Attraversando brughiere, aree agricole e una foresta con fonti e sentieri, si sviluppa l’azienda agricola Riserva San Massimo, un’area naturale di oltre 800 ettari nel parco lombardo della Valle del Ticino, che si caratterizza come uno dei luoghi dove viene mantenuta inalterata la biodiversità locale, a partire dalla singolarità dei prodotti coltivati. Qui la natura è coccolata e soprattutto rispettata, una ex riserva di caccia in cui 200 ettari sono dedicati da qualche anno alla coltura di un riso di altissima qualità, adorato e scelto dai principali chef italiani e internazionali. Una realtà esclusiva, con uno dei pochi corsi d’acqua di pianura che danno vita a moltissime zone umide temporanee e un territorio ricco di risorgive che irrigano le risaie. Qui è possibile coltivare tre varietà di riso di alta qualità: l’autentico Carnaroli, sia classico sia integrale, il Rosa Marchetti e il Vialone Nano. Il processo di lavorazione è esclusivamente artigianale e permette al riso di mantenere integri i sapori.
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CONTATTI
Sede: Località Cascina San Massimo,
Gropello Cairoli (Pavia)
Telefono: + 39 0382823710
Email: [email protected]
Sito: www.riservasanmassimo.net
In primo piano
Sito di interesse comunitario dal 2004, di cui una parte riconosciuta zona a protezione speciale, è un importante spazio di territorio naturale lontano dallo smog della città. Il lavoro continuo nei campi di Cristiano Guizzardi e la conoscenza di ogni singola pianta di Dino Massignani (direttore della Riserva e una sorta di nume tutelare di questo bosco incantato) consente un’attenta lavorazione del riso, con tecniche di agricoltura a basso impatto.
Il punto forte
Tra questi prodotti maggiormente premiati di Riserva San Massimo c’è il loro re, il Riso Carnaroli, simbolo di alta qualità e risultato di un processo di lavorazione artigianale con tecniche di agricoltura a basso impatto ambientale ed emblema di un luogo unico, un incredibile contesto naturale dove la coltivazione e la produzione del riso avvengono nel rispetto dell’ecosistema esistente e della elevata biodiversità locale. Oltre al Carnaroli (classico e integrale), si coltiva il riso Vialone Nano e la varietà Rosa Marchetti.