HR Analytics: come cambia la gestione delle risorse umane
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HR Analytics: come cambia la gestione delle risorse umane

HR Analytics: come cambia la gestione delle risorse umane
(shutterstock)

Tratto dal numero di novembre di Forbes

Si dice spesso che i dipendenti siano vitali per il successo di qualsiasi azienda. In effetti, non ci sono dubbi che un’azienda capace di mantenere i migliori talenti, attrarre le giuste competenze, efficientare l’organizzazione dei propri dipendenti, sia sulla buona strada per ottenere successi sul medio e lungo periodo.

Nell’epoca in cui, non solo le HR, ma tutte le funzioni aziendali, immagazzinano ogni giorno dati personali, può essere difficile districarsi nella grande mole di informazioni, elaborarle e, quindi, prendere le giuste decisioni. Per evitare il rischio di lasciare inutilizzati i dati, Modis – società di consulenza tecnologica di The Adecco Group – ha recentemente creato insieme a SAS una piattaforma di HR Analytics che permette di raccogliere ed analizzare i dati relativi alla popolazione aziendale. L’obiettivo? Sondarne e conoscerne la composizione al fine di prendere le migliori decisioni nel momento più idoneo.

“Siamo partiti dalla convinzione che la raccolta, l’interpretazione e l’analisi dei dati siano un elemento cruciale per gestire in maniera efficiente le persone. Da un punto di vista tecnologico, abbiamo deciso di implementare qualcosa che ha già una maturità sia tecnologica, grazie al supporto di SAS, sia di mercato. Con questa soluzione vogliamo rispondere al bisogno primario della gestione efficace, semplice e oggettiva dei dati”, spiega Roberto Mansolillo, managing director di Modis in Italia.

Roberto Mansolillo, managing director di Modis in Italia

I vantaggi che derivano dall’adozione del tool di HR Analytics sono molteplici: in primis, migliorare i processi per sollevare dall’operatività le risorse e assegnarle ad attività di più alto valore, riconoscere i talenti, abbassare il turnover aziendale, prevenire esigenze formative dei propri collaboratori, selezionare e assumere nuove figure mirate funzionali al proprio business.

“Introducendo questa soluzione è inevitabile ottenere un innalzamento della percezione di maggiore efficacia e omogeneità nelle scelte sulle persone”, dice Mansolillo. “Grazie a questa tecnologia, le dimensioni di analisi sono standardizzate e condivise: i fenomeni sono valutati in un arco temporale lungo e con il medesimo criterio, e le informazioni raccolte, sia in fase di redazione che di valutazione, sono epurate da qualsiasi interpretazione non oggettiva”.

La tecnologia è estremamente flessibile e può integrarsi con i gestionali più diffusi sia di taglio corporate che per SME, o anche con semplici strumenti come il foglio di calcolo adoperati spesso da piccole e medie imprese. Oltre a canalizzare e uniformare in un unico strumento i dati sulla popolazione aziendale provenienti da dipartimenti e fonti differenti, la piattaforma è anche in grado di incrociare il database interno con dati provenienti da fonti esterne (come open data di Camere di Commercio, Istat, studi di mercato) per produrre dei modelli deterministici ed anticipare fenomeni non quindi solo più rilevabili a consuntivo, ad esempio, prevenire potenziali dimissioni o anticipare eventuali variazioni di clima aziendale.

“L’analisi predittiva, grazie agli HR Analytics, comporta un cambiamento radicale di scenario: le HR potranno finalmente concentrarsi su azioni preventive e ridefinire il proprio modello operativo mirando a un ciclo feedback-analisi-risposta immediato e costantemente iterato per generare miglioramenti continui nell’employee experience”, spiega Elena Panzera, senior HR director EMEA South di SAS. La soluzione sviluppata da Modis e SAS si inserisce in un contesto più ampio di evoluzione delle HR: l’analisi dei dati verrà automatizzata, mentre il compito dell’uomo sarà soprattutto quello di trovare nuove modalità per attrarre e mantenere i talenti in azienda.

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