Dal 1969 a oggi. E una reference cinematografica importante: “Once Upon a Time in Hollywood” di Quentin Tarantino, ambientata nel pieno dell’esplosione del movimento hippy in America, che riporta alla memoria il codice stilistico degli anni ’70. Tutto questo per raccontare la nuova primavera-estate di Corneliani, che per la prossima stagione calda attinge agli archivi puntando sulla contemporaneità dei tessuti e su lavorazioni all’avanguardia. E su un vestire impeccabile, che gioca con volumi oversize tra bomber reversibili, giacche decostruite, maglieria e tante righe. E poi le stampe jacquard, che danno ai capi un’impronta grafica e rivelano effetti degradé. Con la stagione estiva, debutta inoltre un nuovo progetto votato alla sostenibilità, chiamato “Circle”, che attraverso tessuti e lavorazioni ecologici conferma l’impegno del brand per un mondo più eco. Il direttore creativo, Stefano Gaudioso Tramonte, ha raccontato il nuovo corso stilistico del marchio, e in che direzione sta andando la moda maschile.
Partiamo dalla storia del brand, quando nasce?
Alfredo Corneliani, tra i pionieri nel settore moda uomo in Italia, inizia negli anni ’30, a Mantova, una produzione artigianale di impermeabili e capispalla, che presto riscuotono ampi consensi. Nel 1958, i figli Claudio e Carlalberto fondano la Corneliani S.p.A., che diventa una realtà di riferimento internazionale per la moda uomo. Mantova, città d’arte e cultura, ha senza dubbio influenzato lo stile del marchio (la fabbrica mantovana è infatti ancora oggi la fucina creativa della società). Nel 2016 Investcorp, società di private equity, ha acquisito la maggioranza del capitale con l’obiettivo di proseguire e accelerare lo sviluppo internazionale del brand.
Come si è evoluto negli anni lo stile Corneliani e che tipologia di uomo veste oggi?
A mio parere, l’universo maschile non si può più suddividere oggi in termini socio-demografici, ma in base a cluster di persone accumunati dagli stessi valori. Il nostro uomo è un globetrotter, un cittadino del mondo, e appartiene a una generazione sempre connessa, che padroneggia la tecnologia ma ha anche una spiccata sensibilità per il bello. Corneliani, con il suo radicato savoir-faire, sostiene il meglio dell’eleganza italiana contemporanea superando la prova del tempo e delle mode.
Quali sono stati i leit motiv della collezione primavera-estate 2020?
Un forte spirito anni ’70. Abbiamo attinto all’archivio, riscoprendo un gusto sofisticato, che viene proiettato nella contemporaneità tramite tessuti e lavorazioni d’avanguardia. Emblema stilistico della ribellione di quegli anni, l’eskimo militare (giubbotto con parte interna staccabile) ritorna con volumi oversize. I pantaloni hanno elastici in vita per un mood più casual, mentre un’esplosione di righe definisce la maglieria. A rilievo jacquard e stampe, che danno uno spirito grafico ai capi in lino, cotone e seta. Infine anche un omaggio agli anni ’80: giacche a un petto e mezzo da indossare aperte e pantaloni a fondo largo.
Cosa ispira le tue creazioni?
La verità è che prendo ispirazione ogni giorno dalle piccole cose, dalle mie esperienze. Non c’è una regola per il processo creativo. Ogni dettaglio può essere l’inizio di qualcosa. Sono una persona molto curiosa, amo l’arte contemporanea, il cinema, la musica…Ovviamente amo anche viaggiare; conoscere nuove culture e abitudini è il modo migliore per avere nuove idee. Quando lavoro, e sono da solo nel mio ufficio, ascolto sempre molta musica, anche se la mia preferita è quella degli anni ’70.
La sostenibilità è un tema sempre più ricorrente. Come si inserisce in questo contesto il progetto Circle?
Circle è un simbolo di responsabilità verso le persone e l’ambiente. Con questo progetto l’azienda scrive il primo capitolo di un nuovo racconto che riflette il dialogo costante con il compratore finale e l’esigenza di una concezione dell’eleganza non più solo estetica ma anche, e soprattutto, etica. Da questo confronto nasce una prima capsule collection di capi accomunati dall’uso esclusivo di fibre naturali e organiche provenienti da aziende e fornitori che già da tempo hanno intrapreso la via della sostenibilità. La proposta debutta con sei total look dal gusto essenziale, versatile e urbano, fedele all’identità del mondo Corneliani. I capi di design circolare sono personalizzati con un’etichetta ad hoc e cartellini informativi in cui il cliente troverà anche un link al sito web dove poter leggere tutte le informazioni sui materiali e sui partner produttivi.
La moda maschile è molto cambiata. Cosa succederà nei prossimi 5-10 anni?
Negli ultimi 10 anni la moda maschile si è trasformata, e uno dei fattori determinanti è sicuramente stata la contaminazione proveniente dal mondo dello streetwear. La mia opinione è che ci sarà un ritorno alle origini: non sto dicendo che si tornerà ai canoni estetici del passato ma credo fortemente in un ritorno dell’eleganza. Il futuro sarà l’ibrido, la combinazione perfetta tra sartorialità e sportswear, tecnologia e performance per i tessuti formali e nuove costruzioni sartoriali.
Per Corneliani la sartorialità è sempre stata un valore importante. Come la mantenete?
Nel cuore di Mantova perfezioniamo e rafforziamo il saper fare grazie ad artigiani esperti che da decenni rispettano la tradizione del Made in Italy. Collaboriamo inoltre solo con i migliori produttori di lana. Usiamo il nostro savoir-faire per creare savoir-vivre.
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