Solo il 25 febbraio scorso aveva annunciato l’avvio della fase 1 di sperimentazione di un potenziale vaccino contro il Coronavirus, oggi Moderna, società biotecnologica con sede nel Massachussets ha reso noto con un comunicato di aver somministrato per la prima volta il suo ritrovato su un essere umano. Un annuncio che apre potenzialmente le porte al prossimo passo: il test di fase due.
Nella fase 1 si studia il vaccino in poche persone (tra 20 e 80), dopo di che il numero di persone da coinvolgere aumenta fino ad arrivare anche ad alcune migliaia di partecipanti nella terza e ultima fase.
In scia all’annuncio il titolo Moderna quotato al Nasdaq di New York è decollato, fino a raggiungere mentre si scrive un rialzo di quasi il 25 per cento.
Si tratta del mRNA-1273, un vaccino il cui primo lotto clinico era stato completato a partire dal 7 febbraio 2020. Quello sviluppato da Moderna è un vaccino della famiglia mRNA. Questi vaccini, realizzati con RNA messaggero, sono più veloci ed economici da produrre rispetto ai vaccini tradizionali. Moderna utilizzerà il vaccino mRNA per colpire una proteina sulla superficie del coronavirus che attiverà anche il sistema immunitario.
Con sede a Cambridge, Massachusetts, Moderna attualmente ha alleanze strategiche per programmi di sviluppo con AstraZeneca, eMerck, così come con l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata sulla difesa (DARPA), un’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
“La società – si legge nel comunicato – si sta attivamente preparando per un potenziale studio di Fase 2”. E ancora: “Al fine di continuare a far progredire questo potenziale vaccino durante l’attuale emergenza sanitaria globale, Moderna intende collaborare con la FDA e altre organizzazioni governative e non governative per essere pronti per una Fase 2 e per tutti gli studi successivi, che dovrebbero includere un numero maggiore di soggetti e che cercheranno di generare ulteriori dati sulla sicurezza e l’immunogenicità. È in corso la produzione del materiale mRNA-1273 per il potenziale studio di Fase 2, che potrebbe iniziare tra pochi mesi. Moderna continua a prepararsi per una rapida accelerazione delle sue capacità produttive che potrebbero consentire la produzione futura di milioni di dosi qualora l’mRNA-1273 si dimostrasse sicuro ed efficace”.
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