Se le donne raggiungessero la piena parità in termini di partecipazione alla forza lavoro e presenza in ruoli dirigenziali, scrivevamo sulle pagine di Forbes Italia qualche mese fa, il Pil globale aumenterebbe di ben 28mila miliardi di dollari (+26%). Ma, scrive su Forbes.com Allyson Kapin, fondatrice di Women Who Tech – un’organizzazione no profit che riunisce e aiuta finanziariamente donne di talento che attraverso la tecnologia vogliono trasformare il mondo e ispirare il cambiamento – nonostante i team fondati o co-fondati da donne ottengano risultati significativamente migliori e generino più redditività rispetto a società gestite esclusivamente da uomini, la maggior parte degli investitori non investe in progetti guidati da donne o da persone di colore:
“Sfortunatamente, questo divario di genere negli investimenti non è solo un problema degli Stati Uniti, ma è un problema che attraversa i continenti. Ad esempio, fino a un paio di settimane fa, c’erano pochi dati sui finanziamenti pubblici per le startup guidate dalle donne in Europa. Dopo aver analizzato l’Index Data, è venuto fuori che solo il 12% del denaro degli investitori nell’UE va alle startup a guida femminile”.
Proprio per cercare di invertire questa tendenza (obiettivo che si prefigge anche la stessa Women Who Tech), Allyson Kapin propone un elenco di 100 startup fondate da donne che vale la pena di seguire in Europa. Della lista fanno parte anche tre italiane, accomunate oltre che da uno spiccato spirito imprenditoriale anche da una grande passione per la tecnologia.
Un fil rouge che caratterizza la storia di Sara Colnago, fondatrice e ceo di Business Competence – “la startup delle startup” come viene spesso definita – una software house e media agency che fin dal principio ha avuto il coraggio di reinvestire ogni anno i propri utili in progetti innovativi, trasformando le idee in vere e proprie startup. Sara è inoltre co-founder assieme a Pierguido Iezzi, noto esperto di cybersecurity, di Swascan – la prima piattaforma di CyberSecurity & GDPR Compliance completamente in cloud, SaaS e pay for use. “La piattaforma”, spiega Sara a Forbes.it, “offre quattro servizi che permettono di identificare, analizzare e risolvere le vulnerabilità legate a siti internet, web app, network, codice sorgente oltre a determinare – e proporre le azioni per colmare – il gap con la nuova normativa europea di data privacy GDPR”. Inoltre, il contributo di Sara all’imprenditoria femminile ha permesso anche la nascita di Dogalize, altro progetto che coniuga le potenzialità del mondo ICT con la passione per gli animali. “Si tratta di un pet social network che permette a tutti gli amanti degli animali di entrare a far parte di una Community di 400.000 utenti, in cui scambiare opinioni e condividere foto. Offre inoltre diversi servizi – Mappe Petfriendly, Veterinari ed Educatori online, blog con consigli su cura di cani e gatti – e promuove iniziative a favore degli animali in difficoltà con il format Riempi la Ciotola, un’occasione unica per ottenere visibilità e offrire un aiuto concreto a canili e associazioni”.
Francesca Boccolini, invece, è la co-fondatrice e coo di Sonicjobs, il primo virtuale recruiter che aiuta ogni giorno migliaia di persone a trovare un lavoro ed assumere staff, velocemente. Una piattaforma che connette istantaneamente chi offre lavoro e chi lo cerca con un semplice match. Si rivolge al mondo dell’hospitality e del retail e ad oggi circa 3.000 aziende a Londra la utilizzano per assumere personale in tempi rapidi. “Abbiamo lanciato Sonicjobs due anni fa con una missione”, ci tiene a sottolineare Francesca, “aiutare le persone a trovare un lavoro e assumere personale, velocemente. La nostra AI si chiama Julie ed è in grado di trovare i candidati migliori attraverso un’analisi della personalità, delle attitudini e del comportamento di ogni singolo candidato, al fine di trovare il giusto fit tra domanda e offerta di lavoro, in real time”. La startup ha ottenuto finanziamenti per oltre 1,5 milioni di sterline e l’obiettivo è quello di continuare a innovare la tecnologia, accelerare la crescita sul mercato inglese e lanciarsi in altri hub strategici europei.
A cavalcare uno dei principali trend tecnologici del momento, infine, Caterina Ferrara, che oltre a essere advisor e community manager per le ICO, sistemi alternativi di crowdfunding legati al mondo delle valute digitali, è fondatrice e ceo di Neuralia, il primo progetto Blockchain-based di crowdsourcing. Neuralia, mediante un approccio innovativo di ricerca partecipata, consente in pratica ai cittadini di essere parte integrante dell’ecosistema Healthcare, mediante la raccolta di Big Data e la condivisione di teorie scientifiche innovative attraverso storage su Blockchain. Caterina è anche fondatrice di Blockchain Ladies, “una community internazionale che aggrega tutte le donne impegnate in questo settore: professioniste, hackers, sviluppatori, cryptotraders, imprenditrici, investors. Tutte le sostenitrici di questa nuova tecnologia dirompente. Il mio impegno personale è portare la Blockchain in ogni potenziale campo di azione. In particolare, promuovo l’uso di questa tecnologia per la creazione di nuovi modelli di governance e un accesso più fruibile alle criptovalute nella vita di tutti i giorni”.
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