Lunedì nero per Stellantis. La casa automobilistica sta cedendo in Borsa più del 14% in seguito alla decisione di rivedere al ribasso le stime della propria guidance del 2024.
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Il crollo di Stellantis
- Oggi, Stellantis ha rivisto al ribasso le stime della guidance del 2024 a causa “dei problemi di performance in Nord America, così come del deterioramento nelle dinamiche globali del settore”, spiega la stessa società in una nota ufficiale.
- La notizia ha immediatamente fatto scattare l’allarme degli investitori. In questo momento, il titolo sta cedendo poco più del 14%, con il prezzo delle azioni che si attesta a 12,47 euro.
- Come si legge nella nota, il gruppo “ha accelerato il piano di normalizzazione dei livelli di stock negli Stati Uniti con l’obiettivo di non più di 330mila unità in giacenza presso la rete entro la fine del 2024 rispetto al precedente termine del primo trimestre 2025”
- Le azioni includono una riduzione “delle consegne alla rete di più di 200mila veicoli nel secondo semestre del 2024 (un incremento rispetto alla riduzione di 100mila riflessa nella precedente guidance) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un aumento degli incentivi sui modelli del 2024 e degli anni precedenti e iniziative di incremento della produttività che contemplano aggiustamenti sia sui costi che sulla capacità produttiva”.
- Il deterioramento nelle condizioni globali del settore “si traduce in una previsione di mercato per il 2024 ad un livello inferiore rispetto all’inizio dell’anno mentre le dinamiche competitive si sono intensificate per effetto sia della maggiore offerta sia dell’accresciuta concorrenza cinese”, spiega Stellantis
In cifre
Adesso la guidance e l’aspettativa di mercato per il 2024 sono di un margine risultato operativo adjusted tra il 5,5% ed il 7,0% per l’intero 2024, in discesa rispetto al precedente ‘double digit’. Un calo, come spiega l’azienda, “correlato per circa due terzi alle azioni correttive in Nord America”. Fattore al quale si aggiungono “le vendite inferiori alle attese nel secondo semestre in diverse paesi”. In discesa anche il free cash flow industriale, atteso in un range tra -5 e -10 miliardi di euro rispetto al precedente ‘Positive’. “Ciò riflette principalmente il minor risultato operativo adjusted atteso così come l’impatto del capitale circolante temporaneamente più alto nel secondo semestre del 2024”, aggiunge Stellantis.
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Fusione Stellantis-Renault e addio a Tavares?
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, la crisi avrebbe riaperto le discussioni in merito a una possibile fusione tra Renault e Stellantis. Ipotesi che darebbe vita a un gigante dell’automotive con 18 marchi, ma che è stata più volte esclusa dall’attuale ceo di Stellantis, Carlos Tavares. Attuale perché secondo quanto rilanciato da Bloomberg, potrebbe lasciare nel 2026 la guida dalla società alla scadenza del suo mandato.
Una crisi diffusa
Stellantis non è l’unica casa automobilistica europea in difficoltà. Anzi. Nei giorni scorsi, oltre a Volkswagen (che ha anch’essa rivisto al ribasso le stime e prospettato degli ingenti tagli), sono diversi i colossi tedeschi che stanno seguendo la scia negativa di tutto il settore. Mercedes-Benz ha infatti abbassato il proprio obiettivo di redditività annuale per due volte nel corso dell’anno, e Bmw ha richiamato 1,5 milioni di veicoli per problemi ai freni e ha tagliato le previsioni per il 2024.
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