Nel 2017 gestiva due appartamenti di 200 metri quadrati in centro a Berlino. Oggi ha chiuso un round di investimento da 20 milioni di euro e ha acquisito la società tedesca di co-living Homefully, ampliando il proprio portafoglio con 1.000 nuove unità abitative per un totale di 5.000 in 15 città e 6 Paesi. Si tratta del secondo round per Habyt, startup che sta cavalcando il mercato del co-living fondata da Luca Bovone, un italiano inserito nel 2020 tra gli Under 30 più innovativi d’Europa.
Il nuovo round, che porta il totale raccolto a 26 milioni di euro, è partecipato da Holtzbrink, Vorwerk, P101 Sgr – attraverso il suo secondo veicolo P102 e Italia 500 (fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa sgr e gestito in delega da P101) – e Picus Capital. “Quello che abbiamo intrapreso nell’ultimo anno e mezzo è stato un viaggio incredibile”, commenta Bovone, che è anche ceo. “Nonostante le condizioni di mercato non del tutto favorevoli siamo stati in grado di crescere molto attraverso una strategia di M&A di grande successo che ci ha portato a ricoprire la posizione di leader del nostro settore in Europa. Questo nuovo round è per noi un’opportunità preziosissima per proseguire lo sviluppo della nostra società, sia attraverso la crescita organica sia tramite nuove fusioni e acquisizioni”.
Una strategia, quella del merger and acquisition, che ha permesso ad Habyt di crescere velocemente in Europa e di arrivare ad un fatturato di 35 milioni di euro. Niente male per una startup che, come ha riferito il trentenne genovese a Forbes Italia, nel 2017 era considerata da amici e parenti un vero e proprio salto nel buio. “A 23 anni lavoravo nella sede europea di Dropbox a Dublino. Ero un master of none: un grandissimo generalista che faceva un po’ di tutto”. E proprio mentre Dropbox va verso il collocamento in borsa, Luca decide di fare quel salto e trasferirsi a Berlino. “Ho fatto un’analisi delle capitali europee e ho capito subito che la dimensione del mercato, il numero di giovani che arrivano ogni anno e la facilità di accesso ai capitali ne facevano la base ideale” dichiara in riferimento alla capitale tedesca.
La svolta quattro anni dopo, nel 2021: Habyt compra il suo principale concorrente, la tedesca Quarters, in seguito alle acquisizioni della spagnola Erasmo’s Room nel febbraio 2021 e della tedesca GoLiving nel luglio 2020. La mission di Habyt, che vale il successo del giovane laureato in Bocconi, è semplice: fornire ai propri membri la migliore esperienza abitativa possibile, tramite design, community e massima trasparenza. Ciò che offre Habyt sono stanze ed appartamenti completamente arredati e pronti all’uso, il tutto fondato su un’esperienza digitale end-to-end. L’offerta non è diretta a chi si muove per ragioni turistiche o a chi cerca un alloggio per brevi periodi, come nel caso di Airbnb, bensì a studenti, giovani professionisti o manager che si ritrovano in una città nuova. Habyt entra nel design dell’appartamento, cercando ci creare molte stanze e spazi comuni di qualità: “Portare l’esperienza di un hotel in un’abitazione tradizionale” commenta Luca per sintetizzare i vantaggi del co-living.
Nel futuro c’è il desiderio di consolidarsi in Europa e guardare verso l’Asia. “Avere una visione internazionale significa avere un brand riconoscibile e assumere gente da tutto il mondo” aveva dichiarato Bovone a Forbes Italia. Il fatto che su 66 persone presenti nel team si contino ben 23 nazionalità diverse ne è un’inconfutabile dimostrazione.
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