Il primo countdown arabo! Così la squadra del Mohammed bin Rashid Space Center (Mbrsc), ente governativo di Dubai parte integrante del Programma spaziale degli Emirati Arabi Uniti, ha festeggiato su Twitter la riuscita del lancio della prima sonda araba che punta verso Marte.
The Emirates Mars Mission team celebrates the historic achievement: The first Arabic countdown.#HopeProbe #HopeMarsMission pic.twitter.com/QCOOZU5X1M
— MBR Space Centre (@MBRSpaceCentre) July 19, 2020
Al-Amal, la prima missione spaziale araba su Marte
Ieri, dal centro spaziale Tanegashima a sud del Giappone, ha avuto inizio la prima missione spaziale araba su Marte: alle 23:58 ora italiana, il razzo lanciatore della Jaxa (l’agenzia spaziale giapponese) H2A ha trasportato nello spazio la sonda Al-Amal che in lingua araba significa “Speranza”(da qui anche il nome “Hope” usato a livello internazionale per identificare la missione). Un nome che vuole essere di buon auspicio affinché, come programmato, la sonda riesca a entrare nell’orbita del pianeta rosso nel primo trimestre 2021 in occasione del 50mo anniversario dell’unificazione degli Emirati Arabi Uniti.
Emirati Arabi Uniti: gli obiettivi della missione su Marte
La sonda è programmata per gravitare attorno all’orbita di Marte in un modo mai fatto prima per un intero anno marziano. Come riporta il Mohammed bin Rashid Space Center, l’obiettivo scientifico della missione Hope è infatti quello di offrire un quadro completo dell’atmosfera del pianeta monitorando anche la fuga di idrogeno e ossigeno. A tale scopo sono stati sviluppati tre strumenti altamente tecnologici: Emirates Mars Spectrometer Infrared Spectrometer (Emirs) per studiare l’atmosfera inferiore di Marte nella banda infrarossa; Emirates Exploration Imager (Exi) per studiare l’atmosfera inferiore di Marte nelle bande della luce visibili e ultravioletta e catturare immagini di Marte in alta risoluzione; Emirates Mars Ultraviolet Spectrometer (Emus) per rilevare la lunghezza d’onda dei raggi ultravioletti e per determinare l’abbondanza e la variabilità del monossido di carbonio e dell’ossigeno nella termosfera su scale temporali.
Vivere su Marte: Emirati Arabi Uniti, i nuovi protagonisti nella corsa allo spazio
Ma oltre agli obiettivi scientifici, la missione araba su Marte ha anche obiettivi strategici altrettanto importanti tra i quali: incoraggiare la collaborazione globale nell’esplorazione di Marte; sviluppare le capacità degli Emirati Arabi nel campo dell’esplorazione interplanetaria; stabilire la posizione degli Emirati Arabi Uniti come faro del progresso nella regione; ispirare le future generazioni arabe a perseguire la scienza spaziale.
La missione Al-Amal si inserisce infatti all’interno del più grande programma Mars 2117 che mira a “sviluppare le conoscenze e la capacità scientifiche che consentiranno agli Emirati Arabi Uniti la possibilità di costruire la Mars Science City ed esplorare Marte per affrontare le sfide della sicurezza alimentare idrica ed energetica sulla terra”.
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