Mike Cannon-Brookes è un miliardario green nei fatti, oltre che nel business. Se gran parte del suo patrimonio – stimato da Forbes in oltre 12 miliardi di dollari – deriva da Atlassian, azienda di software con sede a Sydney di cui è cofondatore e co-ceo, molte delle sue energie e risorse sono impegnate in progetti che riguardano la sostenibilità ambientale.
Tra le azioni portate a termine nell’ultimo periodo, una spicca sulle altre. È il progetto SunCable, che il governo dell’Australia ha definito il “più grande progetto di energia rinnovabile di sempre”. Non solo del paese, ma a livello mondiale. L’idea è quella di un enorme parco solare su un’area del nord dell’Australia usata in passato per la pastorizia, che attraverso una linea di trasmissione lunga 800 km, con 4.300 km di cavi sottomarini, possa fornire elettricità a Singapore. Il valore complessivo dell’operazione è di 30 miliardi di dollari.
Che cosa fa Mike Cannon-Brookes
La società a capo del progetto SunCable ha spiegato il possibile impatto dell’opera: il progetto sarà in grado di soddisfare fino al 15% del fabbisogno elettrico di Singapore, a partire dal 2028, tramite la “più grande rete di trasmissione di energia rinnovabile al mondo”. Creerebbe più di 1.500 posti di lavoro in fase di costruzione e ridurrebbe le emissioni di gas serra di 8,6 milioni di tonnellate all’anno. Il controllo di tutta questa operazione di ingegneria green è nelle mani di Brookes.
Inizialmente, a dirla tutta, l’imprenditore gestiva la questione insieme a un altro miliardario, Andrew Forrest. I due, però, si sono scontrati sulla direzione che l’opera avrebbe dovuto prendere. A settembre 2023 l’ha spuntata Brookes, che ha assunto il controllo dell’intera società SunCable. Un altro segnale di quanto le convinzioni di Brookes sull’ambiente possano essere solide, pronte anche ad affrontare sfide imprenditoriali. Come nel caso di Agl Energy, il più grande produttore di elettricità dell’Australia.
Il caso Agl Energy
Agl aveva infatti pianificato di dividere le sue attività di generazione di elettricità, basate soprattutto sul carbone e perciò molto inquinanti, dal suo ramo di vendita al dettaglio. Cannon Brookes era contrario e ha cercato di rilevare l’intera azienda, arrivando a offrire anche 9 miliardi di dollari, senza successo. All’inizio di maggio 2022 ha deciso allora di acquistare quote, fino a diventare il primo azionista di Agl, con l’11,28%. Sostiene che dividere le attività di vendita al dettaglio e di produzione di energia avrebbe fatto funzionare le centrali a carbone dell’azienda per altri 20 anni e che il business dell’energia non avrebbe così raggiunto le zero emissioni nette fino al 2047. Agl, così, ha fermato il piano di divisione, con conseguenti dimissioni dei vertici societari.
Negli ultimi anni Brookes ha anche promesso di investire almeno 1,7 miliardi di dollari per combattere il riscaldamento globale, gran parte dei quali tramite il suo veicolo di investimento personale Grok Ventures. “La transizione verso l’energia green rimane la più grande opportunità economica del nostro tempo”, ha detto quando ha ufficialmente preso il controllo di SunCable.
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