di Michele Miconi* e Luca Gabino**
La società privata cinese ByteDance, casa madre di TikTok ha invaso il mondo del marketing investendo moltissimo nell’acquisizione degli utenti e nel campo delle pubbliche relazioni. Riuscire a investire circa 3 milioni di dollari al giorno per tutto il 2018 e il 2019, battendo i concorrenti di video a breve termine in ogni mercato è un dato estremamente rilevante.
Per comprendere meglio la reale portata dell’investimento è sufficiente dire che TikTok ha speso oltre 300 milioni di dollari in pubblicità su Google nel 2018, e 10 milioni di dollari al mese solo in India. I risultati non si sono fatti attendere e nel primo trimestre del 2019, il 13% di tutti gli annunci visti dagli utenti dell’applicazione Android di Facebook (Apptopia) erano di TikTok come lo era anche il 22% di tutte le pubblicità viste sulle proprietà del social di Zuckerberg dai dispositivi Apple negli Stati Uniti al culmine del blitz pubblicitario del settembre 2018. Si è sviluppato quindi un ciclo di diffusione continuo alimentato anche e soprattutto dai video marchiati e condivisi.
Nel tempo la crescita della retention (capacità di mantenere gli iscritti) degli utenti è stata costante anche se inizialmente durante i primi 30 giorni ad esempio negli Stati Uniti era di appena il 10%. Nel tempo abbiamo assistito ad un miglioramento significativo e costante della retention raggiungendo all’inizio del 2019 la fascia del 28/40%.
Molte le critiche alla società privata cinese ByteDance per una spesa ritenuta eccessiva per scopi pubblicitari, ma vale la pena far riemergere il promemoria di Elad Gil, imprenditore seriale, autore e investitore che ha aiutato aziende come TwiCer ed Airbnb a crescere, che dice:
“A volte vale la pena di spendere soldi per avviare una rete di valore”.
Facebook ha utilizzato una strategia simile con Instagram favorendo la sua comparsa su feed altrui, infatti il 50-75% dei download di Instagram sono stati effettuati proprio dal social di Zuckerberg.
La liquidità di ByteDance si è alimentata in una prima fase grazie anche ai 3 miliardi di dollari provenienti dal fondo Vision Fund di SoftBank oltre che da 7 miliardi di introiti pubblicitari.
TikTok ha continuato con grande astuzia a destinare il suo capitale accumulato, anche grazie all’esplosione della base degli utenti, in investimenti per l’espansione, superando chiaramente i download di Instagram.
I dati raccolti da Instagram hanno evidenziato che la media mensile in un periodo calcolato tra gennaio 2019 e aprile 2020 è stata negli Stati Uniti pressoché flat, anche in un periodo in cui la maggior parte della popolazione era bloccata a casa.
I dati di App Annie mostrano che gli utenti statunitensi passano più tempo su TikTok che su Instagram (per un timing pari alla metà). Secondo un report il tempo trascorso dagli utenti cinesi nella prima settimana di febbraio è aumentato del 130% rispetto alla media settimanale del 2019.
ComScore ci evidenzia un notevole incremento (93%) del tempo totale trascorso su TikTok negli Stati Uniti tra ottobre 2019 e marzo 2020, e del 55% all’interno dell’app, un dato molto significativo che conferma la frequenza con cui i video vengono condivisi e visualizzati anche su altre piattaforme. Questi dati confermano che il tempo totale trascorso su TikTok dagli utenti statunitensi è quasi raddoppiato negli ultimi sei mesi, una crescita da tenere particolarmente in considerazione.
I dati di TikTok del primo trimestre 2020 sono eccezionali, a conferma dell’ottima strategia di marketing utilizzata e una combinazione di molte forze ha permesso a questo nuovo social network di fare un salto di qualità anche rispetto a YouTube in termini di rilevanza sociale.
Cosa succederà? Nei prossimi anni lo scopriremo, ma l’impressione è che il successo di TikTok sia appena cominciato.
* Michele Miconi classe 92’, è laureato in Ingegneria e marketing con il massimo
dei voti. Ha collaborato in diverse produzioni discografiche con noti personaggi ed
influencer, è Marketing Manager & TikTok Specialist per un’azienda veneta.
**Luca Gabino nasce come content creator specializzato in grafica e fotografia, lavora
in una grande azienda friulana come graphic designer e marketer. Si occupa
di contenuti per social media e cura la user interface di app e siti web.
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