Articolo tratto dal numero di settembre 2020 di Forbes Italia
Già il fatto che un’azienda come Haier, da più di un decennio leader mondiale nel mercato degli elettrodomestici, voglia investire cospicuamente nella creazione di oggetti di culto per i wine geek (o enoappassionati, come sarebbe più corretto chiamarli), è un segnale della positiva evoluzione del segmento vitivinicolo in Italia. L’azienda nasce alla metà degli anni ’80 in Cina, ed è guidata ancora dallo stesso ceo, Zhang Ruimin. Dalla famosa e seminale azione di smashing fridges – la distruzione, simbolica e purificatoria, dei primi frigoriferi prodotti, ritenuti non soddisfacenti rispetto agli standard – sono passati più di trent’anni. Haier nel frattempo ha consolidato il suo ruolo di player internazionale di grande importanza in ambito di commercializzazione di frigoriferi, lavatrici, condizionatori, affiancati successivamente da altri device, caratterizzati da soluzioni moderne, di facile utilizzo, efficienti e improntati al risparmio energetico. Che vanno incontro, sia da un punto di vista di progettazione sia di realizzazione (per non parlare del design) alle necessità del pubblico più esigente.
Nonostante la crisi di vendite conseguente al Covid-19, infatti, è sempre più evidente come il vino si stia trasformando in un bene-rifugio, quindi perché non consentire agli appassionati modalità di conservazione adeguate? Haier risponde a queste necessità con una linea di cantine dall’aspetto accattivante, di dimensioni varie, comprese tra le 30 e le 171 bottiglie di stoccaggio. Cantine free standing, cioè a libera installazione, costruite con materiali di pregio, come gli eleganti ripiani in faggio degli interni, con interfaccia touch led, silenziosissime (con un livello di rumorosità massimo di 38 db), protette dal doppio filtro ai carboni attivi, corredate di filtro anti-Uv incorporato nella porta, impreziosite dall’illuminazione interna a led che consente visibilità perfetta evitando di alterare la temperatura, assistite da raffinati sistemi antivibrazioni, che riducono al minimo gli stress dinamici. E, ciliegina sullo torta, governate dal sistema di regolazione della temperatura double zone, che prevede la possibilità di impostare climatizzazioni differenti per vini bianchi e vini rossi. Proprio sul versante della personalizzazione delle soluzioni è alle porte la commercializzazione della prima linea di cantine vino tailor-made: strumenti connessi, capaci di svolgere funzioni di controllo della temperatura, advisory service e assistenza, tutto da remoto. Per Haier il futuro è davvero un passo davanti a noi.
PAROLA D’ORDINE: INNOVAZIONE
Completa il quadro di un’azienda proiettata nella modernità – tuttora reinveste il 4% del fatturato nell’innovazione – una comunicazione altrettanto raffinata. Guidata dal magazine online Il meglio in cantina, destinato a valorizzare le eccellenze del patrimonio vitivinicolo italiano, oltre a collaborazioni d’eccezione con cantine rinomate come Sassicaia e Bellavista, la maniera migliore per fare fruttare il patrimonio di conoscenze e competenze in una logica di miglioramento continuo.
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