Artknit Studios
Innovation

L’azienda italiana che produce maglieria di lusso eco-sostenibile

articolo apparso sul numero di febbraio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Alessandro Lovisetto è un giovane imprenditore di Biella che ha fondato nel 2018 Artknit Studios, il player nativo digitale specializzato nella produzione e nella distribuzione di maglieria di lusso eco-sostenibile e accessibile. Il suo progetto si distingue per la capacità di valorizzare il made in Italy a basso impatto ambientale e di portare al cliente un prodotto di qualità a un prezzo competitivo.

Alessandro Lovisetto

Cosa caratterizza il settore della maglieria e, più in generale, quello della moda?

Il mercato della maglieria a oggi vale 582 miliardi di dollari e si stima che entro il 2031 possa raggiungere un valore di mercato di 998 miliardi, secondo una ricerca del 2021 di Transparency market research. Il business della moda è certamente in notevole crescita, ma è anche uno dei più inquinanti al mondo. Secondo Boston Consulting Group, l’industria dell’abbigliamento genera ogni anno 92 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui solo il 14% viene riciclato o riutilizzato. Un esempio pratico è la cosiddetta fast fashion, settore noto per non tenere conto della sostenibilità sociale e ambientale durante i propri processi produttivi e distributivi. Il particolare modello low cost, a causa della tipologia di materiali utilizzati, per lo più fibre sintetiche come il poliestere, e dei processi fast che puntano alla commercializzazione in grandi quantità di capi a basso costo e con un ciclo di vita breve, contribuisce significativamente all’inquinamento globale.

Le problematiche legate all’inquinamento ambientale hanno cambiato in qualche modo le abitudini del consumatore? 

Sì, decisamente. Se tra gli addetti al settore dell’abbigliamento l’attenzione alla sostenibilità è minima, vi è però un’importante presa di coscienza da parte dei consumatori. Molte ricerche condotte negli ultimi due anni evidenziano un cambio nel comportamento d’acquisto: si tende infatti a privilegiare lo shopping online e a dare importanza all’artigianalità, alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti, come riportato da una ricerca di Accenture nel 2020.  In questo contesto ci si chiede spesso se è possibile avere prodotti di lusso accessibili e con un basso impatto ambientale. Anche per questo motivo nel 2018 è nato il progetto Artknit Studios, per fare leva sul digitale e su materiali di qualità superiore per creare meno prodotti, ma più resistenti e al miglior costo. 

Come ha sviluppato l’idea di una filiera made in Italy sostenibile?

Ho creato la mia azienda in modo che avesse nel dna la sostenibilità, sia ambientale che sociale. Il progetto nasce e si sviluppa per mettere al centro l’artigianato, le materie prime esclusivamente naturali, riciclabili, biodegradabili e una filiera che vuole essere disintermediata e digitalizzata per offrire prodotti di alta qualità a un prezzo accessibile. Essendo io di Biella, ci tenevo a dimostrare il mio impegno verso un minore impatto ambientale utilizzando per Artknit Studios fibre tracciate e naturali provenienti per oltre l’80% dalla cosiddetta Valle della lana, vicino alla mia città. Inoltre uno degli obiettivi che ci siamo preposti è quello di avere un approccio mono fibra, questo permette al capo di essere riciclabile e facilitare dinamiche di circolarità; in più le fibre naturali hanno un impatto minore sull’ambiente rispetto alle fibre sintetiche. 

Cosa prevede il modello consapevole ideato per Artknit Studios? 

Il modello consapevole di Artknit porta ad andare oltre il riciclo e il compostaggio alla fine del ciclo di vita del prodotto. Partendo dalla progettazione del prodotto si prevede l’utilizzo e la gestione dei materiali in modo da preservarne il valore, ridurre al minimo l’impatto ambientale e proteggere le risorse naturali.

Per ottenere il minor impatto possibile sull’ambiente, l’azienda adotta una politica zero sprechi. Tramite il rifiuto delle collezioni stagionali, e quindi la creazione di un’unica collezione permanente, viene concentrata tutta l’attenzione sulla costruzione di prodotti di alta qualità al minor impatto ambientale. Vengono evitati sprechi da parte del consumatore non promuovendo sconti, come quelli generalmente adottati dall’industria della moda in alcuni periodi dell’anno, ad esempio durante il Black Friday. Un programma al quale teniamo molto e che ha un particolare interesse a livello sostenibile è il Repair program, che ha lo scopo di far tornare i capi Artknit come nuovi per ridurre gli sprechi e prolungarne il ciclo di vita. Quindi non solo creazione di capi di alta qualità eco-sostenibili, ma anche impegno per rendere i capi duraturi. Tramite il programma infatti è possibile riparare il prodotto e ricondizionarlo per permettere un ciclo di vita più lungo. In merito a questa iniziativa, prolungando la vita dei capi Artknit di nove mesi per esempio, è possibile ridurre l’impronta annuale di carbonio, acqua e rifiuti del 20-30%, come spiegato dal Valuing our clothes report 2017 di Wrap. Il nostro motto è: buy less, buy better.

Un aspetto importante è quello della tracciabilità. Quanto sono importanti per Artknit Studios le filiere e il processo di produzione?

Sono molto importanti. Un’altra caratteristica di Artknit Studios è l’approccio direct to consumer. Il brand digitale offre maglieria artigianale senza i tradizionali markup, alimentata da una filiera a chilometro zero. La collaborazione con i migliori laboratori artigianali italiani permette di vendere i prodotti direttamente al cliente finale, eliminando i costi di intermediazione. Evitando gli intermediari e i negozi multi-brand, Artknit può investire in un’artigianalità superiore e mantenere a un prezzo finale molto più basso rispetto al retail tradizionale. Inoltre, per portare un messaggio di trasparenza al cliente finale, ci siamo dedicati alla creazione di una filiera tracciata, corta e trasparente, dove il consumatore può andare a esplorare direttamente nel sito dell’azienda il luogo in cui è stato lavorato e confezionato il prodotto che sta per acquistare. 

Che ruolo gioca l’innovazione e come si lega alla tradizione?

Lavorare con piccole realtà, oltre a creare un rapporto umano, favorisce uno scambio generazionale che apporta benefici da entrambi i lati: innovazione nei processi manifatturieri da una parte e conservazione della tradizione dall’altra. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di supportare la digitalizzazione del settore in modo da creare valore in Italia risollevando il made in Italy.

Quali sono gli standard che perseguite ancora e quelli che avete già ottenuto?

Da settembre Artknit Studios è diventata società benefit. Questo significa che, oltre a perseguire il profitto, abbiamo come obiettivi benefici comuni che si strutturano su alcuni punti cardine, tra cui: l’ampliamento della consapevolezza e l’educazione dei consumatori sui problemi ambientali, la costruzione di nuovi business model e l’introduzione di processi innovativi nel settore manifatturiero e il raggiungimento di un impatto positivo sull’ambiente. In più ambiamo alla certificazione internazionale BCorp, che ci permetterà di consolidare il nostro impegno verso una sostenibilità sociale e ambientale. 

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