Speciale 100 Ristoranti Innovativi 2025
Nel centro storico di Benevento, a due passi dall’Arco di Traiano, questo ristorante di sushi è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del genere, con clienti che arrivano da tutta la regione e spesso anche da quelle limitrofe. Merito sia della rigorosa selezione della materia prima, tra le la migliori della Campania (dal tonno Bluefin al salmone Ora King), col pescato proveniente da costiera amalfitana e Cilento. Dietro il bancone di Japit operano infatti lo chef patron Mario Cangiano ed il maestro giapponese Taketomi Minakami, formatisi nelle severe accademie del sushi in Giappone. Dal Sol Levante provengono le ricciole hiramase e le capesante in esposizione al bancone, così come il riso tra le cultivar più pregiate. Il locale – appena 12 posti, in stile sushi bar, con prevalenza di elementi in legno – punta sull’alta tecnologia per l’abbattimento (-80°), il trattamento e la conservazione della materia prima, nonché sull’utilizzo di acqua di mare sterilizzata per il lavaggio del pescato. Tra le proposte più iconiche del ristorante, fedele allo stile dell’Omasake, non mancano i nigiri di Otoro, la ventresca di tonno, la parte più pregiata del tonno blue fin che riesce a sviluppare una rotondità avvolgente, ed i chumaki, rotoli di riso che avvolgono ventresche e filetti in tartare conditi con caviale di salmone selvaggio. Il taglio è studiato per ogni singola materia. Particolarmente convincente il rapporto qualità/prezzo, non così comune nella categoria, mentre l’atmosfera intima, romantica e familiare contribuisce ad arricchire l’originale esperienza. Il nome del locale, crasi tra Japan e Italy, rappresenta la fusione delle migliori tecniche di mantenimento del pescato apprese in Giappone con l’HACCP europea.
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CONTATTI
Via San Pasquale, 12
Benevento (BN)
Tel. 3475152491
@japit_bn
[email protected]
In primo piano
Nonostante la predilezione per l’ortodossia giapponese, nel menù di Japit non mancano accenni al sushi di stile “occidentale” voluti da Cangiano per venire incontro ai gusti nostrani. In questa fascia troviamo gli uramaki (realizzati però con stile nipponico, che celebra la ricchezza del pesce e un uso irrisorio di salse che ne coprirebbero il sapore), mentre non è inusuale che con il pescato di giornata vengano preparati sul momento primi piatti di cucina italiana.