelli e Masotti © Teatro alla Scala
    Nicola Del Freo;Virna Toppi;Claudio Coviello;Nicoletta Manni;Timofej Andrijashenko;Martina Arduino;Marco Agostino

Già lo scorso dicembre, quando si era svolta la Prima della Scala a porte chiuse, lo stilista-imprenditore (nella Forbes Billionaires 2021 alla posizione 323 con un patrimonio 7,9 miliardi di dollari), che da statuto come socio sostenitore dovrà versare 600mila euro in cinque anni, aveva vestito durante le esibizioni i primi ballerini Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo.

La costituzione del Teatro alla Scala come Fondazione risale al 1997 quando, attraverso la conservazione e la valorizzazione di un ricco patrimonio produttivo, musicale, artistico, tecnico e professionale, ha assunto per Milano e non solo un ruolo chiave nella diffusione dell’arte musicale in Italia e all’estero. Due simboli dell’Italia nel mondo, Armani e il Teatro quindi, ma anche due realtà profondamente milanesi che, come ha aggiunto Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico dell’istituto, hanno in comune lo stesso connubio tra arte e alta tradizione artigiana. All’insegna di un desiderio di ripartenza che anima ormai da mesi la capitale meneghina.

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