Articolo tratto dal numero di luglio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
L’Osservatorio sulla moda nel retail fisico ha evidenziato come, tra le esperienze di acquisto nei punti vendita fisici, i designer outlet abbiano un posizionamento significativo. Un esempio arriva da McArthurGlen, colosso anglosassone nato nel 1993, oggi attivo anche a livello europeo, che per primo ha introdotto in Italia il concetto di designer outlet.
Una media di 120 negozi che si susseguono all’interno di centri facilmente raggiungibili dalle grandi città, ognuno caratterizzato da un mix di brand e servizi di eccellenza in grado di soddisfare tutte le esigenze della clientela e creare un ambiente coinvolgente. Forbes Italia ha intervistato Donatella Doppio, che da settembre 2023 è managing director di McArthurGlen Italy.
Quali sono stati i principali fattori che hanno permesso lo sviluppo di McArthurGlen?
Il gruppo ha sempre puntato sull’on-site experience nei centri, dove l’esperienza non riguarda solo l’acquisto di capi dei migliori marchi, a prezzi ridotti fino al 70%, ma si riflette anche nella disponibilità di attrazioni ed eventi. McArthurGlen si è sempre impegnata a rinnovare le strutture e i servizi accessori per i visitatori, migliorando l’offerta di shopping e ampliando le attrazioni e i servizi. Per esempio, da tre anni a Serravalle abbiamo Play land-la terra dei giochi, un’area tematica di seimila metri quadrati, totalmente dedicata alle famiglie, a cui si affianca un water park, il primo realizzato in un outlet.
Che futuro vede per i designer outlet? Come si sta evolvendo il concetto di esperienza?
La customer experience è da sempre il cuore dell’offerta di McArthurGlen. Ciò che i visitatori ricercano nei nostri centri va oltre lo shopping e diventa un’opportunità di investimento del tempo libero, in cui alternare alla ricerca dei capi anche esperienze di cibo e intrattenimento adatte a ogni età e a ogni esigenza. I nostri designer outlet sono tappe imperdibili nei viaggi dei clienti, portando anche importanti benefici ai territori in cui si trovano. Per questo continuiamo a migliorare e aggiornare i servizi per la clientela locale e internazionale, come le lounge, l’hands-free shopping e gli uffici di tax refund.
Su quali asset vuole investire il gruppo per proseguire nella sua crescita?
Il processo di sviluppo dovrà continuare a conciliarsi con una visione sostenibile e responsabile del nostro ruolo. La sostenibilità è nel nostro dna: con gli outlet abbiamo promosso un cambiamento culturale e industriale. A Serravalle, ad esempio, il nuovo piano di investimenti ha visto, tra gli altri, il progetto Oasi verdi e arredo urbano, avviato nel 2023, che concilia facilità di orientamento degli ospiti, visibilità delle vetrine e sostenibilità, riducendo le pavimentazioni a favore di spazi verdi rinnovati e gestiti con un sistema di riciclo in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’attenzione alla sostenibilità non si limita alla dimensione del business, ma anche all’impegno sociale, con attività di sensibilizzazione e dedicate alla salute e all’attenzione nei confronti delle comunità in cui operiamo, attraverso progetti di riqualificazione urbana e artistica.
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