Cruise guida autonoma
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A San Francisco ci sono centinaia di veicoli autonomi. E ostacolano gli interventi dei pompieri

Mentre i veicoli autonomi invadono San Francisco, i soccorritori hanno segnalato dozzine di casi in cui un’auto a guida autonoma ha ostacolato il loro intervento. Alcuni incidenti devono ancora essere chiariti. Anche se altre città non hanno avuto gli stessi problemi.

Poco prima delle 11 di sera del 14 agosto, vigili del fuoco e agenti di polizia sono stati chiamati a intervenire nel quartiere South of Market di San Francisco. Una persona era stata investita da un’auto e sanguinava copiosamente. Era così grave che non rispondeva alle indicazioni verbali. Aveva bisogno urgente di andare in ospedale. Ciò che è successo in quei minuti non è chiaro.

Secondo documenti pubblici dei vigili del fuoco di San Francisco (San Francisco Fire Department, Sffd), ottenuti da Forbes, due veicoli autonomi di Cruise bloccavano il passaggio dell’ambulanza. La loro presenza avrebbe obbligato a spostare una macchina della polizia per fare spazio all’ambulanza, ritardando così cure mediche decisive.

Cruise, però, nega che a impedire la partenza dell’ambulanza siano stati i suoi veicoli. L’azienda ha fornito un video che mostra come una delle sue auto abbia lasciato velocemente la scena e un’altra sia rimasta bloccata a un incrocio, con una corsia libera alla sua destra, dove il traffico scorreva. Una portavoce di Cruise, Tiffany Testo, ha scritto in un’e-mail che “l’ambulanza alle spalle dell’auto a guida autonoma aveva tutto lo spazio per superarla”. Se è vero che il video visionato da Forbes mostrava diversi veicoli – tra cui un’ambulanza più piccola – muoversi nella corsia libera, non è chiaro se quella del Sffd, più grande, potesse aggirare il veicolo altrettanto facilmente.

I documenti del Sffd mostrano che, 20-30 minuti dopo l’arrivo in un ospedale vicino, la vittima è morta per le ferite. I documenti dei vigili del fuoco affermano che il ritardo causato dalle auto di Cruise, “per quanto minimo”, ha “contribuito all’esito negativo delle cure, ritardando l’assistenza assolutamente necessaria in casi di traumi gravi”.

74 casi in 16 mesi

L’episodio, avvenuto appena quattro giorni dopo che la California public utilities commission (Commissione per i servizi pubblici della California, Cpuc) ha autorizzato le società di veicoli autonomi Cruise e Waymo a espandere i loro servizi di robotaxi a San Francisco, evidenzia le delicate sfide logistiche – e le differenze di sensibilità e percezione – che accompagnano il lancio dei servizi di taxi a guida autonoma nelle città statunitensi. L’incidente è solo uno degli almeno 74 “episodi di disturbo” che hanno coinvolto mezzi dei vigili del fuoco di San Francisco e centinaia di veicoli autonomi di Cruise e Waymo – società di Alphabet – negli ultimi 16 mesi.

“Basta che un’auto si fermi da qualche parte e siamo fregati”, ha dichiarato Jeanine Nicholson, comandante del Sffd. “I secondi sono importanti, in casi di emergenza. La dimensione di un incendio può raddoppiare in un minuto. Se l’emergenza è medica, un minuto in più può significare il collasso del cuore del paziente”.

Documenti pubblici relativi agli incroci tra auto a guida autonoma e mezzi di soccorso mostrano comportamenti strani, imprevedibili o addirittura pericolosi da parte dei veicoli autonomi: dall’ostruzione ai camion dei vigili del fuoco che tentano di uscire dalle caserme a condotte che hanno impedito ai pompieri di raggiungere velocemente gli incendi. (Alcuni di questi casi sono stati raccontati dalla testata Mission Local).

“Episodi preoccupanti”

In un altro episodio, il 17 agosto, un’autopompa che viaggiava verso sud, su Polk Street, è passata con il rosso e si è schiantata contro un veicolo autonomo di Cruise. Senza un conducente umano a controllarla, la macchina è parsa ignorare l’autopompa al momento di svoltare a sinistra. Dopo l’incidente, il California department of motor vehicles ha ordinato a Cruise di dimezzare immediatamente la flotta – da 400 a 200 veicoli – mentre, come si legge in un comunicato, indagava “sui preoccupanti episodi recenti che hanno coinvolto mezzi dell’azienda a San Francisco”. La Cpuc, che ha dato il via libera alle operazioni commerciali dei robotaxi, ha rifiutato di commentare e ha rimandato Forbes alle dichiarazioni del Department of motor vehicles.

Anche dopo il taglio, San Francisco ospita più veicoli autonomi di qualsiasi altra città americana. È perciò il banco di prova di una tecnologia nascente, in fase di sviluppo da anni, che solo ora inizia a operare su larga scala e che, secondo una ricerca pubblicata quest’anno da McKinsey, potrebbe generare un giro d’affari da centinaia di miliardi di dollari prima della fine del decennio.

I veicoli autonomi circolano anche a Phoenix e a Austin e presto approderanno in altre città: i test sono già cominciati a San Diego e Los Angeles. I vigili del fuoco di Phoenix e Austin hanno riferito a Forbes di non avere registrato interferenze come quelle avvenute a San Francisco. La città californiana diventa così un caso di studio per capire che cosa succede quando servizi di robotaxi vengono attivati in un ambiente urbano complesso e congestionato.

A che punto è la guida autonoma

Secondo gli esperti, le differenze tra San Francisco e le altre città sono dovute a un semplice fatto: più veicoli autonomi e più mezzi dei vigili del fuoco in uno spazio più ristretto aumentano le probabilità di incontri spiacevoli. Cruise ha circa 200 auto senza conducente in circolazione a San Francisco, più che in qualsiasi altra città. Waymo dichiara di averne 250. (Per avere un’idea di che cosa significhi, basti pensare che, secondo dati del San Francisco Municipal Transportation Agency, nel 2020 a San Francisco c’erano circa 500 licenze taxi attive).

Dei 74 casi di “disturbo” riportati dal Sffd, 52 hanno coinvolto veicoli di Cruise, 21 hanno riguardato Waymo, mentre in un caso l’azienda non è specificata. Waymo e Cruise affermano che le loro auto sono più sicure di quelle guidate da esseri umani. Come le recenti esperienze di San Francisco dimostrano, però, lo scenario prospettato dall’industria – trasporti a costi inferiori e più sicuri – non si sta realizzando secondo programma.

Sandy Karp, portavoce di Waymo, ha dichiarato in un comunicato che la società prende “sul serio” episodi come quelli che hanno coinvolto il Ssfd, ma ha rilevato che sono casi “molto rari, se si pensa a quante miglia percorrono i nostri veicoli autonomi”.

Testo, la portavoce di Cruise, ha affermato: “Lungo gli oltre tre milioni di miglia (4,8 milioni di chilometri, ndt) percorsi a San Francisco, i nostri mezzi hanno incontrato un enorme numero di veicoli d’emergenza: ci sono stati più di 168mila incroci solo nei primi sette mesi del 2023. La nostra tecnologia è in continuo miglioramento e abbiamo una linea di comunicazione aperta con i soccorritori per ricevere riscontri e discutere di specifici incidenti, in modo da perfezionare la nostra reazione in quelle situazioni”.

Le interferenze della guida autonoma

I robotaxi di Cruise e Waymo trasportano passeggeri a San Francisco ormai da tempo. Waymo ha avviato un servizio a pagamento nel marzo 2022, Cruise nel giugno dello stesso anno. Entrambe hanno piani ambiziosi in città. In una videoconferenza sugli utili di luglio, l’amministratore delegato di Cruise, Kyle Vogt, ha dichiarato che una città come San Francisco è “in grado di assorbire diverse migliaia” di veicoli autonomi, “come minimo”. Anche Waymo è intenzionata a espandersi e quest’anno ha raddoppiato la sua presenza nell’area metropolitana di Phoenix. Se i servizi continueranno ad ampliarsi, però, crescerà anche la frequenza degli incroci con il Sffd.

Nel gennaio 2023, un vigile del fuoco di San Francisco ha scritto che un’auto senza conducente “continuava a dirigersi verso la scena di un incendio e stava per investire le manichette e forse per mettere a rischio i nostri”. Il vigile del fuoco ha dovuto urlare, battere sul cofano e, alla fine, sfondare un finestrino per obbligare il veicolo a fermarsi.

In un altro caso, ad aprile 2023, un’auto di Cruise è arrivata sulla scena di un incendio dove due autopompe avevano luci e sirene spiegate, su Howard Street, a sud del municipio. “L’auto è rimasta ferma per circa 10 minuti e poi si è allontanata di sua iniziativa, prima che potessimo scattare foto o prendere il numero di targa”, ha scritto un vigile del fuoco.

Ancora il 21 agosto, una macchina di Cruise è stata vista bloccare l’accesso a una caserma dei vigili del fuoco, impedendo a un’autopompa di uscire. Il Ssfd ha dichiarato di essere riuscito a far uscire il mezzo solo con “un notevole ritardo”.

Cruise ha rifiutato di rilasciare commenti specifici su questi episodi.

Tanti veicoli, poco spazio

Un altro fattore che complica le cose è che, tra i 74 incidenti segnalati, 11 si sono verificati nel Tenderloin, un quartiere povero nel cuore della città, in cui i vigili del fuoco spesso rispondono a chiamate connesse all’uso di droga. Qui, la stazione numero 3 del Sffd, una delle più occupate di tutti gli Stati Uniti, deve spesso intervenire per episodi che si sono verificati nelle vicinanze.

In effetti, nel fascicolo con i rapporti sui 74 casi, i veicoli Engine #3 e Truck #3, assegnati alla stazione 3, sono menzionati, rispettivamente, due e sei volte. L’11 giugno Truck #3 è stato quasi colpito da una vettura di Cruise mentre rispondeva a una chiamata d’emergenza nel quartiere, in circostanze molto simili a quelle che si sono poi verificate il 17 agosto, a pochi isolati di distanza, sempre con lo stesso camion come protagonista.

“Qualsiasi veicolo proveniente da Leavenworth ha avuto tutto il tempo di reagire alle luci di emergenza del camion, ma il veicolo di Cruise non ha reagito finché non si è quasi scontrato con il retro del rimorchio in mezzo all’incrocio”, ha scritto un altro vigile del fuoco in un rapporto sull’incidente dell’11 giugno.

Phil Koopman, professore della Carnegie Mellon University ed esperto di veicoli autonomi, ha dichiarato che questa combinazione di tanti mezzi di soccorso e tante auto senza conducente crea una ricetta problematica. “Siamo in una situazione in cui le tante sperimentazioni [di veicoli autonomi] si sommano ai tanti interventi di emergenza”, ha detto a Forbes. “Allo stesso tempo, quel quartiere ha tante strade strette. Non finirà bene”.

“Waymo e Cruise arroganti”

Esasperati dagli incidenti e dalla risposta delle aziende, i funzionari del Sffd hanno chiesto regole più rigorose per i mezzi di Cruise e Waymo. Dopo l’approvazione della Cpuc, arrivata il 10 agosto, il Sffd ha registrato altri 12 casi in cui veicoli autonomi hanno disturbato interventi d’emergenza.

“Non sono contraria alla tecnologia, né penso di poterla fermare”, ha dichiarato la comandante Nicholson. “Ciò che chiediamo da tempo, però, è un confronto con Waymo e Cruise, in modo che possano ascoltare le nostre ragioni. “Ciò che abbiamo ottenuto da loro è: ‘Ecco come dovreste interagire con i nostri veicoli’. Una risposta che denota una certa arroganza. Ribaltiamo un momento la situazione. Parliamo di come voi dovreste interagire con i nostri veicoli”.

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Che cosa succede nelle altre città

I funzionari dei vigili del fuoco e dei soccorsi di Phoenix e di Austin non hanno avuto tanti problemi quanti ne hanno avuti i loro colleghi di San Francisco. In parte perché le città sono molto più ampie, hanno una minore densità di pedoni e meno mezzi dei vigili del fuoco per chilometro quadrato. Ma i funzionari di entrambe le città dicono anche che Cruise e Waymo hanno ascoltato le loro preoccupazioni, quando si sono verificati problemi di scarsa entità.

Per esempio, quest’anno i veicoli a guida autonoma di Waymo si sono confusi al momento di far scendere i passeggeri in un quartiere di Phoenix in occasione di un evento di un ‘First Friday’ (eventi pubblici che si tengono il primo venerdì del mese in varie città americane, ndt). In quelle circostanze, i semafori vengono generalmente spenti e il flusso del traffico è smistato da agenti di polizia, con segnali manuali. Durante l’evento, 12 vetture si sono fermate improvvisamente, bloccando il traffico. Senza conducenti umani con cui dialogare, la polizia ha avuto difficoltà nel gestire la situazione.

“Abbiamo avuto quel problema una volta, ma lo abbiamo risolto in tempi molto rapidi con l’azienda”, ha dichiarato il sergente Brian Bower, portavoce della polizia di Phoenix. “La loro soluzione è stata creare un geo-fence (una geo-recinzione, cioè un perimetro virtuale associato a un’area geografica del mondo reale, ndt) in modo che le auto non caricassero o scaricassero più in quella zona”.

In una telefonata con Forbes, Rob Patrick, collegamento tra Waymo e i primi soccorritori e veterano della California Highway Patrol (la polizia della California, ndt), ha sottolineato che i rapporti con i funzionari di Austin e Phoenix sono più cordiali di quelli con i funzionari di San Francisco. “Se ho un problema a Austin o a Phoenix, organizziamo una chiamata”, ha detto. “Fare la stessa cosa a San Francisco non è altrettanto semplice”.

“Chi si assumerà la responsabilità quando qualcuno morirà?”

Anche il Sffd, però, sembra anche avere molte più difficoltà a farsi ascoltare dalle aziende di veicoli elettrici. Ancora a giugno, Waymo sembrava non avere fatto il benché minimo lavoro di geo-fencing per le caserme dei vigili del fuoco. Più di una volta i veicoli autonomi hanno impedito alle autopompe di uscire.

“Cruise non dispone di aree vietate o geo-fence che impediscano ai veicoli di operare intorno alle strutture dei soccorritori”, ha scritto Testo, la portavoce di Cruise, in un’e-mail a Forbes. “Tuttavia, la nostra progettazione, in fatto di sicurezza, prevede che i veicoli non possano fermarsi o sostare davanti alle caserme dei vigili del fuoco o della polizia”.

Nel frattempo Patrick di Waymo ha affermato che la società ha risolto il problema dell’ostruzione alle caserme a San Francisco. “Riconosciamo l’importanza di tenere sgombre le aree intorno alle caserme dei vigili del fuoco e della polizia”, ha aggiunto. “Vogliamo comportarci da buoni cittadini e non vogliamo ostacolare l’intervento dei soccorritori quando stanno cercando di risolvere un’emergenza”.

La comandante Nicholson del Sffd ha affermato che, finora, lei e i suoi sono stati schiacciati da Waymo e Cruise, che non ascoltano le loro lamentele. “Chi si assumerà la responsabilità”, ha detto, “quando non riusciremo a raggiungere un edificio e qualcuno morirà?”.

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