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Dallo sviluppo delle imprese alla transizione energetica: le richieste di Conflavoro all’Assemblea 2024

Meritocrazia, giovani, occupazione femminile e sicurezza sul lavoro. Sono questi alcuni dei temi trattati durante l’assemblea di Conflavoro. L’evento, organizzato al Teatro Eliseo di Roma, ha coinvolto oltre 700 partecipanti tra imprenditori, professionisti e istituzioni.

Tra loro il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, con i ministri Antonio Tajani, Marina Calderone e Adolfo Urso che hanno inviato messaggi di vicinanza. Sul palco anche un confronto tra i parlamentari Walter Rizzetto, Mariastella Gelmini, Guido Castelli, Alessandro Cattaneo, Laura Ravetto e Michele Gubitosa.

“È il momento di avere il coraggio di intraprendere nuove strade per il bene del Paese, costruiamo insieme un’Italia fatta dalle imprese per le imprese”, ha dichiarato Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro.

Conflavoro: l’accordo con Confsal

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Il vicepremier Matteo Salvini

Sul palco, Capobianco ha illustrato le sue proposte per lo sviluppo delle imprese italiane, toccando temi come meritocrazia, giovani, occupazione femminile e sicurezza sul lavoro, oltre ad annunciare la firma, con Confsal, del primo contratto collettivo nazionale per l’edilizia senza la Cassa Edile.

“Una novità assoluta – ha spiegato Capobianco – che farà risparmiare alle imprese edili 1,1 miliardi di euro l’anno da reinvestire in formazione e sicurezza, prevedendo maggiori retribuzioni per i lavoratori i quali, peraltro, potranno beneficiare direttamente di ferie e tredicesima con le stesse modalità degli altri settori”.

Capobianco ha lanciato poi un appello per cambiare le politiche in favore di giovani e donne per premiare il merito e aumentare gli incentivi: “Dobbiamo valorizzare il merito, prevedere sgravi più importanti per chi assume under 35 e aumentare loro le retribuzioni eliminando la tassazione sul costo del lavoro. Solo così – ha detto Capobianco – potranno pensare di creare una famiglia e comprare casa senza indebitarsi con mutui infiniti. Serve facilitare anche la vita delle lavoratrici e delle imprenditrici con welfare e sgravi ad hoc per conciliare lavoro e famiglia”.

Spazio anche alle sfide future sulle transizioni energetica e digitale, da affrontare, secondo Capobianco, con decisione e visione a lungo termine: “E’ necessario mantenere al 50% il credito d’imposta per gli impianti fotovoltaici domestici ed estenderlo anche alle imprese, investendo così nella loro indipendenza energetica”.

Lo sviluppo delle imprese

In vista della Legge di Bilancio, proprio dopo il confronto cui ha partecipato Conflavoro a Palazzo Chigi con il ministro Giorgetti e il sottosegretario Mantovano, Capobianco ha auspicato centralità per lo sviluppo delle imprese.

Tra le richieste dell’associazione, la detassazione degli aumenti retributivi, un’aliquota ridotta sugli utili d’impresa, la stabilizzazione del welfare aziendale detassato, il sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile, l’abolizione dell’Irap per le società di capitali e tasse zero per i neoassunti under 35.

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