La nomina a “capitale della cultura” è ormai da anni sempre più seguita e rilevante per la città coinvolta, ma quest’anno la scelta pare avere dei risvolti ancora maggiori delle edizioni passate. Se i riflettori paiono particolarmente luminosi infatti è anche grazie alla risonanza che è arrivata sia dalla visita del Presidente della Repubblica, sia che dal palcoscenico nazional popolare di Sanremo.
Ma oltre alla risonanza mediatica i motivi di questo interesse sono molteplici, in primo luogo il fatto che non si tratta di una sola città ma di due: Bergamo e Brescia. Un binomio scelto non a caso nel luglio del 2020, a termine della prima ondata Covid, e fortemente voluto anche come segnale di riconoscimento di come le due città avevano dimostrato di saper reagire al difficile periodo vissuto da quei territori durante la pandemia.
E se da un lato quest’occasione servirà a valorizzare il patrimonio materiale delle due province lombarde attraverso la loro cultura e bellezza, dall’altro sarà occasione per assaggiare quello immateriale, basato sulle tradizioni enogastronomiche. Due zone in piena espansione, dove tra nuove aperture e realtà consolidate si può gustare di tutto, dai ristoranti fine dining passando agli etnici di lusso, fino a cocktail bar e pizzerie.
Ecco la nostra selezione da provare in giro per il bresciano e la bergamasca.
Sedicesimo Secolo – Pudiano (BS)
Il nome deriva dall’età delle mura storiche di quella che era originariamente la scuderia di un castello, e che dall’8 aprile 2016 ospita il ristorante di Simone Breda, insignito dopo meno di 3 anni dall’apertura della prima Stella Michelin. In quello che fu il feudo dei Conti Caprioli nella Bassa Bresciana lo chef racconta il territorio attraverso una cucina che valorizza la tradizione e i prodotti locali di alta qualità, attentamente selezionati tra i piccoli produttori del bresciano e del bergamasco, in un equilibrio perfetto ed elegante tra il gusto contemporaneo e l’estro personale.
Il Saraceno – Cavernago (BG)
Alta cucina di mare, tra i Castelli Medioevali di Malpaga e Cavernago nella Bassa Bergamasca. Il Saraceno è una storia che inizia circa quarant’anni fa quando il papà dello chef Proto decide di trasferirsi qui dalla Costiera Amalfitana, insieme alla moglie, a gestire quello che allora era una trattoria-pizzeria del paese chiamata “Trattoria Al Platano”. Con il tempo, Roberto decide di affiancare la mamma in cucina e prendere, poi, le redini di quello che è diventato il suo ristorante, ottenendo nel 2014 la sua prima stella Michelin. Un vero e proprio un punto di riferimento per gli amanti del pesce e di una cucina mediterranea genuina e veritiera.
Casa Leali – Puegnago sul Garda (BS)
Sulle colline gardesane in un edificio del 1400, questo ristorante di proprietà della famiglia Leali vede ai fornelli lo chef Andrea, classe 1993, nativo del Lago di Garda è autodidatta totale. Talentuoso fin dagli esordi, molto aperto alle tecnologie e alle nuove tecniche di lavorazione che gli consentono di estrarre l’essenza di ogni materia prima, principalmente locale. In sala troviamo il fratello Marco, che consiglia vini e segue con attenzione il servizio.
Osteria degli Assonica –Sorisole (BG)
Tra le colline bergamasche sorge la cucina dei Fratelli Alex e Vittorio Manzoni presso Osteria Degli Assonica. Una storia di famiglia, di legame con la terra ma soprattutto di simbiosi con la natura, a cui i due fratelli tengono particolarmente. Una cucina sostenibile che pone al centro il vegetale, quindi erbe spontanee e selvatiche e prodotti dell’orto rigorosamente stagionali. Una collaborazione costante con piccole aziende del territorio che pongono molta attenzione ai trattamenti effettuati sui campi, alla lavorazione dei prodotti e alla produzione di quantità di prodotto limitato destinato al consumo immediato.
Forme- Brescia (BS)
Inaugurato il 26 gennaio, il nuovo fine dining vede a capo della cucina la chef abruzzese Arianna Gatti. il ristorante deve il suo nome alla presenza di oggetti di design all’interno delle sale del locale e al paese di origine della chef, un piccolo paese incastonato nel cuore dell’Abruzzo. Gatti che è stata insignita del premio “Migliore sous-chef” dalla guida Identità Golose nella sua nuova avventura si ispira alla grande tradizione italiana. la cucina di Forme è basata sulla stagionalità e da portate presentate con impiattamenti dal design ricercato.
Vivace – Brescia (BS)
Il ristorante, frutto di un’idea di Eliana, Stefano e Giorgio Pasotti, 3 fratelli imprenditori insieme a Daniele Merola, proprietario di altri locali nel bresciano ed esperto del settore. Ad accomunarli è la volontà di dare vita a uno spazio dove poter vivere un piacevole viaggio enogastronomico e un momento rilassante, lontani dai pensieri della frenetica vita di tutti i giorni. Una cucina vivace appunto, accompagnato da una cantina che tra chicche enologiche e bottiglie blasonate sappia far divertire l’ospite.
Siseroshi Locanda Giapponese – Scarpizzolo (BS)
Un vero ristorante giapponese, fuori dall’offerta di massa, nella Bassa Bresciana. Siseroshi, aperto da meno di un anno propone molto di più del sushi, andando a toccare vari stili e ricettazioni del paese orientale. Un meraviglioso mondo fatto di combinazioni di ingredienti, materie prime, prodotti stagionali, gesti precisi e ricette che richiedono lunghe cotture e marinature. Il menù della Locanda Siseroshi si basa su diversi percorsi degustazione che permettono agli ospiti di conoscere i veri sapori della cucina tradizionale e contemporanea del paese nipponico, con l’alternanza di atatakai riōri (piatti cucinati), sushi, sashimi e ramen.
Al Maló – Cucina e Miscelazione – Rovato (BS)
A Rovato, in Franciacorta, ecco “Al Maló – Cucina e Miscelazione”, dove i piatti eleganti dello chef Mauro Zacchetti incontrano i cocktail ricercati di Simone Bani. una drink list di ricerca, che parte dal sapore finale di ogni drink e si costruisce a ritroso. Ogni drink è da ascoltare nella sua storia, da degustare per capirne gli ingredienti, scelti tra quelli freschi e tra i prodotti del territorio.
Sottovoce Speakeasy – (BG)
Sottovoce è il primo speakeasy (ovvero bar segreto a cui si accede solo tramite conoscenze) di Bergamo. La cornice è una vecchia chiesa sconsacrata del ‘400 dove gli affreschi di un discepolo del Lotto e gli stucchi dominano le pareti. Gli arredamenti e la musica sono quelli che si potevano trovare durante gli anni ‘20 del proibizionismo americano. Per accedere sono necessarie prenotazione e parola d’ordine che cambiano ogni sera. La miscelazione, d’impronta classica, non disdegna tecniche avanzate e sapori d’oltreoceano come quelli del Bourbon americano, il tutto magistralmente eseguito dal talentuoso Riccardo Pennacchia.
Grand Hotel Fasano – Gardone Riviera (BS)
Il Gran Hotel Fasano è un cinque stelle dal fascino antico, uno scrigno dentro cui sorge il fine fining “Il Fagiano” dello chef Maurizio Bufi, che con i suoi percorsi degustazione valorizza il lago e l’entroterra in egual misura. Da soffermarsi anche al Gin Lounge, gestito da Rama Redzepi, dove provare un Gin Tonic e oppure apprezzare cocktail signature ben più complessi, serviti in maniera impeccabile sia nel gusto che nel servizio.
La Cascina dei Sapori (Rezzato) – Inedito (BS)
Bresciano d’adozione, il pizzaiolo Antonio Pappalardo ha pensato di proporre nelle sue due pizzerie Trispicchiate il progetto “Brescia Capitale – Pizza, cultura e territorio” dedicato proprio alla valorizzazione della cultura . Ogni due mesi, infatti, verrà realizzata fuori carta una pizza che rappresenterà, di volta in volta, un racconto d’amore che Antonio dedica alla sua città e all’intera provincia. Ogni pizza, anche attraverso il nome di fantasia che di volta in volta rappresenterà un monumento o un punto nevralgico della città di Brescia: sarà quindi l’occasione per i commensali di scoprire qualcosa di più sulla Capitale della Cultura 2023. I monumenti che daranno il nome alle pizze di Antonio sono il Castello di Brescia, il Capitolium, il Museo Santa Giulia, il Teatro Grande, Piazza Duomo e la Torretta dell’orologio in Piazza Loggia.
Al Carroponte – Bergamo
Da settembre 2014 gli spazi di una vecchia officina ospitano un locale dove l’alta gastronomia sposa l’anima leggera del bistrò, per consentire esperienze di gusto originali e accessibili, in un’atmosfera decisamente conviviale. Al Carroponte è un luogo versatile, allo stesso tempo enoteca informale, wine bar, eno bistrò e ristorante, per un’offerta che spazia dagli aperitivi informali ai pranzi di lavoro fino a cene e appuntamenti importanti. La carta dei vini si distingue per offerta e qualità, con oltre 3000 proposte, selezionate con cura dal patron e maître sommelier Oscar Mazzoleni.
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