Quando Nikki Haley era all’apice della carriera, la sua famiglia era a corto di denaro. Poi lei ha lasciato l’amministrazione Trump e ha guadagnato milioni.
Quando la candidata alle presidenziali 2024 Nikki Haley ha finito di servire come rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni unite, le finanze della sua famiglia erano disastrate. I suoi genitori avevano debiti per oltre 1 milione di dollari e rischiavano di perdere la loro casa di Lexington, nella Carolina del Sud. Figlia devota, Haley aveva prestato loro centinaia di migliaia di dollari, assieme al marito. Ma non poteva risolvere tutti i loro problemi, con meno di 100mila dollari sui conti correnti e 185mila dollari annui di stipendio.
Haley ha stupito Washington quando si è dimessa dal suo ruolo nell’amministrazione Trump nel 2018, meno di due anni dopo avere assunto la carica. Una sua portavoce afferma che i problemi finanziari della famiglia “non hanno avuto alcun peso nella decisione di lasciare la sua posizione” e indica un passaggio della lettera di dimissioni che esprimeva sostegno all’idea di “una rotazione nell’incarico”. La stessa lettera, però, suggeriva che Haley potesse avere in mente iniziative per guadagnare soldi: “Come uomo d’affari”, scrisse a Trump, “penso che condividerete la mia sensazione che tornare al settore privato da quello governativo non è un passo indietro, ma un passo avanti”.
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Qual è il patrimonio di Nikki Haley
Infatti. Da allora il patrimonio di Haley è lievitato da meno di 1 milione di dollari a 8 milioni. Come ha fatto a guadagnare così tanti soldi in così poco tempo? Seguendo un manuale collaudato per tutti i politici che vogliono trarre profitto dalla loro fama. Discorsi per aziende come Barclays e organizzazioni come il Centre for Israel and Jewish Affairs le hanno procurato in un giorno più soldi di quelli che guadagnava in un anno. Non si sa quanti discorsi abbia tenuto dal 2019 al 2021, ma nel 2022 ha incassato 2,3 milioni per appena 11 eventi.
Haley ha scritto due libri dopo avere lasciato l’amministrazione Trump. Un volume di memorie del 2019 ha venduto più di 100mila copie. Un altro del 2022 le ha procurato più di 350mila dollari di anticipi. Haley ha fornito anche servizi di consulenza, guadagnando più di 700mila dollari di onorari. Poi ci sono i consigli di amministrazione delle aziende. È entrata nel cda di Boeing nel 2019, poi si è dimessa l’anno seguente, incassando oltre 300mila dollari tra contanti e azioni. È ancora nel cda di United Homes Group, che le ha versato più di 250mila dollari, oltre alla promessa di guadagnare molto di più via via che matureranno alcuni pacchetti azionari.
La storia di Nikki Haley
La storia finanziaria di Haley ha radici nella sua infanzia. Secondo il suo racconto, i suoi genitori, Ajit e Raj Randhawa, arrivarono in America per dare più opportunità ai figli, sebbene vivessero con agio nel loro paese natio, l’India. Il padre era il figlio di un ufficiale dell’esercito coloniale britannico, la madre lavorava in una grande casa piena di domestici. Si stabilirono nella cittadina di Bamberg, nella Carolina del Sud, nel 1969. Il padre trovò lavoro come professore e nel 1976 la madre aprì un’azienda di abbigliamento chiamata Exotica International.
Quando Haley aveva 12 anni, la madre perse la contabile e mise la figlia a seguire le finanze. Nikki andò poi a studiare contabilità all’Università di Clemson, dove conobbe il marito, Michael. Si laureò nel 1994 e tornò nell’azienda della madre come direttore finanziario. Le cose sembravano andare bene: nel 2000 i genitori di Haley comprarono una casa da 500 metri quadrati sul Lago di Murray, appena fuori Lexington, nella Carolina del Sud, per 1,15 milioni di dollari, prendendone in prestito 920mila. Due anni dopo la madre arrivò seconda a un premio per il miglior piccolo imprenditore della Carolina del Sud. Nel 2003 i Randhawa comprarono un centro commerciale a Lexington per 1,3 milioni di dollari, accendendo un mutuo di 765mila.
Presto le ambizioni hanno però portato Haley in un’altra direzione. Nel 2004 ha conquistato un seggio alla Camera dei Rappresentanti della Carolina del Sud. Durante il suo mandato ebbe anche un incarico nella raccolta fondi per il Lexington Medical Center, che la pagava 110mila dollari all’anno. Nel 2010 corse per la carica di governatrice e vinse, trasformandosi in una figura politica di portata nazionale. Ricevette 475mila dollari di anticipo da Penguin Books per il suo primo libro, Can’t Is Not an Option (‘Non posso non è un’opzione’), che uscì nel 2012 e vendette circa cinquemila copie, secondo Npd Bookscan.
A quel punto, il padre e la madre, che dichiaravano di essere pensionati, avevano acceso un secondo mutuo sul centro commerciale, che portava il loro carico di debiti legati alla proprietà a 1,1 milioni di dollari. Sembra che l’anno dopo il sito di Exotica International abbia smesso di essere attivo, secondo versioni archiviate del portale. Il padre di Haley vendette una manciata di piccole residenze che aveva accumulato negli anni, ricavandone almeno 600mila dollari.
Anni di crisi
Nel 2014 la situazione finanziaria dei Randhawa sembrava essersi complicata. In quell’anno Haley, assieme al marito, prestò ai genitori 400mila dollari, usando sia il centro commerciale che la casa sul lago come garanzia. Haley è stata governatrice per un mandato e mezzo, finché Donald Trump l’ha scelta come rappresentante permanente alle Nazioni Unite.
Prima di assumere l’incarico, Haley ha dovuto presentare un documento di divulgazione finanziaria. Le carte mostravano un portafoglio limitato: solo i diritti del suo libro, un paio di pensioni e un conto in banca con meno di 15mila dollari. Non erano inclusi nei documenti quelli che sembravano essere i suoi due asset principali, una casa da 350mila dollari nella Carolina del Sud e il prestito da 400mila dollari legato alle proprietà dei genitori. La legge federale non impone ai titolari di cariche di rivelare le loro residenze personali o i titoli di credito verso i genitori, cosa che ha lasciato il pubblico americano in gran parte all’oscuro della situazione finanziaria di Haley.
Nell’aprile 2017 i genitori hanno smesso di rimborsare il prestito che avevano ottenuto dalla Bank of America per la loro casa sul lago. Non era chiaro se i Randhawa sarebbero riusciti a ripagare la figlia. Il mese successivo Nikki e il marito, un imprenditore del settore della difesa, iniziarono a compiere alcune mosse che sembravano un tentativo di salvare i genitori di lei.
Il salvataggio
Michael ha costituito una società denominata Ikor Systems Llc il 18 maggio. Due mesi dopo i genitori di Nikki hanno venduto il centro commerciale a Ikor Systems per 5 dollari e “amore e affetto”, come recita l’atto. Nel prendere possesso della struttura, però, Ikor si è anche fatta carico degli 1,1 milioni di dollari di debiti – in parte verso Wells Fargo e in parte verso gli Haley – che ancora gravavano sui Randhawa. Nel luglio 2017 Ikor Systems ha acceso un nuovo mutuo da 1,15 milioni di dollari con l’istituto di credito First South, poi ha ripagato Wells Fargo.
Nel novembre dello stesso anno i rappresentanti della Bank of America, ancora in difficoltà nel riscuotere il mutuo per la casa sul lago, hanno avviato una procedura di pignoramento. Nel farlo hanno dovuto notificare alcuni documenti del tribunale ai Randhawa, ma anche a Nikki e Michael Haley, che all’inizio erano a loro volta dalla parte della difesa nella causa di pignoramento in qualità di creditori minori della proprietà. I rappresentanti sono andati nelle case degli Haley e dei Randhawa nella Carolina del Sud. Non trovando nessuno, sono andati alle Nazioni Unite e hanno provato a consegnare i documenti fuori dall’edificio della delegazione americana.
Non è chiaro dove vivessero esattamente i Randhawa in questo periodo, ma i loro assegni riportavano un attico vicino alle Nazioni Unite, poi acquistato dal governo statunitense per 16 milioni di dollari nel 2019. La sicurezza della struttura ha respinto la persona che si è presentata per notificare i documenti del tribunale.
Nel gennaio 2018 Ikor Systems ha venduto il centro commerciale per 1,3 milioni di dollari. Quello stesso mese Nikki Haley ha firmato documenti con cui rinunciava all’ipoteca sul centro commerciale. Le è rimasto ancora il mutuo minore sulla casa dei genitori fino a giugno, quando ha cancellato anche quello. Gli atti della proprietà suggeriscono che non abbia ricevuto i soldi che aveva prestato ai genitori: Haley ha barrato una casella sul documento in cui dichiarava che il debitore era “liberato” dal prestito, invece di quella secondo cui era stato “pagato del tutto”.
Con la rinuncia di Haley ai suoi interessi sulla casa sul lago, un legale di Bank of America si è attivato per escludere lei e il marito dalla procedura di pignoramento, togliendole almeno una preoccupazione. La casa dei genitori, però, era ancora in pericolo, e Haley, che guadagnava meno di 200mila dollari all’anno come funzionario governativo, semplicemente non aveva le risorse per aiutarli oltre. I documenti sono stati finalmente notificati ai genitori, via mail, nel luglio 2018.
La nuova vita di Nikki Haley
Tre mesi dopo, mentre il procedimento andava avanti, Haley ha presentato la lettera di dimissioni a Trump e ha accettato al contempo di rimanere in carica fino alla fine dell’anno. A dicembre i Randhawa sono comparsi in tribunale nella Carolina del Sud, spiegando che stavano cercando di vendere la proprietà e chiedendo ulteriore tempo per consentire al compratore di ottenere un finanziamento. Dissero che sarebbero riusciti a completare la vendita entro il marzo del 2019.
Alla fine, però, questo non è avvenuto. La corte ha ordinato la vendita della proprietà, che è stata assegnata all’asta per 863mila dollari: quasi 300mila in meno rispetto alla cifra che Randhawa avevano speso 19 anni prima. La situazione finanziaria di Haley è migliorata drasticamente più o meno nello stesso periodo, non appena ha iniziato a guadagnare alla fine del suo incarico, vendendo libri e tenendo discorsi.
Poco dopo che i genitori di Haley avevano perso la casa, Nikki ne ha comprata una per sé. A settembre 2019 ha acceso un mutuo da 1,9 milioni di dollari per una residenza di 530 metri quadrati con quattro camere da letto da 2,4 milioni di dollari sull’Isola di Kiawah, nella Carolina del Sud. Il valore della proprietà è quasi raddoppiato con l’aumento dei prezzi immobiliari durante la pandemia: ora è di 4,7 milioni di dollari.
Nel 2022 Haley ha pubblicato il suo ultimo libro, If You Want Something Done…: Leadership Lessons from Bold Women (‘Se vuoi che qualcosa sia fatto…: lezioni di leadership da donne coraggiose’). Ha rivolto una dedica alla madre: “A mia mamma, che mi ha insegnato come sognare, come combattere, come amare, ma soprattutto come vivere con una fede in Dio che mi fa superare ogni cosa”.
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