di Liz Ryan per Forbes.com
Il tuo profilo LinkedIn è la tua bacheca online, quindi faresti meglio ad assicurarti che faccia le tue veci in maniera adeguata. Di seguito, abbiamo raccolto 10 comunissimi errori su LinkedIn che minano la propria credibilità e rendono più difficile venire scelti per il proprio expertise.
Una foto inadatta
Una foto del profilo LinkedIn inopportuna spegne immediatamente l’entusiasmo nei visitatori della tua pagina. Non c’è necessariamente bisogno di uno scatto professionale, ma quantomeno opta per un primo piano che mostra chiaramente il tuo volto. Non riciclare una foto di gruppo che include una mano fantasma sulla tua spalla, per carità.
Un brutto sommario
Il tuo sommario su LinkedIn (posizionato subito sotto il nome) è una parte fondamentale del profilo, nonché il tuo personal brand. Non devi per forza usare il tuo titolo professionale attuale: si può scegliere qualcosa che si distingue, con un potenziale più alto.
Facciamo un esempio: Shari è la responsabile di un ospedale. La sua qualifica è Coordinatore delle Operazioni, ma Shari sceglie invece “Amministrazione Sanitaria, Budget e Acquisizione”. Ora che i recruiter hanno modo di sapere in cosa è ferreta, la contatteranno più di frequente.
Lasciare vuoto il “Riepilogo”
Il Riepilogo in cima al tuo profilo è un asset di valore: non sprecarlo non compilandolo!
Usalo per raccontare la tua storia, come ad esempio:
Sono un addetto al supporto vendite che ama creare e gestire database, occuparsi delle emergenze dei clienti e dare al resto del team l’apporto giusto per centrare i risultati e continuare a crescere. Mi piace creare newsletter e report di vendita personalizzati e usare (e insegnare a usare) Salesforce.
Un percorso professionale sbrigativo
Non fare l’errore di convincerti che una scarna lista dei tuoi datori di lavoro passati e delle relative qualifiche dia ai visitatori del tuo profilo LinkedIn ciò di cui hanno bisogno. Le persone vogliono conoscere il tuo veni, vidi, vici di ognuna delle posizioni che hai ricoperto, per cui diglielo. Ecco un altro esempio:
Esplosivi Acme
2014 – presente
HR Assistant
Acme è un’azienda familiare di fornitura di candelotti di dinamite per il mercato dei coyote. Appena uscito dal college, sono stato scelto dall’azienda per affiancare il vicecapo del personale, aiutandolo a organizzare colloqui e aggiornare i database dei dipendenti. Oggi curo anche il percorso di inserimento dei nuovi arrivati, gestisco il nostro annuale Open Enrollment e organizzo incontri a pranzo a cadenza settimanale tra i nostri supervisori di reparto.
Nessuna segnalazione
Hai bisogno delle Segnalazioni di LinkedIn, e per fortuna c’è un modo semplice per ottenerle: iniziare a lasciarne a persone che conosci. Una buona raccomandazione è specifica (“Jane è un’ottima collega” non è abbastanza). Leggi qui:
Ho lavorato con Jane al progetto del modello X-15 della Esplosivi Acme, in cui le specifiche del prodotto sono cambiate all’ultimo momento per via di necessità dei clienti. Jane e io abbiamo condensato 3 mesi di lavoro in 3 settimane e siamo riusciti a stare nei tempi: ora l’X-15 è il prodotto più venduto della Acme. Tornerei a lavorare con Jane senza farmelo chiedere: è saggia, divertente e appassionata.
Competenze mancanti
Anche quella delle Competenze è una sezione importante: inseriscile nel profilo e le tue cerchie di connessioni cliccheranno per confermare che sai fare ciò che dici di saper fare. Non farti fregare dal vocabolario compassato tradizionalmente usato alle convention aziendali. Io, per le mie abililità, ho scelto: Musical, Canto, Making Business Fun, Opinionismo, Rivoluzionare le HR, Scarabocchiare
Sei tu a scegliere come presentarti, e le Competenze sono un aspetto fondamentale del tuo brand. Cosa vuoi che i visitatori del profilo sappiano che sai fare?
Nessuna attività
Sei una persona attiva e piena di interessi, con molto da raccontare sulla tua vita e la tua carriera: perché non farlo? Le tue attività su LinkedIn dicono agli altri ciò che leggi, segui e ti interessa. Non tenere queste cose fuori dal tuo profilo.
Un linguaggio bolso
Stai attento a non contaminare il tuo profilo con gergo affaristico come “professionista orientato ai risultati”, “persona intraprendente e motivata”, eccetera. Nessuno sopporta più questo modo di esprimersi vuoto e da zombie. Scrivi in modo più simile alla lingua parlata, ne guadagnerei in interesse e potenzialità del messaggio.
Compiti e mansioni al posto dei risultati
Non dirci cosa ti facevano fare ogni giorno nel tuo lavoro precedente; dicci cosa hai lasciato facendolo, semmai. Meglio specificare le conquiste di cui si va più fieri in ogni lavoro. Questo è ciò che le menti curiose vogliono sapere!
La mancanza di chiarezza
Il tuo profilo LinkedIn sarà più forte se sarai tu per primo a sapere cosa vuoi dalla tua carriera. Vale la pena prendersi un po’ di tempo per pensare al proprio percorso e decidere che strada prendere. Le cose continueranno a cambiare – così va il mondo – ma la chiarezza di intenti risuonerà forte e chiara nel tuo profilo personale.
Le persone sono attirate da altre che condividono le loro stesse passioni e i loro stessi interessi. Fai in modo che i tuoi risaltino su LinkedIn: siamo esseri umani, non macchine.
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