Segno positivo per le azioni di Burberry dopo l’annuncio della nomina di Jonathan Akeroyd come nuovo amministratore delegato che prenderà ufficialmente l’incarico nell’aprile 2022. Akeroyd prende il posto di Marco Gobbetti, che a giugno scorso ha annunciato il suo passaggio come ceo di Salvatore Ferragamo, restando alla guida del brand dei famosi impermeabili britannici fino al prossimo dicembre 2021.
Gobbetti al suo arrivo in Burberry aveva portato con sé Riccardo Tisci (col quale in passato ha lavorato al rilancio di Givenchy). Jonathan Akeroyd, britannico di 54 anni, arriva da Gianni Versace dove è stato amministratore delegato e dove ha riorganizzato la maison dopo l’acquisizione da parte di Capri Holdings. Aveva a sua volta preso il posto di Gian Giacomo Ferraris che aveva condotto la cessione dell’azienda di via Gesù a Milano al gruppo americano. La sua carriera è iniziata con vari incarichi da Harrods, poi in Alexander McQueen dal 2004 al 2016, l’arrivo in Versace con lo slancio internazionale e ora il passaggio a Burberry.
Il presidente di Burberry, Gerry Murphy, ha detto che Akeroyd è la scelta giusta per rafforzare l’eredità creativa del brand. “Jonathan è un leader esperto con un comprovata esperienza nel costruire brand del lusso globali e spingere sulla redditività”, ha detto Murphy. Nel valzer dei ceo ecco anche entrare Patrizio Di Marco (ex Bottega Veneta, Gucci dal 2009 al 2014 e poi Golden Goose) che torna a lavorare con Carlyle dopo la nomina a presidente di End Clothing, il retailer britannico di abbigliamento sportivo e streetwear di alta gamma acquisito per 750 milioni di sterline dalla società di investimenti quotatasul Nasdaq. Di Marco aveva ricoperto lo stesso ruolo in Golden Goose brand acquisito da Carlyle nel 2017 e poi ceduto a Permira nel 2020 per circa 1,3 miliardi di euro. Recentemente, Patrizio Di Marco ha investito nel marchio Gcds.
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