Evergrande, il gigante immobiliare cinese ormai collassato, ha falsificato i conti e ha gonfiato i ricavi di circa 78 miliardi di dollari. Lo ha stabilito la China Securities Regulatory Commission, che ha multato il fondatore, Hui Ka Yan, di 6,5 milioni di dollari e lo ha bandito per sempre dai mercati finanziari del paese. Secondo il regolatore, Hui avrebbe “organizzato la frode”.
Xia Haijun, ex amministratore delegato, dovrà pagare una multa di 2 milioni ed è stato a sua volta bandito dai mercati cinesi. Hengda, la principale unità del conglomerato, ha ricevuto una sanzione di 580 milioni.
Le accuse
Secondo le autorità cinesi, Hengda ha gonfiato i ricavi di circa 30 miliardi di dollari nel 2019 (quindi del 63%) e di quasi 48,6 miliardi nel 2020 (87%), gli ultimi due anni prima del crollo. Poi, sulla base di numeri falsi, ha raccolto 2,9 miliardi di dollari sui mercati finanziari.
In alcuni documenti depositati alle borse di Shanghai e Shenzhen, l’azienda ha attribuito tutte le responsabilità a Hui, che, in qualità di presidente, avrebbe “istruito il resto del personale a gonfiare i risultati”. Già a dicembre il New York Times scriveva che alla crisi della società avevano contribuito pratiche contabili scorrette.
La crisi di Evergrande
Evergrande era il secondo sviluppatore immobiliare della Cina. Fondato nel 1996, ha poi allargato le sue attività a settori come sport, automobili, turismo, intrattenimento, salute e acqua minerale. Nel 2020 era arrivato a più di 77 miliardi di dollari di ricavi, ma nel 2021 è stato schiacciato da 300 miliardi di dollari di debiti. Il suo crollo ha scatenato la crisi dell’immobiliare cinese.
In estate l’azienda aveva detto di avere fatto passi avanti verso la ristrutturazione del debito. Il processo si è però bloccato a settembre, quando Hui è finito sotto indagine e sotto la sorveglianza della polizia. A gennaio un giudice di Hong Kong ha ordinato la liquidazione di Evergrande. Hui ha oggi un patrimonio di 700 milioni di dollari. È quindi uscito dalla classifica dei miliardari, dopo che, nel 2017, era diventato la persona più ricca dell’Asia, con un patrimonio di 42,5 miliardi di dollari.
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