Cos’hanno in comune uno dei marchi di moda più esclusivi (e costosi) al mondo e la raccolta di abiti usati per beneficenza? Molto, almeno da quando Vetements, il brand svizzero fondato dall’acclamato stilista Demna Gvasalia nel 2009, ha lanciato VETEMENTSxHarrods, un’installazione sita nelle vetrine del mall londinese in Brompton Road. Essenzialmente, si tratta di una catasta di vestiti usati donati dai 4mila dipendenti di Harrods, ma Guram Gvasalia – fratello del fondatore e ceo della casa di moda – spera che lo spazio a disposizione venga riempito anche da tante altre donazioni esterne.
VETEMENTSxHarrods ha come obiettivo la sensibilizzazione del mondo del fashion ai problemi ambientali: negli ultimi tempi si è molto discusso dell’impatto ecologico del cosiddetto “fast fashion”, ovvero di come il rapido susseguirsi di nuove collezioni causi sovrapproduzione e, di conseguenza, montagne di vestiti invenduti che finiscono nelle discariche del pianeta. Parlando con i-D, Guram Gvasalia ha dichiarato: “Dopo l’industria del petrolio, quella della moda è la seconda più inquinante al mondo. Più del 30% della merce prodotta dai brand non trova un acquirente”.
Vetements ha nei piani per il 2018 altre 50 installazioni simili a questa, dislocate in giro per il mondo. I proventi dell’iniziativa britannica – che andrà avanti fino al 2 marzo – finiranno alla National Society for the Prevention of Cruelty to Children, l’organizzazione britannica che mira a prevenire i maltrattamenti sui minori.
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