Cultura

Il capodanno cinese e i suoi esodi biblici

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Il Capodanno Cinese non ha una data fissa, ma si basa sul calendario lunare e varia di anno in anno fra la fine di gennaio e la fine di febbraio. Nel 2019 cade il 5 di febbraio, e apre l’anno del maiale dello zodiaco cinese. I festeggiamenti dureranno fino alla Festa delle Lanterne, il quindicesimo giorno dell’anno lunare. Per gran parte del periodo è festa nazionale e ci sono minimo sette giorni festivi (quindi senza necessità di prendere le ferie) negli uffici delle grandi città, giorni che diventano addirittura 15 o 20 nelle zone industriali, con la chiusura totale delle fabbriche (in Asia la maggior parte dei listini azionari è rimasta chiusa, in occasione della festività).

Per la cultura cinese, il Capodanno è in assoluto la festività principale dell’anno. In qualche modo è paragonabile al Natale in Italia. Infatti è il momento per la famiglia, l’occasione per tornare al paese di origine e ritrovarsi con tutti i parenti. Questo fenomeno è sempre più significativo dato che da oltre venti anni la Cina sta vivendo un processo di forte urbanizzazione che vede i contadini trasferirsi per diventare operai e gli studenti per diventare impiegati di uffici sempre più grandi e sempre più concentrati nelle città. Così buona parte della popolazione sotto i 40 anni vive lontano dai borghi di origine e usa appunto le festività del Capodanno per tornarvi. La tradizione vuole che si passi la sera della vigilia e il primo giorno dell’anno con i parenti più stretti, così è anche fondamentale arrivare in tempo.

Conseguenza di tutto ciò è che ogni anno la Cina vive esodi biblici con oltre 250 milioni di persone in viaggio in pochi giorni, come se metà Europa si muovesse tutta insieme. Le stazioni sono prese di assalto, tanto da richiedere l’allestimento di strutture spartifolla e presidi militari per tenere l’ordine. La pianificazione di treni e aerei viene modificata per poter rispondere meglio alle esigenze di quei pochi giorni pre festeggiamenti. Per evitare bagarinaggio e speculazioni, anche l’emissione dei biglietti ferroviari è strettamente nominale e serve un documento di identità per accedere ai convogli.

Il vero lusso dei neo-ricchi è quello di lasciare il lavoro molti giorni prima e viaggiare con una certa comodità. Per poi ripartire subito dopo le grandi abbuffate per destinazioni esotiche, preferibilmente al caldo del Sud Est asiatico. Di fatto, questo secondo fenomeno è un micro esodo nell’esodo, con decine di milioni di Cinesi che invadono le spiagge di Phuket e Bali. E’ invece stranissimo rimanere nelle grandi città in questi giorni di festa. Essere a Shanghai durante il Capodanno cinese è un po’ come essere a Milano a Ferragosto. Gran parte dei negozi sono chiusi, così come ristoranti e locali notturni, e il traffico è quasi inesistente.

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