di Rachel Sandler e Biz Carson
I più grandi vincitori dell’Ipo di Uber non hanno suonato la campanella d’apertura. Ma potrebbero agevolmente accontentarsi di guardare il loro conto in banca.
Nella corsa verso la più grande Ipo degli Stati Uniti dai tempi di Alibaba nel 2014, il co-fondatore ed ex amministratore delegato Travis Kalanick ha cercato senza riuscirci di conquistare l’agognato posto sul balcone della Borsa di New York all’avvio delle negoziazioni nella giornata di venerdì. Invece è stato l’attuale ceo Dara Khosrowshahi a fare gli onori di casa.
Ma non importa. I fondatori di Uber, siano essi esiliati o meno dai festeggiamenti, sono pronti a raccogliere i maggiori benefici dall’Ipo da $ 8,1 miliardi, che ha valutato la società $ 82 miliardi (dopo un calo delle azioni nel primo giorno, la capitalizzazione di mercato è ora leggermente inferiore).
Basandosi sul prezzo dell’Ipo di giovedì ($ 45 per azione), e sul numero di azioni vendute in Ipo, ecco come si distribuiscono le loro fortune. Anche se occorre sottolineare che non è chiaro se gli azionisti iniziali abbiano finito per vendere le loro azioni – era prevista una sovrallocazione del 27% che i sottoscrittori dell’Ipo potevano decidere di esercitare, acquistando azioni al prezzo dell’Ipo quando il titolo sale.
1. Travis Kalanick: $ 5,4 miliardi di valore netto stimato
Nel 2015, Kalanick ha paragonato il fatto di quotarsi al ballo di fine anno – era troppo presto. Ora che il grande giorno è arrivato, la dirigenza della compagnia di trasporti ha assicurato che non sarà il re del ballo. Il tormentato amministratore delegato è finito al centro dei problemi di Uber, comprese le domande su come ha contribuito a una cultura aziendale che alcuni hanno definito “tossica”. Si è dimesso nel giugno 2017.
In ogni caso, Kalanick rimane un membro del consiglio e andrà via con il più grande incasso dell’Ipo di Uber. In combinazione con le sue precedenti vendite, il patrimonio immobiliare e gli investimenti nella sua nuova società, City Storage Systems, Forbes stima che il patrimonio netto di Kalanick sia di $ 5,4 miliardi. Continuerebbe a controllare il 6,7% della società dopo aver accettato di vendere 3,7 milioni di azioni nell’Ipo.
Un portavoce di Kalanick ha rifiutato di commentare.
2. Garrett Camp: $ 4,1 miliardi di valore netto stimato
Camp è stato uno di quelli che originariamente ha concepito il concetto di UberCab e ha riunito il suo primo pitch deck. L’imprenditore seriale aveva già fondato e venduto la società di web-linking Web StumbleUpon dopo aver avuto problemi ad accedere a un taxi. Camp non ha mai speso troppo tempo in un ruolo di leadership formale in azienda, ma è stato nel suo consiglio di amministrazione. Ha anche venduto diverse delle sue azioni nel corso del tempo rispetto a Kalanick, che era tristemente noto per non aver mai venduto una quota fino a quando SoftBank non ha investito nella compagnia a fine 2017.
Oggi Camp gestisce Expa, il suo studio di startup. Sta anche cercando di reinventare StumbleUpon con la sua nuova app di social discovery, Mix. Aveva in programma di vendere 3,1 milioni di azioni nell’Ipo, per un valore stimato al netto delle tasse di $ 98 milioni.
3. Ryan Graves: $ 1,5 miliardi di valore netto stimato
Il coinvolgimento di Graves in Uber è dovuto a un tweet incredibilmente fortunato. Kalanick stava cercando un product manager quando Graves ha risposto alla sua domanda: “Ecco un suggerimento. Mandami un’email”. Graves ha firmato come primo dipendente di Uber ed è diventato amministratore delegato nel 2010. Graves, che rimane anche nel board, è stato SVP di Uber delle operazioni globali fino alla sua partenza nel 2017. Ora vive alle Hawaii con sua moglie e due bambini e gestisce Saltwater Investments. La sua azienda ha supportato l’app di meditazione Calm e Fort Point Beer Company. Ha pianificato di vendere oltre 1,3 milioni di azioni nell’Ipo, ottenendo 41 milioni di dollari al netto delle imposte. La sua partecipazione in Uber assicura a Graves un patrimonio di $ 1,5 miliardi.
4. Dara Khosrowshahi: Khosrowshahi non diventerà un miliardario, né diventerà un multimilionario. Per aver portato Uber sul mercto e aver guidato la sua inversione di tendenza negli ultimi due anni, ha incassato 196.000 azioni della società, per lo più costituite da opzioni e azioni vincolate che maturano a fine di maggio. Quelle opzioni valgono solo $ 1,7 milioni con Uber a $ 45 per azione.
Venture Capital: chi ha investito in Uber
Il primo investitore Benchmark Capital ha una partecipazione del valore di $ 6,8 miliardi. L’azienda è stata una dei primi venture capital a sostenere Uber, guidando il round d’investimento nel 2011. Benchmark ha un posto nel board, che viene occupato dal partner Matt Cohler.
SoftBank’s Vision Fund, il maggiore azionista di Uber, ha una quota di $ 10 miliardi, detenendo il 16% della società prima della sua Ipo. SoftBank è stato un investito rerecente: ha investito $ 1,25 miliardi direttamente in Uber all’inizio del 2018 e speso altri miliardi per acquistare azioni in un’offerta secondaria, anche dopo gli anni di turbolenza che hanno portato alla cacciata di Kalanick.
Altri investitori sono: il fondo dell’Arabia Saudita, che investe in diverse società della Silicon Valley, con una partecipazione del valore di $ 3,3 miliardi, la società di venture di Alphabet, Google Ventures, con una quota di $ 3,2 miliardi, Lowercase Capital di Chris Sacca con una quota di quasi $ 2 miliardi.
Le star che hanno investito in Uber
Potrebbero non avere la posta in gioco più grande, ma anche le celebrity che hanno investito in Uber raccoglieranno i loro frutti. L’elenco degli investitori famosi include Gwyneth Paltrow, Jay-Z, Olivia Munn e Jay Brown. Anche Beyoncé avrebbe accumulato $ 6 milioni in azioni vincolate come pagamento per una performance del 2015.
Fedele alla canzone di Beyoncé “Pay me in equity, watch me reverse out of debt,”, ci sono celebrità che sostengono le loro quote in Uber abbiano giù cambiato le loro fortune. Lance Armstrong ha detto alla CNBC che il suo investimento “ha salvato la nostra famiglia” dopo aver pagato milioni di dollari per risolvere questioni legali legate all’assunzione di farmaci che migliorano le prestazioni. Esattamente quanto, non viene detto, solo che è “troppo bello per essere vero”. Il trio di miliardari di Uber – Kalanick, Camp e Graves – è sicuramente d’accordo.
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