Dal 1980 la famiglia Fersino, insieme ai suoi preziosi collaboratori, si adopera con la Masseria Le Stanzìe a dare voce ad ogni pietra, raccontando a chiunque passi a trovarli la storia di donne e uomini che hanno vissuto il territorio salentino e, con duro lavoro, l’hanno fatto diventare il futuro delle nuove generazioni. Oggi come allora si coltivano relazioni e saperi, oltre a pomodori, ortaggi, legumi e grano duro, e si allevano, ovini, equini e suini, tanto quanto opportunità di crescita per il territorio. Masseria Le Stanzìe non ha perso la sua vocazione originaria di luogo di sosta e ristoro, restando disponibile ad accogliere nel suo grembo viaggiatori in cerca di tranquillità e riposo e chiunque senta la necessità di riappropriarsi delle proprie origini. Qui il ricordo delle cose passate riemerge scavando in fondo all’anima e la luce che ne deriva è autentica, non artificiale. È identità, è coscienza ed è rispetto.

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Sede: S.p. 362,
Km 32.900 Supersano (Le)
Telefono: +39 0833632438
Email: [email protected]
Sito: www.lestanzie.com

In primo piano

I tre fratelli Giuseppe, Federica e Roberto, spinti da un senso di riconoscenza nei confronti di un territorio sempre più fragile ma ancora tanto generoso, lavorano per dare continuità all’avventura intrapresa dal padre più di 40 anni fa. Con la stessa passione e la filosofia di chi li ha preceduti, si impegnano perché questo luogo possa continuare a rappresentare un crocevia per lo scambio di culture, consuetudini, dialetti e visioni, tutte accomunate da un linguaggio universale: l’emozione.

Il punto forte

Le Stanzìe è un’antica masseria il cui nome deriva dalla sua funzione originaria di statio romana, ossia di stazione di fermata in uno strategico crocevia rappresentato da un lato dall’“antica via dell’olio” percorsa, fino alla fine del 1800, dai mercanti di olio che, dal porto di Otranto, raggiungevano quello di Gallipoli, e dall’altro “la via dei pellegrini”, il tragitto di religiosi che da San Michele sul Gargano giungevano in preghiera al santuario di Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae.

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