Ancora lontana dai fatturati miliardari della moda tradizionale, il digital fashion sta conquistando sempre maggiori quote di mercato, spesso affiancandosi alle strategie di vendita tradizionali, ad esempio con i gemelli digitali dei capi o le prove in VR, altre volte stravolgendole completamente, ad esempio con capi esclusivamente digitali da indossare nei metaversi e nei videogiochi.
Il trend della digital fashion
Questo trend si è visto anche alla Milano Fashion Week, che ha visto in passerella dal 20 al 26 febbraio la moda femminile per l’autunno-inverno 24-25. Oltre 60 le sfilate di grandi stilisti e di talenti emergenti, con l’ultimo giorno del calendario dedicato esclusivamente a presentazioni digitali. Infatti lunedì 26 è stato il momento di questo tipo di show e ha visto sfilare Annakiki, Maison Nencioni, Munn, Phan Dang Hoang e Laura Biagiotti. Ma, in realtà, tutta la settimana è stata costellate di eventi dedicati al digital fashion con presentazioni ed eventi fisici, phygital o solamente digitali.
Fra questi, di grande successo è stato il Digital Couture Summit che si è tenuto al Lynk&Co, in Corso Venezia, il pomeriggio e la sera di mercoledì 21. Nato nel 2023, il Digital Couture Summit è un evento coinvolgente che vuole far incontrare i marchi del lusso tradizionale con i player della sempre più vivace moda digitale. L’evento è organizzato da Nikki Cikaluk, consulente nel settore moda e web3, e Olska Green, stilista di moda sostenibile e fondatrice di Ecoolska. L’ambizione del Summit è quella di presentare soluzioni web immersive, che collegano diverse generazioni tecnologiche, e portare sul palco innovatori della moda, della tecnologia e del web3 per discussioni stimolanti.
Tra i protagonisti del Summit anche Alexandra Maslova, Co-Founder & Co-Ceo di Seamm. Una piattaforma che porta gli armadi fisici nei mondi virtuali. L’azienda tech, con sede a Londra, è una soluzione phygital innovativa per i marchi di moda, offrendo loro un mercato B2C con anche eventi pop-up digitali su misura. Seamm combina funzionalità tecnologiche come la prova dei capi in AR, la personalizzazione di questi e il trasferimento di gemelli digitali nei videogiochi e metaversi come Minecraft, Roblox e Decentraland. La piattaforma consente agli utenti di acquistare i capi di moda sia reali che digitali, garantendo che ogni articolo fisico abbia un gemello digitale.
Giovedì 22 è stata la volta di IZY Studio, atelie digitale fondato nel 2015 e adesso con sede a Milano. La sua fondatrice, la stilista digitale Zarina IZY, ha organizzato un Digital Fashion Party che è stata l’occasione per indagare sull’evoluzione dell’industria della moda, mettendo in mostra l’intersezione tra tecnologia, sostenibilità e innovazione, e presentando una serie di iniziative che ridefiniscono il modo in cui percepiamo e interagiamo con l’abbigliamento. Durante la serata è stato presentato anche l’abito phygital Gaia, in questo è incorporato un chip NFC che permette, avvicinando uno smartphone, di accedere al suo gemello digitale e immergersi in un regno virtuale.
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