È arrivato al venticinquesimo anniversario Sónar Barcelona, in programma tra il 14 e il 16 giugno 2018 nella città catalana. Sui palchi si alterneranno tra gli altri Thom Yorke, Laurent Garnier, Gorillaz, Alva Noto & Ryuichi Sakamoto, LCD Soundsystem, Modeselektor e Richie Hawtin (qui tutte le informazioni sul programma, qui il link per acquistare i biglietti).
Anche quest’anno alla parte musicale di Sónar si affiancherà Sónar +D, la “unconference” che affronta temi legati a tecnologia e innovazione, portando nella capitale catalana pensatori, maker e startupper.
A gestire le comunicazioni di questo evento internazionale è da anni un’italiana, ovvero Georgia Taglietti, che oltre a ricoprire il ruolo di Head of Communication, International Media & PR di Sónar Festival è anche Managing Director e Board Member di shesaid.so, network di donne che lavorano nel settore della musica attivo dal 2014.
Forbes le ha chiesto di condividere alcuni segreti su come ottimizzare la strategia PR per un’azienda o un evento di portata internazionale.
1. Identifica le nicchie giuste e impara a raggiungerle
La comunicazione online non è più one-size-fits-all. È importante definire dei micro-target a cui rivolgersi attraverso campagne ad hoc, con obiettivi precisi e definiti. L’era dei lanci globali è finita, bisogna puntare sulla personalizzazione. Il marchio di Sónar – che racchiude concerti, ma anche workshop, conferenze ed eventi speciali – si rivolge a tanti pubblici diversi: per questo cerchiamo di mettere in risalto la varietà e le singolarità uniche delle nostre proposte. Anziché puntare alla reach massima, cerchiamo di indirizzare la nostra strategia comunicativa su quelle nicchie che possano produrre un alto grado di engagement.
2. Privilegia i media partner più creativi
La creatività è fondamentale nello sviluppo di una strategia di PR. Alle testate che mi propongono una copertura “standard” del festival, come chi si limita a garantire la ripubblicazione di un comunicato stampa o il caricamento di un banner, prediligo invece quelle che sviluppano proposte di partnership originali e cucite su misura sulle proprie audience di riferimento. È solo con la creatività che si può sviluppare un engagement positivo.
3. Evita la scorciatoia degli influencer
Il coinvolgimento di influencer è una strategia molto diffusa, ma non sempre è efficace. Sónar predilige il contenuto: crediamo che sia meglio spendere del tempo a creare “qualcosa di cui la gente parli” piuttosto che utilizzare la scorciatoia degli influencer. La maggior parte delle volte, infatti, l’interazione totale generata da questo tipo di operazioni è molto bassa, la spesa molto alta. Noi ci consideriamo oggi una piattaforma mediatica che promuove contenuti culturali in grado di stimolare naturalmente la conversazione e il passaparola. Preferiamo che 100 persone con 500 amici parlino spontaneamente di Sónar, piuttosto che pagare un singolo influencer con 50000 follower.
4. Spiazza il tuo pubblico
La formula con cui promuovere un festival come Sónar potrebbe essere semplicissima: un weekend di musica, birre e sole in una città unica al mondo come Barcellona. Noi però siamo abituati a sviluppare il nostro pensiero creativo fuori dalla scatola, andando oltre al singolo concerto. Ci consideriamo un evento culturale a tutto tondo, la dicitura “festival” ci va stretta: per questo ogni anno cerchiamo il modo di superare le nostre barriere e spiazzare il nostro pubblico (come successo con Sónar Calling quest’anno, ndr). A noi del resto interessa attirare persone con grande apertura mentale, e questo tipo di persone apprezza le distorsioni generate dalla creatività.
5. Gestisci le crisi in modo puntuale e trasparente
I problemi capitano puntualmente, ma io credo che la maggior parte delle crisi nelle PR si possa evitare grazie a un’attenta pianificazione. Se però dovessero verificarsi, il nostro dovere comunicativo è quello di essere sinceri, trasparenti e puntuali. È importante lavorare in team per analizzare rapidamente il problema ed elaborare una risposta efficace nel più breve tempo possibile: una parola “giusta” detta al momento opportuno conta più di un post di 400 righe pubblicato tre giorni dopo.
6. Mantieniti aggiornata/o
Una buona strategia di PR non può prescindere da un aggiornamento professionale approfondito e costante. Siamo permeati dal digitale, che ci offre strumenti fantastici per analizzare in tempo quasi reale l’efficacia della nostra comunicazione. Imparare a usare gli analytics è fondamentale, così come crearsi una rassegna stampa quotidiana per conoscere le tendenze del mercato dei media e le evoluzioni degli strumenti tecnologici più avanzati che possono aiutare il nostro lavoro.
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