C’è anche l’architettura nei 90 anni di Pininfarina. Non soltanto auto, dunque, nel presente della società fondata nel 1930 dall’alfiere del Made in Italy Battista, detto ‘Pinin’, Farina e nota principalmente per aver disegnato le linee di alcuni dei modelli più iconici della storia automobilistica d’Italia: dall’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1955 alla Ferrari Dino Berlinetta Speciale, tanto per citarne solo un paio.
L’attenzione riservata da Pininfarina agli spazi abitati e vissuti quotidianamente dall’uomo, oltre all’abitacolo della sua auto, abbraccia l’edilizia residenziale e il design d’interni, uffici, industrie e spazi aperti, compresi stadi e aeroporti. Coerentemente a un percorso che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto maturare i primi frutti di una costante ricerca su come l’architettura possa massimizzare il benessere delle persone nella loro vita di tutti i giorni. Un tema fortemente tornato d’attualità con il lockdown e la pandemia, circostanza tanto indesiderata quanto inevitabile che però ha contribuito alla riscoperta dell’importanza che assumono l’abitare e il lavoro negli spazi pubblici e privati. Dunque anche il prendersi cura dell’ambiente umano e il contributo che esso può dare alla nuova normalità di questi mesi.
Il gruppo ha cominciato a diversificare l’architettura dal design di prodotto una quindicina di anni fa. Diversi oggi i progetti all’attivo per Pininfarina Architettura, che globalmente vale 5 milioni di euro pari a circa il 5% del fatturato di gruppo. Il progetto più grande, avviato da poco, è quello per la realizzazione del più grosso impianto di costruzione di batterie elettriche per l’auto nel Regno Unito, progetto avviato dal costruttore Britishvolt nell’ex base militare della Royal air force a Bro Tathan, Galles. Impianto che dovrebbe iniziare a produrre nel 2023. Ci sono poi complessi residenziali di lusso a Miami, Cipro e in Brasile; headquarter e uffici per società in America, Cina e Germania; senza dimenticare l’interior design dello Stadium della Juventus a Torino e la torre di controllo nell’aeroporto di Istanbul, Turchia.
Non è solo a livello di linee e stile che Pininfarina, però, porta la sua eredità nella progettazioni di architetture ed edifici. “In architettura la componente tecnologica sta acquisendo un’importanza sempre maggiore, trasformando gli edifici in oggetti vivi, in grado di interagire e di rispondere in tempo reale alle esigenze degli utenti che li abitano”, spiega Giovanni de Niederhäusern, vice president di Pininfarina Architettura. “Nei suoi 90 anni di storia, celebrati proprio quest’anno, Pininfarina è stata in grado di portare l’esperienza e la competenza maturate nel mondo auto in architettura, a partire da metodologie Dfma (acronimo che sta per Design for manufacturing and assembly, ndr) per fabbricazione off-site fino all’utilizzo di Bim (Building information modeling), modelli virtuali e proiezioni sul ciclo di vita degli edifici, guardando ad una reale innovazione del settore delle costruzioni”.
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