Articolo di Nicholas Reimann su Forbes.com
Twitter ha colpito il presidente Donald Trump con un fact-check per la prima volta in assoluto martedì segnalando come infondati i tweet nei quale il presidente sosteneva che le votazioni per corrispondenza erano state falsate.
Aspetti principali
- Sotto due tweet che il presidente ha pubblicato martedì mattina, Twitter ha aggiunto una nota in cui si legge “Get the facts about mail-in ballots” (informati sui fatti relativi alle votazioni per corrispondenza), un invito a verificare la veridicità di quanto dichiarato dal presidente.
- Questa è la prima volta che i post di Trump sono stati verificati da Twitter da quando la piattaforma di social media ha introdotto le etichette di avvertimento che contrassegnano i tweet con informazioni discutibili, uno sforzo che è aumentato durante la pandemia di coronavirus.
- I due tweet che sono stati contrassegnati – che sono apparsi in un thread – hanno ottenuto commenti del tipo “Non c’è NESSUN MODO (ZERO!) che schede per corrispondenza siano state manomesse” e “Le caselle postali saranno state derubate, le schede saranno contraffatte”.
- Un link sotto i tweet porta quindi gli utenti a una pagina Twitter che include una sezione “Quello che devi sapere”, in cui si afferma che Trump ha dichiarato erroneamente che le votazioni per posta elettronica porterebbero a elezioni truccate, tra le altre false affermazioni fatte dal presidente.
- Trump ha risposto a Twitter accusando la società di “interferire” nelle elezioni del 2020, soffocando la libertà di parola e usando “il controllo dei fatti da parte di Fake News CNN e Amazon Washington Post”.
- Sebbene i suoi tweet siano ben pubblicizzati e spesso criticati, i due tweet di martedì mattina sembrano essere gli unici su Twitter finora verificati ufficialmente.
Dichiarazione di rilievo
“Abbiamo sempre saputo che la Silicon Valley avrebbe fatto di tutto per ostacolare e interferire con la trasmissione del messaggio agli elettori del presidente Trump”, ha dichiarato Brad Parscale, responsabile della campagna di Trump per il 2020, in una nota. “La collaborazione con i ‘controllori dei fatti’ sui media è solo una cortina di fumo che Twitter sta usando per cercare di dare una falsa credibilità alle loro ovvie tattiche politiche. Ci sono molti motivi per cui la campagna di Trump ha portato via la pubblicità da Twitter mesi fa e il loro chiaro orientamento politico è uno di questi”.
Contesto chiave
Seguendo l’esempio di Facebook, Twitter ha accelerato le sue operazioni di fact checking durante la pandemia di coronavirus – ma solo dopo ripetute sollecitazioni – segnalando tweet che contengono dichiarazioni cospiratorie relative al virus, come per esempio quelle che incolpano il miliardario Bill Gates e la tecnologia 5G.
Ai tweet segnalati, come quelli di Trump, viene quindi fornito un collegamento che rimanda a una pagina Twitter curata citando fonti di notizie affidabili e fornendo informazioni sui fatti.
Critiche principali
Trump viene regolarmente castigato per l’uso pubblico di Twitter da parte di democratici e repubblicani. Il senatore americano John Cornyn (R-Tex.) ha in particolare consigliato al presidente di stare lontano dalla piattaforma social per evitare “distrazioni” durante il suo processo di impeachment.
Grandi numeri
Oltre 52.000. Sono i tweet che Trump ha lanciato da quando si è collegato a Twitter nel 2009.
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