La distanza tra il rivendere agli amici grandi classici di scarpe da calcio acquistate usate e rimesse a nuovo e l’approcciare campioni come Rakitic o Aubameyang potrebbe sembrare incolmabile. Da una parte un passatempo per appassionati, dall’altra un business che punta a crescere sempre più grazie a una rete di contatti estesa e che punta a vendere quegli stessi classici, nuovi, fino ai massimi livelli del calcio. In mezzo ci sono Jack Self e Cam Sangster, 20 e 19 anni, dal Devon, sud-ovest dell’Inghilterra. Tre anni fa sono partiti da garage e cameretta di casa, oggi possono vendere i loro grandi classici, per tutti introvabili, ai nomi più importanti del calcio europeo.
Jack e Cal si conoscono a 15 anni trovandosi a giocare nella stessa squadra, il rapporto diventa amicizia consolidata e condivisione di interessi e idee: “Nel 2016 – raccontano a Forbes Italia – abbiamo iniziato a pensare a come guadagnare per acquistare le nostre cose senza fare affidamento sui nostri genitori. Entrambi abbiamo sempre desiderato gli ultimi modelli di scarpe da calcio e con questa passione abbiamo pensato di riportare in campo i grandi classici del passato. Ci siamo resi conto di una grande richiesta per questi modelli storici che però nessuno riusciva a trovare”. Un vuoto di mercato, individuato grazie a una passione comune e a una piccola, ma decisiva intuizione. eBay è il primo “fornitore”: modelli storici di grandi firme acquistati usati, rimessi a posto con un lavoro di “flipping”, cioè di pulizia e sistemazione fino a farli tornare come se fossero nuovi e prime vendite “in media tra le 40 e le 60 sterline” ricordano sempre Jack e Cal.
La svolta arriva grazie al primo giocatore professionista che chiede ai due giovani di avere uno dei loro modelli: “Ethan Ampadu del Chelsea. Viene come noi dal Devon e arrivato ai Blues ci ha chiesto se avessimo un paio di scarpe specifiche che gli piacevano molto da piccolo. In cambio, quando le ha avute, ha pubblicato una foto sul suo Instagram e taggato il nostro account. In quel giorno abbiamo guadagnato 1.400 follower. Uno di questi era David Luiz che il giorno successivo ci ha contattato su Instagram chiedendo anche lui delle scarpe. David Luiz ci ha portato ad Alvaro Morata e da lì l’attività è esplosa”. I nomi si mantengono su livelli importanti come raccontano i post dell’account Instagram di RareBoots4u: Rakitic, Joao Felix, Aubameyang, Ramsey, idolo di gioventù di Cal, solo per citarne alcuni. Tutti attratti da quelle scarpe che solo i due amici del Devon sembrano in grado di trovare, ora in perfette condizioni, pur essendo introvabili sul mercato perché di fatto fuori produzione, grazie a una rete estesa in tutto il mondo di persone e contatti che naturalmente restano top secret.
Più acquirenti importanti significa maggiori entrate. Per il 2018, secondo quanto ricostruito da Forbes Italia, si possono stimare vendite intorno alle 200mila sterline. La sensazione però è che il 2019 possa facilmente essere ancora più redditizio visto che solo nell’ultimo mese e mezzo si parla di circa 50mila sterline di scarpe vendute, con Cal e Jack che non nascondono l’ambizione di trasferirsi a breve, magari in quel di Londra, per avere un magazzino e un negozio tutti loro. Per ora vanno avanti, consapevoli di avere un’attività unica e che piace ai grandi campioni per ragioni tecniche ed emotive: “Le nostre scarpe gli riportano alla mente ricordi incredibili d’infanzia. Poi è una sensazione fantastica per loro poter indossare come nuove quelle scarpe che adoravano da bambini. In più, rispetto ai modelli più recenti, sono anche realizzate con materiali molto migliori e in tanti confermano di preferire le scarpe classiche alle scarpe moderne perché più comode e di maggiore qualità”.
Come si inserisce però un’attività di questo genere negli affari di colossi come Nike e Adidas che con i grandi nomi del calcio mondiale sottoscrivono importanti contratti di sponsorizzazione per vedere indossate le loro ultime creazioni? Alcuni giocatori, come Benzema, non sembrano curarsi delle penali presenti all’interno degli accordi e pur di avere le scarpe della loro infanzia sono disposti a pagare le multe previste. Una situazione che comunque rende difficile, almeno per ora, arrivare a nomi come Mbappe o Neymar, interessati alle scarpe di Jack e Cal, ma impossibilitati a indossarle a causa dei loro accordi con la Nike. Discorso simile per Cristiano Ronaldo, insieme a Messi ovviamente il vero grande sogno da realizzare. “Crediamo ci sia sempre la possibilità di una collaborazione con marchi come Nike e Adidas – concludono Cal e Jack – per risolvere il problema dei loro atleti che vogliono indossare le nostre scarpe da calcio classiche. Molti dei loro nomi più importanti usano già il nostro servizio, quindi se le aziende fossero interessate saremmo pronti a parlarne con loro”.
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