Hanno dai 30 anni o meno, il futuro nelle proprie mani e le attenzioni del mondo della difesa. Si impegnano ogni giorno in posizioni manageriali per consolidare la filiera nazionale nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza, aumentandone la competitività con prospettive di mercato significative. Chi sono i “cyberastri” da tenere d’occhio nella stagione appena iniziata? Forbes li ha selezionati ed ecco i più promettenti e giovani manager in due delle industrie più strategiche del nostro paese: Cybersecurity e Aerospace. Settori, peraltro, che anche il Pnrr ha riconosciuto come un valore cruciale, destinandogli circa 4,6 miliardi di euro.
Lavorano su protezione dei dati, comunicazione, difesa, ci proteggono dalle possibili minacce nei nuovi domini cibernetici e spaziali. Scopriamo insieme le loro storie.
Lucia Lucchini – Manager nella funzione di Cyber Risk, Deloitte UK
Lucia Lucchini lavora nella Cyber Risk practice in Risk Advisory di Deloitte a Londra. Nei suoi vari progetti internazionali a supporto di clienti privati e pubblici, si è progressivamente specializzata sull’intersezione tra Research & Innovation ed Etica Digitale.
Classe 1994, Lucia ha conseguito il Bachelor of Arts in Politics and International Studies all’University of Warwick, per poi conseguire un Master in International Security Studies, con un focus in militarizzazione e strategie di conflitto presso l’University of St Andrews in Scozia. Maturando un forte interesse per il cyberspace e le sue implicazioni di sicurezza nazionale, business, e sociali.
Nel ruolo di consulente per realtà di vari settori a livello internazionale, in particolare in Medio Oriente, comincia a occuparsi di privacy, protezione dei dati, ricerca del settore pubblico con finalità di difesa e innovazione strategica e di come questi aspetti influenzino la formazione e adozione di una cultura cyber.
E proprio da profonda sostenitrice dell’importanza di riflessioni sul mondo digitale e le sue implicazioni etiche, Lucia ha fondato il Deloitte AI School Programme per sensibilizzare i giovani sulle responsabilità civili e sociali dell’AI, e ha pubblicato articoli e contributi a libri di testo (Applied Ethics in a Digital World) sul ruolo dell’etica nel mondo digitale e gli sviluppi sul panorama normativo di nuove tecnologie. “Ci troviamo in un periodo di rivoluzione tecnologica eccezionale. La società ha richieste sempre più elevate e complicate per le organizzazioni private e per gli enti che le regolamentano”, ci racconta Lucia, molto attenta anche all’importanza di salvaguardare la privacy in un mondo digitale, come quello del metaverso, ormai sempre più reale. “Come parte di una delle prime generazioni pienamente native digitali – aggiunge – abbiamo l’opportunità e la determinazione unica e irripetibile di contribuire all’identificazione e definizione di un mondo digitale più sicuro e etico”.
Marco Grossi – Direttore generale, Sipal
Laureato in Economia Aziendale presso l’Università degli studi di Torino, Marco Grossi ha iniziato la sua attività professionale nell’ambito della revisione contabile presso una delle principali società di consulenza internazionali. Nel 2012, però, entra nel Direttivo di Sipal, una delle principali società di ingegneria Italiane operativa nei settori Aerospace, Automotive, Ingegneria Civile e Cyber Security, assumendo la carica di Business Developer Director avviando un processo di internazionalizzazione della società. In pochi anni, infatti, Sipal si espande in n Brasile, India, Romania e Usa, società di cui tuttora è amministratore.
Diventato nel 2017 direttore generale, nel 2020 diventa amministratore delegato di Officine Chiarlone, azienda leader nella costruzione meccanica di attrezzature di produzione per il settore aerospace, automotive e food che nel 2020 viene acquisita al 100% da Sipal. “Sono convinto che valorizzare il lavoro dei talenti più promettenti sia fondamentale per stimolare ancora di più la loro crescita professionale perché i giovani manager rappresentano una ricchezza importantissima per le nostre imprese”, ci svela Marco.
Francesco Luciani – Responsabile Deep Cybersecurity Bootcamp, Talent Garden
Da sempre appassionato di tecnologia, e classe 1991, Francesco Luciani, insieme a Talent Garden, ha un ambizioso ma chiaro scopo: creare la nuova generazione di talenti della cybersecurity in Europa. Un obiettivo che riecheggia anche nelle sue parole. “Investire in cybersecurity vuol dire investire in tecnologia. Ma investire in tecnologia vuol dire al 99% investire nelle persone. Non ci sono scorciatoie”, afferma il 31enne abruzzese.
Con una laurea in Economia Aziendale e Management all’Università Bocconi, e un Master of Science in Innovation and Business Development alla Copenhagen Business School, Francesco ha chiuso il suo percorso accademico in Asia presso la Chulalongkorn University di Bangkok. Sintomo della sua continua esigenza di mettersi alla prova e di studiare ogni singola sfaccettatura del mondo, sia in termini di pensiero che di conoscenza settoriale e personale, come dimostra la sua decisione di ampliare il suo background studiando come Web developer, avvicinandosi così alle tematiche di security.
Esperto del mondo startup ed ed-tech, lavora per Talent Garden per la quale ha contribuito all’espansione europea e al lancio del programma Google for Startups in Italia, partecipando anche al programma Google Trailblazers a New York. “Sviluppiamo nuova tecnologia a ritmo impressionante, ma impieghiamo sempre circa 20 anni per formare un ingegnere. Occorre cambiare, altrimenti avremo ogni anno una realtà capita da una percentuale sempre inferiore di persone. Il mondo della cybersecurity è, in tal senso, un laboratorio a cielo aperto”, sottolinea Francesco.
Michela Parise – Account manager Duskrise
Il viaggio di Michela Parise verso il mondo della cybersecurity è molto curioso e articolato.
Classe 1992, e con una laurea in Giurisprudenza presso la LUISS Guido Carli – arrivata all’età di 24 anni – Michela inizia la sua esperienza professionale, collaborando nella cattedra di Diritto Penale presso lo stesso ateneo, dove svolge attività di cultore della materia per cinque anni.
Tuttavia, essendo da sempre amante della tecnologia e affascinata dalla progressiva digitalizzazione, decide che è ora di entrare a capofitto nel settore cybersecurity. Arrivando così a conseguire nel 2018 un master di II livello in “Cybersecurity – Politiche pubbliche, normative e gestione”, sempre presso la LUISS.
Convinta dell’importanza dell’approccio multidisciplinare, inizia la sua esperienza nel settore occupandosi di Risk&Compliance, per poi proseguire il suo percorso come Account Manager, ruolo in cui si rispecchia per spirito, obiettivi e valori. “Lavorare in questo settore rappresenta l’enorme sfida dell’essere donna in un contesto che risente ancora molto del gender gap e questo le da stimoli ogni giorno maggiori”, evidenzia Michela. “L’innovazione può cambiare il mondo e dare impulso allo sviluppo economico e sociale nel suo complesso. Gestire progetti innovativi, costruire relazioni commerciali e tecnologiche, lavorare in modo smart e fornire risultati misurabili sono le chiavi di volta del suo lavoro”, conclude.
Davide Nejoumi – Founder e ceo, Delta Space Leonis
Studente di ingegneria aerospaziale presso La Sapienza Università di Roma, Davide Nejoumi, 24 anni, inizia il suo viaggio nello spazio a 12 anni, quando acquista il suo primo telescopio. Da lì, dopo il diploma al Liceo Scientifico, viene selezionato per lavorare un anno presso l’ INAF – Osservatorio Astronomico di Roma, dove entra a contatto con il mondo della ricerca spaziale italiana.
Il bello però arriva nel 2021, quando a soli 20 anni, dopo aver vinto il bando TornoSubito della Regione Lazio, fonda Delta Space Leonis (della quale è anche ceo), società che offrirà, attraverso la progettazione e realizzazione di nano e pico piattaforme, servizi satellitari a basso costo, con l’obiettivo di poter partecipare a missioni interplanetarie. “Il mio percorso è tutto da scrivere, non metto limiti all’immaginazione e non mi faccio frenare dalla paura. Sogno di poter andare un giorno nello Spazio”, ci dice con il sorriso Davide.
Un sogno che la sua azienda, peraltro, vivrà. Nel 2023, infatti, sarà in orbita a bordo di Space X, l’azienda di Elon Musk, con un satellite prodotto qui a Roma. E proprio in questi giorni è stato performato con successo un lancio stratosferico per testare il modulo radio che l’anno prossimo andrà in orbita con il satellite. “Il mio pensiero è sostanzialmente il seguente: se prendi strade che nessun altro prende, vedrai cose che nessun altro vede e, quindi, arriverai dove nessun altro arriva”, aggiunge Davide, che dà un consiglio anche ai suoi coetanei: “Costruitevi la vostra strada, siate intraprendenti e non fatevi influenzare dalle scelte di qualcun altro”.
Alessandro Balossino – R&D Unit Head, Argotec
Classe ’88, ingegnere meccatronico formatosi al Politecnico di Torino e al Jet Propulsion Laboratory della NASA, Alessandro è attivo in campo spaziale dal 2012, vantando esperienze lavorative in diversi ambiti: rover per l’esplorazione spaziale, sistemi di discesa e atterraggio e satelliti di piccole dimensioni.
Attualmente responsabile dell’unità di ricerca e sviluppo di Argotec, azienda torinese che sviluppa microsatelliti per l’esplorazione spaziale e per l’osservazione della Terra, il giovane manager si occupa di sviluppo di tecnologie e nuovi prodotti da utilizzare nelle future missioni spaziali che guardano alla Terra, alla Luna e a Marte, nonché della definizione della roadmap tecnologica dell’azienda.
“Stiamo creando oggi la tecnologia per le prossime missioni scientifiche e commerciali”, sottolinea Alessandro. “Lavorare ogni giorno per superare i limiti attuali è emozionante e in questo modo riusciamo a soddisfare la nostra voglia di esplorare e scoprire cose nuove”.
Linda Raimondo, divulgatrice scientifica, Rai
Con una laurea in Giurisprudenza con specializzazione in informatica giuridica, e un Master in Digital Strategy presso la Business School del Sole 24 Ore, Fabio Ugolini inizia il suo percorso professionale come consulente in digital transformation specializzandosi nella gestione di processi di innovazione del settore legale e giustizia.
Passa in Tim lavorando nel dipartimento di digital marketing, ampliando così le sue competenze del mondo Digital che lo accompagneranno in tutta la sua carriera. Nel 2014, infatti, approda in Technogym come digital product manager, passando poi a Shopfully nel 2017 con il ruolo di senior digital product manager.
E se nel 2019, insieme a Giuseppe Travasoni, fonda Beatcode, software house specializzata nella creazione e sviluppo di mobile application per multinazionali e startup di successo, nel 2021 fonda TrueScreen, la cybersecurity company che ha la missione di ristabilire la fiducia nelle comunicazioni digitali per contrastare frodi e disinformazione. “Ho sempre creduto che il progresso si nasconda nell’intersezione tra due mondi apparentemente distanti, tra sensibilità umanistiche e scientifiche. È solo nel mix tra esperienze e competenze diverse che si genera innovazione”, dice Fabio che, peraltro, è anche docente di digital product management presso la Business School ‘RCS Academy’.
Antonio Farina – Principal Cyber Tech Engineer & Team Leader, Cluster 25
Da sempre appassionato di hacking e malware, e con una laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi del Sannio a Benevento, Antonio Farina, finiti gli studi, inizia il suo percorso nel settore della cybersecurity prendendo parte al laboratorio di analisi malware dell’università chiamato ISWATLab. Iniziando, successivamente, a lavorare in diverse aziende note nel panorama italiano della sicurezza informatica tra cui CSE CybSec, Yoroi e Telsy.
Attualmente è Team Leader e Principal Cyber Threat Intelligence Engineer in Cluster25, dove coordina un team di analisti impegnati a monitorare costantemente le minacce cyber che prendono di mira entità del settore pubblico e privato. “Non esiste esiste un sistema digitale invulnerabile, tutti i sistemi possono essere compromessi e non si tratta più di un ‘se’ ma di ‘quando’ questo accadrà”, evidenzia Antonio.
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