Quick Algorithm è una startup deep tech italiana che ha come obiettivo democratizzare l’analisi avanzata dei dati e l’intelligenza artificiale nel settore industriale, commerciale ed infrastrutturale, rendendo l’innovazione tecnologica accessibile a imprese e istituzioni.
La società ha sviluppato Scops, una soluzione plug-and-play che permette alle aziende di attivare in soli 20 minuti la raccolta, la visualizzazione e l’analisi automatizzata dei dati provenienti dai loro macchinari e infrastrutture.
Jacopo Piana, founder e ceo di Quick Algorithm, ha spiegato a Forbes come è nata l’idea di fondare la startup.
Come nasce l’idea di mettere al servizio delle aziende una tecnologia all’avanguardia in grado di aiutarle a prendere decisioni strategiche basate su dati oggettivi?
Da sempre quello che mi guida sono una genuina passione per l’innovazione e un profondo interesse per il potenziale dei dati. I miei studi all’estero mi hanno portato ad approfondire l’applicazione matematica e statistica per l’analisi dei dati finanziari sia in Italia sia all’estero. Proprio durante il dottorato a Londra, ho capito che gli algoritmi di machine learning utilizzati in ambito finanziario potevano essere applicati alla cosiddetta economia reale per aiutare le aziende a diventare più efficienti sia energeticamente che operativamente.
Gli stessi algoritmi, con le dovute modifiche, possono essere utilizzati per individuare anomalie di consumo energetico e per prevedere costosi fermi impianto dovuti ai guasti dei macchinari. Prima ancora di questa intuizione tecnica, l’idea di Quick Algorithm è legata al profondo divario che si sta creando fra la quantità di dati a disposizione delle imprese e la presenza delle competenze necessarie per analizzarli: la disponibilità di dati e la necessità di analizzarli per migliorare prodotti e servizi ed essere competitivi sul mercato stanno crescendo a ritmo vertiginoso, mentre il numero di persone in grado di interpretare i dati ed estrarne informazioni di valore cresce molto più lentamente.
I dati sono il nuovo petrolio e le imprese non sanno come estrarlo. Quick Algorithm nasce proprio per consentire alle aziende di sfruttare le informazioni contenute nel proprio patrimonio di dati, esternalizzando a chi è specializzato la raccolta, la preparazione e l’analisi del dato. Facile installazione, facile applicazione per ogni azienda sono alla base delle soluzioni di Quick Algorithm. Un modello fordista applicato ai dati, proprio perché la tecnologia non è veramente rivoluzionaria se non è facilmente accessibile.
In cosa consiste Scops? E che cosa la differenzia da altri modelli già presenti sul mercato?
Scops è il primo prodotto altamente scalabile e destinato al mercato globale di Quick Algorithm. Come un telescopio che permette di osservare meglio i dati, Scops permette alle aziende di acquisire, visualizzare e analizzare automaticamente dati energetici e prestazionali di macchinari, impianti, edifici e infrastrutture, per ridurre i consumi energetici e i costi connessi a guasti e malfunzionamenti.
Si tratta di una soluzione Plug & Play che combina sensoristica IoT e software semplificando l’implementazione dell’analisi avanzata dei dati e democratizzando l’intelligenza artificiale. A differenza delle soluzioni di monitoraggio tradizionali, che richiedono l’intervento di diversi fornitori, Scops rende facilmente accessibile un’infrastruttura che tipicamente richiederebbe mesi, svariati interlocutori e budget molto elevati per essere messa in funzione.
A rendere unica la soluzione Scops rispetto ad altri modelli sul mercato è la sua facilità d’uso. Scops può essere avviato in soli 20 minuti e copre a 360° le esigenze relative al monitoraggio energetico e manutentivo, con un unico fornitore di riferimento, Quick Algorithm.
Mentre i sensori IoT raccolgono dati in tempo reale da dispositivi e macchinari, questi vengono analizzati dal software, che utilizza l’intelligenza artificiale per ottenere informazioni utili riguardanti i consumi energetici, il funzionamento di un macchinario o di un edificio.
Ciò consente a qualsiasi azienda di adottare un approccio data-driven, cioè di raccogliere, visualizzare e analizzare i dati provenienti dai macchinari e infrastrutture in tempo reale, assicurando una migliore efficienza energetica, operativa e la prevenzione di guasti imprevisti. L’analisi dei dati automatizzata di Scops può fornire uno strumento per ridurre i consumi energetici del 15% e ridurre i guasti dei macchinari anche del 40%.
Quali sono i settori di applicazione di Scops?
Scops si contraddistingue per la sua grande flessibilità e la capacità di gestire dati energetici, meccanici, e più in generale fisici, provenienti da diverse fonti. Per questo, può essere applicato in una varietà di settori industriali e commerciali per ridurre i costi e aumentare l’efficienza. A partire dal manifatturiero e dall’automotive dove, ad esempio, aiuta a monitorare e ottimizzare l’efficienza delle linee di produzione, dei macchinari e di tutte le utility che sono richieste dagli edifici produttivi.
Non solo: la tecnologia di Scops si rivela indispensabile anche per l’industria alimentare e farmaceutica, dove il mantenimento delle condizioni ambientali è estremamente energivoro e vitale per la qualità e la sicurezza dei prodotti. In questi settori è necessario monitorare diversi tipi di apparecchiature, come HVAC, compressori, caldaie e sistemi di refrigerazione, per monitorare l’efficienza energetica e avere allerte predittive per anticipare guasti o anomalie che possono portare a costi anche di centinaia di migliaia di euro per ogni ora di fermo non preventivato. Nell’alimentare, ad esempio, anomalie e fermi impianto non programmati possono causare perdite superiori a 50mila euro all’ora.
Inoltre, considerando l’importanza della sostenibilità ambientale per le strategie aziendali globali, Scops trova impiego anche nel monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici e idrici, fornendo un livello di dettaglio che identifica qualunque inefficienza e consente di ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale. La natura della sensoristica IoT e l’infrastruttura cloud permettono di raggiungere risultati migliori rispetto a soluzioni tradizionali, con un quinto dei tempi e dei costi.
Proprio per queste sue caratteristiche, infine, Scops può essere adottato anche nelle infrastrutture pubbliche, come scuole, ospedali, uffici governativi, per monitorare e ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare l’efficienza operativa.
Lei si è formato e ha lavorato all’estero, si può dire che è il classico “cervello di ritorno”. Come mai ha deciso di rientrare in Italia? Quali ostacoli e i vantaggi del fare impresa in Italia?
Per quanto mi riguarda, dopo sette anni da “cervello in fuga”, ho sentito la necessità di rientrare in Italia, in parte per la nostalgia, ma soprattutto per il desiderio di contribuire concretamente al progresso del mio Paese nel settore tecnologico dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale.
Ho quindi voluto scommettere su questo progetto, in controtendenza rispetto a chi pensa di poter lavorare nell’innovazione solamente al di fuori dei confini nazionali. Infatti, sono convinto del fatto che l’Italia abbia un grandissimo potenziale in ambito tecnologico non ancora sfruttato appieno.
Da un lato, con una popolazione di oltre 60 milioni di persone, un tessuto industriale tra i più importanti in Europa, ma ancora arretrato in termini di applicazioni di analisi dei dati e intelligenza artificiale, l’Italia rappresenta un terreno fertile per avviare un’azienda e poi lanciarla sul mercato internazionale senza doversi confrontare con numerosi competitor a livello nazionale.
Un ulteriore aspetto non meno cruciale è la presenza di talenti. L’Italia è un bacino di laureati con una preparazione di alto livello e ha anche tutti i presupposti per attrarre talenti dall’estero grazie a un costo della vita mediamente più basso rispetto agli Usa e al Nord Europa, a una qualità della vita decisamente più alta e alla crescente apertura allo smart working.
Naturalmente ci sono anche aspetti meno positivi da mettere in conto. La burocrazia distrae risorse preziose, la gestione amministrativa e tributaria dei dipendenti è molto complessa e la ricerca dei talenti può essere difficile per l’assenza di portali nazionali che ad esempio permettano alle aziende di trovare candidati in cerca di lavoro durante il loro ultimo anno di istituti tecnici.
Tuttavia, da imprenditore, so che non esistono grandi opportunità di crescita senza rischi. Bisogna vedere qualcosa che gli altri non vedono ancora, bisogna costruire le ali mentre ci si lancia nel vuoto, bisogna crederci con tanta lucidità e un pizzico di incoscienza.
Con Quick Algorithm ho deciso di puntare sull’importanza dell’analisi dei dati dell’intelligenza artificiale per le aziende, ho deciso di farlo in Italia perché è un paese sottovalutato, in primis dagli stessi italiani, che può generare crescita e progetti di eccellenza a livello internazionale anche in questo ambito.
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