| Cantina | Motivazione |
| Alberelli di Giodo | Per l'impegno nella coltivazione ad alberello, preservando le tradizioni vitivinicole locali e promuovendo la biodiversità |
| Allegrini | Riconosciuta per l'eccellenza nella produzione di vini di alta qualità e per la sua visione pionieristica sulla Valpolicella e i suoi vitigni, con vini asciutti, slanciati e precursori dei trend futuri |
| Animaetnea | Per l'innovazione nella viticoltura sull'Etna, combinando tecniche moderne con il rispetto per il terroir unico del vulcano |
| Antonelli | Distinta per l'approccio biologico in vigna e per la valorizzazione dei vitigni autoctoni umbri attraverso vini contemporanei e dal tannino ben gestito. |
| Argiano | Per la produzione di vini toscani di eccellenza che portano in alto la reputazione del Brunello nel mondo |
| Argiolas | Leader nella promozione dei vitigni sardi, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale |
| Avignonesi | Pioniera nella viticoltura biodinamica in Toscana, garantendo vini di qualità superiore nel rispetto dell'ecosistema |
| Banfi | Riconosciuta per l'innovazione tecnologica in cantina e per l'impegno nella ricerca sul Sangiovese |
| Barone Pizzini | Prima cantina a produrre Franciacorta biologico, dimostrando un forte impegno verso pratiche sostenibili. Grazie al suo studio sull'Erbamat - vitigno autoctono antichissimo - la denominazione guarda al futuro con un approccio ancorato alle sue radici |
| Batasiolo | Per la dedizione alla qualità dei vini piemontesi e l'adozione di tecniche agricole rispettose dell'ambiente. |
| Bellavista | Eccellenza nella produzione di spumanti Franciacorta, con un approccio mirato alla ricerca costante della perfezione al palato, attraverso studio e dedizione sia in vigna che in cantina |
| Berlucchi | Pioniera del metodo classico in Italia, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. |
| Bertinga | Per la produzione di vini toscani di alta qualità e l'innovazione sia nel design della cantina che nelle etichette, per avvicinare un pubblico giovane e attento alla qualità del vino e alla bellezza della bottiglia |
| Bocale | Distinta per l'approccio biologico in vigna e per la valorizzazione dei vitigni autoctoni umbri, si distingue per la ricerca sui tannini del Sagrantino e la tecnica di produzione che mira a produrre vini elegantissimi |
| Borgogno | Storica cantina piemontese, riconosciuta per l'impegno nella sostenibilità e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni con uno sguardo giovane e dinamico |
| Broglia | Per la dedizione alla qualità dei vini piemontesi e la ricerca sul Cortese, enfatizzato in vini dall'altissimo potenziale di invecchiamento |
| Bruno Giacosa | Eccellenza nella produzione di vini piemontesi, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. |
| Ca' del Bosco | Innovatrice e rivoluzionaria nella produzione e interpretazione del terroir di Franciacorta, con un approccio sostenibile e una costante ricerca della qualità attraverso metodi di ricezione, lavaggio e affinamento del prodotto assolutamente meticoloso e iconico |
| Caiarossa | Per l'adozione della viticoltura biodinamica e la produzione di vini che riflettono il terroir toscano con un profilo elegante e profondo |
| Castelbuono | Riconosciuta per l'architettura unica della cantina e l'impegno nella produzione di vini sostenibili. |
| Castello di Albola | Per la produzione di Chianti Classico di altissima qualità e l'attenzione alla sostenibilità ambientale, enfatizzando il Sangiovese da single vineyard |
| Castello di Perno | Distinta per la valorizzazione dei vitigni autoctoni piemontesi attraverso la chiave della leggiadria e precisione del frutto, uno stile contemporaneo interessantissimo |
| Castello Di Vicarello | Per la produzione di vini toscani di eccellenza e l'unicità distintiva dei suoli calcarei che rendono i vitigni (principalmente Cabernet Franc e Sauvignon) slenciati e mediterranei |
| Ceretto | Pioniera nella viticoltura biologica e biodinamica nelle Langhe, con un forte impegno culturale e ambientale. |
| Col di Lamo | Per la dedizione alla qualità dei vini toscani e del Brunello con un approccio sartoriale ad ogni singola produzione |
| Col D’Orcia | Riconosciuta come una delle prime produttici sostenibili e la produzione di Brunello di Montalcino di alta qualità, conservato in una library molto profonda, la più completa del Montalcino |
| Contadi Castaldi | Innovatrice nella produzione di Franciacorta, con un approccio attento in grado di comprendere le esigenze dei consumatori contemporanei attraverso la produzione di vini slanciati e precisi |
| Contratto | Storica cantina piemontese, riconosciuta per essere tra le prime in Italia nella produzione di vini spumante, oggi fiore all'occhiello in Italia e all'estero |
| Costa Arente | Per la dedizione alla qualità dei vini veneti e l'adozione di tecniche agricole innovative che mirano alla produzione di quallità e alla creazione di vini estremamente al passo coi tempi: asciutti, leggiadri, puliti e dal grande potenziale di invecchiamento |
| Cotarella | Eccellenza nella produzione di vini laziali, con una signature stilistica unica e distintiva che guida i palati da decenni |
| Cristo Di Campobello | Per la dedizione alla valorizzazione del territorio siciliano attraverso la produzione di vini di alta qualità, rispettando le tradizioni locali e promuovendo la sostenibilità ambientale |
| D’Araprì | Per l'eccellenza nella produzione di spumanti metodo classico in Puglia, combinando passione, tradizione e innovazione, e contribuendo alla valorizzazione dei vitigni autoctoni locali. |
| Di Meo | Per la dedizione alla valorizzazione dei vitigni autoctoni campani e l'impegno nella promozione del patrimonio enologico regionale attraverso l'enfatizzazione di vini da single vineyard dal grandissimo potenziale evolutivo |
| Donnafugata | Per la capacità di raccontare la Sicilia attraverso vini iconici e progetti culturali che uniscono arte e tradizione vinicola. |
| Elena Walch | Pioniera della viticoltura altoatesina di qualità, con un forte focus sull’eleganza e longevità dei suoi vini. |
| Famiglia Dal Cero | Per l’abilità nel coniugare tradizione e innovazione, portando avanti con passione il carattere distintivo del Soave in Italia e nel mondo |
| Federico Graziani | Per la dedizione nella produzione di vini artigianali sull’Etna, esaltando le caratteristiche uniche del suolo vulcanico con tecniche poco invasive ma molto attente alla pulizia e precisione del frutto |
| Ferrari Trento - Tenute Lunelli | Simbolo dell’eccellenza spumantistica italiana e della tradizione del metodo classico, pluripremiata con riconoscimenti a livello internazionale. |
| Feudi di San Gregorio | Per aver rivoluzionato l’immagine dei vini campani, dimostrando il grande potenziale dei vitigni autoctoni come Greco, Fiano e Aglianico |
| Fratini | Per la ricerca della qualità assoluta nei vini toscani, con progetti esclusivi che mirano all’eccellenza senza compromessi e una formula rivoluzionaria di Bolgheri che lascerà il segno |
| Frescobaldi | Per secoli di storia nella viticoltura toscana, con una visione innovativa che abbraccia terroir unici e diversificati e una grande attenzione alla sostenibilità sociale con il progetto Gorgona |
| Gaja | Icona del vino italiano nel mondo, simbolo di eleganza, ricerca e trasformazione, con un impatto straordinario sulla percezione del Barbaresco. |
| Gian Luca Colombo | Per l’approccio sartoriale alla vinificazione, con una produzione limitata che esprime l’anima autentica del Piemonte in regime biodinamico. |
| Grignano | Per la valorizzazione del Chianti Rufina, esprimendo il carattere autentico di un territorio storico attraverso vini raffinati. |
| Joaquin | Per l’interpretazione unica e sperimentale dei vini campani, con un focus su Greco e Fiano da parcelle selezionate, produzioni frammentatissime per enfatizzare il territorio con piccole quantità dall'iconica qualità |
| Kaltern | Per il ruolo di riferimento nella viticoltura cooperativa altoatesina, elevando la qualità del Lago di Caldaro a nuovi livelli. |
| La Scolca | Per essere stata pioniera nella valorizzazione del Gavi, trasformandolo in un vino di riferimento internazionale. |
| Lamole di Lamole | Per l'impegno nella riscoperta di antichi cloni di Sangiovese, esaltando l'autenticità del Chianti Classico. |
| Le Macchiole | Per il ruolo pionieristico nella produzione di vini monovarietali in Bolgheri, con interpretazioni di Merlot e Syrah di livello mondiale. |
| Lini910 | Per la dedizione alla produzione di Lambrusco Metodo Classico, con uno stile elegante e sorprendente. |
| Livio Felluga | Per aver reso il Friuli un punto di riferimento internazionale per i vini bianchi, grazie alla visione di un pioniere del territorio. |
| Lunae Bosoni | Per aver valorizzato il Vermentino della Luni DOC, dimostrando il suo potenziale in termini di finezza e longevità. |
| Lungarotti | Per il contributo nella promozione della cultura del vino umbro, con un’enfasi sulla storicità e la qualità. |
| Marchesi di Barolo | Per aver scritto la storia del Barolo, mantenendo viva una tradizione secolare di eccellenza che si repsira ancora nelle sua cantine storiche |
| Marchesi Gondi | Per la conservazione e valorizzazione di uno dei patrimoni vinicoli più antichi della Toscana. |
| Marilisa Allegrini | Per l'estrema qualità dei vini - dal Bolgheri e al Montalcino, fino alla Valpolicella - e per il ruolo fondamentale di Marilisa nella promozione del made in Italy nel mondo |
| Masciarelli | Per aver elevato il Montepulciano d’Abruzzo a livello internazionale, con un’identità unica e riconoscibile. |
| Masottina | Per la raffinatezza e la ricerca della qualità nei Prosecco, con una particolare attenzione alla longevità del Conegliano da Rive. |
| Massimago | Per la reinterpretazione moderna della Valpolicella, con vini autentici e caratterizzati da un forte legame con il territorio. |
| Maugeri | Per la dedizione alla viticoltura etnea, con un focus su espressioni pure e autentiche di Carricante e Nerello Mascalese in chiave rosata, uno dei migliori d'Italia |
| Mazzei | Per aver dato continuità a una tradizione vinicola di oltre 600 anni, con vini che rappresentano la quintessenza del Chianti. |
| Mesa | Per il racconto autentico della Sardegna attraverso vini che esprimono il sole e la terra dell’isola. |
| Michele Satta | Per l’approccio artigianale alla viticoltura bolgherese, con vini che raccontano l’anima più autentica del territorio. |
| Montalbera | Per aver elevato il Ruché a varietà di prestigio internazionale, riscoprendone le potenzialità. |
| Montecappone | Per la qualità e la precisione nei vini marchigiani, con una particolare attenzione al Verdicchio e alla sua estrema longevità |
| Montelvini | Per l’eleganza e la raffinatezza nella produzione di Prosecco Superiore, con un’identità ben definita, e per l'approccio etico alla conduzione aziendale, con un importante focus al capitale umano e alla diversity |
| Monteverro | Per aver creato in pochi anni una delle realtà più prestigiose della Toscana, con vini che competono con i grandi nomi internazionali. |
| Montevertine | Per essere custode del Sangiovese in purezza, con vini iconici come il Pergole Torte che hanno fatto la storia del Chianti. |
| Ornellaia | Per aver elevato Bolgheri tra le zone vinicole più prestigiose al mondo, con vini di straordinaria complessità e longevità. |
| Palmento Costanzo | Per la dedizione alla tradizione viticola etnea, con una particolare attenzione alla vinificazione in palmento storico. |
| Passopisciaro | Per aver ridefinito il concetto di Cru sull’Etna, esprimendo con eleganza e precisione le peculiarità delle diverse contrade, oggi simbolo dei vini dell'Etna nel mondo |
| Petra | Per l’architettura iconica della cantina e per la produzione di vini che esaltano il terroir della Maremma Toscana. |
| Pieropan | Pioniera del Soave Classico, simbolo di qualità e riferimento assoluto nella valorizzazione del Garganega. |
| Pietradolce | Per l’approccio artigianale alla viticoltura etnea, con vini che raccontano il carattere lavico del territorio attraverso purezza del frutto e acidità vibranti |
| Pio Cesare | Storica realtà piemontese che continua a esprimere con coerenza e qualità l’anima più autentica del Barolo e del Barbaresco. |
| Poderi Luigi Einaudi | Per il legame tra storia, cultura e viticoltura, con una produzione che incarna l'eleganza del Dolcetto e dei grandi vini delle Langhe. |
| Castello di Querceto | Per la difesa dell'identità storica del Chianti Classico, con una produzione che esprime il carattere autentico del Sangiovese. |
| Querciabella | Per l’approccio oltre al biodinamico, con un uso attento delle risorse e un protocollo "cruelty free", e per l’interpretazione raffinata dei vini toscani, con particolare attenzione al Sangiovese. |
| Ricasoli | Per essere la più antica azienda vinicola italiana, con un’eredità che ha segnato la storia del Chianti Classico e che continua a far parlare attraverso i vini da singolo vigneto |
| Ripa della Volta | Per l’attenzione alla valorizzazione del terroir veronese con tecniche digitali d'avanguardia e la produzione di vini estremamente contemporanei di grande slancio, linearità ed eleganza |
| San Leonardo | Per la straordinaria capacità di coniugare eleganza e struttura nei suoi vini, simbolo del Trentino vitivinicolo d’eccellenza con il taglio bordolese più premiato della regione |
| Sartori | Per l’importante contributo alla valorizzazione della Valpolicella e alla diffusione dell’Amarone nel mondo. |
| Schiopetto | Per aver rivoluzionato il concetto di vino bianco in Friuli, creando uno stile raffinato e longevo. |
| Sella e Mosca | Per la capacità di raccontare la Sardegna attraverso vini che ne esaltano il terroir, dal Cannonau al Vermentino. |
| St. Michael-Eppan | Per la costante ricerca della qualità nei vini altoatesini, con un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione |
| Stefano Amerighi | Per la dedizione alla produzione di Syrah biodinamico, dimostrando il potenziale di questo vitigno in Toscana. |
| Suavia | Per la valorizzazione del Soave, con una produzione che esprime al massimo il carattere vulcanico del terroir. |
| Tasca d’Almerita | Per l’approccio sostenibile alla viticoltura siciliana e la riscoperta di varietà autoctone che oggi guidano la Sicilia nel mondo con vini raffinati da cinque zone distinte dell'isola più bella d'Italia |
| Tenuta di Castellaro | Per la produzione di vini eroici nelle Isole Eolie, con un approccio sostenibile che esalta il territorio. |
| Tenuta di Tavignano | Per aver rilanciato il Verdicchio dei Castelli di Jesi con vini di grande struttura e longevità. |
| Tenuta di Valgiano | Per la produzione biodinamica di vini che incarnano l’eleganza e la complessità della Toscana. |
| Tenuta Podernovo | Per la dedizione alla produzione di vini biologici in Toscana, con un’interpretazione moderna e raffinata del Sangiovese e del taglio bordolese |
| Tenuta San Guido | Culla del Sassicaia, simbolo indiscusso della qualità e dell’eccellenza del vino italiano nel mondo. |
| Tenuta Sette Ponti | Per la creazione di vini iconici toscani, tra cui l’Oreno, che coniugano potenza ed eleganza, profondità e precisione. |
| Tenuta Trinoro | Per l’approccio sperimentale e innovativo nella produzione di vini di alta gamma in Val d’Orcia con densità bassissime e pratiche agronomiche che mirano all'estrema concentrazione del frutto per vini estremamente iconici |
| Tenute Nicosia | Per la valorizzazione della viticoltura etnea, con vini che rispettano e raccontano il carattere del vulcano nel versante sud |
| Umani Ronchi | Per aver elevato il Verdicchio e il Montepulciano d’Abruzzo a livelli qualitativi eccellenti. |
| Velenosi | Per l’abilità di coniugare tradizione e innovazione nei vini marchigiani, con una particolare attenzione al Rosso Piceno. |
| Villa Bucci | Per la straordinaria longevità e complessità del Verdicchio, che ha saputo portare ai massimi livelli. |
| Villa Corniole | Per la produzione di vini trentini di grande eleganza, con particolare attenzione agli spumanti Metodo Classico e al Muller Thurgau |