Articolo tratto dal numero di novembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Fornire dispositivi medicali e chirurgici di valore agli operatori sanitari, migliorare l’assistenza ai pazienti e promuovere la qualità di vita. È la mission su cui è incentrata l’attività di Medline International fin dalla sua origine, nel 1966. Più di mezzo secolo con un trend di crescita costante, che ha portato a un fatturato superiore ai 23 miliardi di dollari e vendite in oltre 125 paesi, 1.500 dipendenti in tutta Europa, otto centri di distribuzione e due siti produttivi. Nel 2024 Medline ha raggiunto il quarto posto per fatturato delle aziende mondiali di medical device.
Un punto di forza dell’azienda è la capacità distributiva. Un aspetto fondamentale, come dice il direttore sales marketing per l’Italia, Giordano Maturilli. “Medline serve strutture dove un problema di fornitura può determinare un’interruzione del servizio pubblico, quindi tutto va gestito con grande cura. Peraltro è essenziale una corretta calendarizzazione delle spedizioni, poiché gli spazi di magazzino ospedalieri sono assai ridotti e c’è un turnover di materiale rapidissimo. Abbiamo così realizzato un hub logistico a Piacenza da 40mila pallet, che poche realtà sono in grado di offrire, e collaborando con molti partner in tutta Italia abbiamo sviluppato una rete che copre tutto il territorio. Importante anche la crescita dell’e-commerce, a cui facciamo ricorso soprattutto con le strutture private”.
Grande attenzione anche a sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, come dimostra il rapporto esg 2023. “Partiamo dal fatto che la riduzione dell’impatto ambientale nella logistica si fa con partner che rispettano i criteri dell’environmental”, commenta Maturilli. “Perciò è necessario fare cultura e generare una rete che si autocontrolla. Un problema per le esg è poi il green washing, in quanto ci sono aziende che si dichiarano environmental friendly, ma in realtà compiono solo operazioni di facciata. In Medline abbiamo un direttore europeo dedicato allo sviluppo della strategia esg e delle relative certificazioni”.
Un momento chiave per il sistema sanitario è stato quello del Covid, che ha fatto ripensare la logistica. “La pandemia ha un po’ minato la fiducia verso il sistema. Si è scoperto quanto la globalizzazione abbia spinto ad affidarci a pochi attori internazionali, come la Cina, che vale una grossa fetta della produzione di device medicali. Delegare tutto a pochi si è mostrato un rischio distributivo e produttivo. Medline ha creato hub europei propri e propone ai clienti di disporre di un extrastock per le situazioni impreviste tramite il servizio Certainty Program. Offriamo spazi con costi aggiuntivi irrisori rispetto al costo di approvvigionamento in caso di emergenze”.
Per Maturilli lo sviluppo della logistica resta un obiettivo anche per il futuro: “Vogliamo perseguire un concetto di full service e proporci non solo come produttore, ma anche come centro logistico, perché l’esternalizzazione offre vantaggi competitivi e ottimizza i costi. Un modello che Medline ha sviluppato negli Stati Uniti e che razionalizza gli sprechi, oltre a tutelare l’ambiente”.
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