Il successo di serie tv come The Crown e la crescente attenzione – anche sui social – per le vicende della famiglia reale britannica sono indicatori di un fenomeno innanzitutto economico: nell’anno in cui la novantunenne Elisabetta II e il principe Filippo, duca di Edimburgo, festeggiano le loro nozze di platino, un report appena pubblicato ha calcolato il valore del casato di Windsor.
Brand Finance, società specializzata nella brand valuation, ha appena diffuso Monarchy 2017, uno speciale annuale di approfondimento sulle ricadute economiche della famiglia reale. Il dato più interessante è quello del valore totale della Corona inglese, salito a 67 miliardi di sterline (o più di 75 miliardi di euro). Incurante della Brexit, Windsor continua a essere uno dei motori trainanti dell’economia britannica: nel 2017 ha generato un indotto di 1,76 miliardi di sterline (2 miliardi di euro), dal momento che – si legge nel report – “il rispetto per l’istituzione incrementa i prezzi e i volumi finanziari dei brand che possono vantare una Royal Warrant o uno stemma reale del Regno Unito”.
A fronte di costi per i contribuenti inglesi di “soli” 292 milioni di sterline (o poco più di un penny al giorno), dunque, i reali contribuiscono a mantenere alto il nome e la profittabilità del marchio Gran Bretagna. David Haigh, presidente di Brand Finance, ha commentato i dati di quest’anno spiegando che “l’appeal universale del casato si traduce nell’attrazione del «brand monarchia», che offre vantaggi considerevoli a tutte le aziende e le istituzioni che vi sono associate”.
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