Di Marco
Food & Beverage

Da Roma agli Stati Uniti: così il papà della pinsa punta all’estero

Articolo apparso sul numero di aprile 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Fondata nel vivo degli anni ’70, l’azienda Di Marco è nata dalla passione per la cucina tradizionale italiana e dal desiderio di creare un prodotto che potesse coniugare gusto e benessere, attraverso l’impiego del metodo scientifico. Dopo un decennio, però, il fondatore Corrado di Marco ha deciso di dedicarsi a un altro prodotto, distante dalle tendenze in voga degli anni ’80, volto alla produzione di farine a base di frumento e soia, in grado di consentire la preparazione di una pizza a lunga lievitazione senza grassi e zuccheri aggiunti (Pizzasnella). È nata così la pinsa romana originale.

Alberto Di Marco

“Negli anni ’80 la pizza era un alimento elaborato, ricco di zuccheri e grassi, mentre mio padre era orientato a trovare un panificato che potesse essere altrettanto gustoso, ma salubre. L’incontro con mia madre, dietista, ha permesso di realizzarla”, ha spiegato Alberto Di Marco, seconda generazione alla guida dell’azienda. “I primi esperimenti furono realizzati in una famosa pizzeria romana, dove l’impasto primordiale della pinsa veniva servito a tavola come sostituto del pane. Fu da subito un successo, rivelando a oltre 300 persone, che facevano la fila per assaggiarla, la sua potenzialità”.

Caratterizzata da una forma ovale e una consistenza soffice all’interno e croccante all’esterno, la pinsa Di Marco ha messo in moto un processo di crescita per l’azienda, con successi di prodotto e l’apertura di due nuovi stabilimenti in Italia, supportati da oltre 200 pinsaioli artigiani che lavorano a mano ogni giorno: “Attualmente la nostra gamma di prodotti accompagna sia i professionisti, sia i consumatori finali. Le farine Di Marco sono ideali per coloro che desiderano preparare basi artigianali nel proprio locale, mentre le basi pronte per l’ho.re.ca. permettono ai ristoratori di risparmiare tempo e ridurre gli sprechi. Inoltre, offriamo la possibilità ai consumatori di prepararsi la loro pinsa preferita direttamente a casa, grazie a quelle disponibili su tutti gli scaffali dei principali player della grande distribuzione”.

La produzione delle pinse, così come quella delle farine, sono poi frutto di una selezione attenta di ingredienti. Il processo artigianale, custodito dall’azienda, conferisce al prodotto finale la sua consistenza morbida e alveolata. “Il nostro programma strategico si muove tra il mantenere l’autenticità della pinsa romana e l’adattarci alle preferenze alimentari odierne. Vogliamo usare solo materie prime di qualità e portare avanti la tradizione della ricetta inventata da mio padre e basata su alcuni elementi cardine, tra cui il processo di lievitazione e il coinvolgimento della manodopera esperta”.

Le pinse sono diventate un simbolo della cucina romana e un prodotto imprescindibile per far assaporare l’autentica esperienza culinaria della città: “Ci impegniamo a coinvolgere la comunità locale attraverso l’Associazione Originale Pinsa Romana, che promuove la consapevolezza e la fedeltà dei clienti, oltre a garantire supporto e vantaggi a tutta la rete di associati in Italia, ma anche all’estero. E le attività di marketing introdotte negli ultimi anni sono sempre più capillari, dallo studio di packaging  al posizionamento alle attività in store, fino alle nuove piattaforme digitali e alla spinta social”.

Nel 2023 l’azienda ha registrato un fatturato di circa 50 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra. Ora la previsione per il nuovo biennio include un ulteriore focus sull’innovazione e piani di espansione sia sul mercato italiano, sia su quello estero, con particolare interesse verso gli Stati Uniti. In Italia, invece, l’obiettivo principale per la famiglia resta la crescita a livello distributivo nel settore gdo e in quello ho.re.ca. Di Marco sta lavorando per consolidare la sua presenza in questi segmenti, capitalizzando sulle dinamiche di ciascun settore. 

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