Articolo apparso sul numero di settembre di Forbes Italia
DI Emilio Martinelli
L’obiettivo è chiaro: incrementare ulteriormente il numero dei visitatori di un Salone Nautico che lo scorso anno, in sei giorni, ha totalizzato 148.224 presenze. Un’occasione per guardare avanti dopo la tragedia che ha ferito la città ligure alla vigilia di Ferragosto.Sarà quindi un’edizione importante la numero 58 della manifestazione che si terrà a Genova dal 20 al 25 settembre e che intraprende una nuova rotta. “Il Salone Nautico”, spiega Carla Demaria, presidente di Montecarlo Yachts e di Ucina Confindustria Nautica, che organizza la kermesse, “concentra in pochi giorni il lavoro di un anno. A maggio il 98% degli espositori del 2017 aveva confermato la propria presenza. Oltre la metà, il 64%, ha chiesto maggiore spazio. E a questi si sono aggiunti altri nuovi espositori, anche esteri. Tutto ciò ci ha permesso di dare un’impronta differente all’iniziativa, virando da un salone generalista ad uno multi-specialista, con un focus su quattro settori: accessoristica, vela, fuoribordo e, infine, motoryacht e superyacht”.
Quattro saloni in uno, con aree e servizi dedicati all’interno di una manifestazione che fa della tutela dei mari e della sostenibilità ambientale i suoi temi qualificanti. Il Salone Nautico non a caso è impegnato a conseguire la certificazione ISO 20121 (quella delle Olimpiadi di Londra 2012 e di Expo 2015), che certifica l’evento come sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. A sua volta, l’appuntamento di settembre è un punto d’incontro e vetrina d’eccezione per molti progetti e iniziative sostenibili. Tra le tante, quella di One Ocean Foundation, promossa dallo Yacht Club Costa Smeralda, che ha stilato la Charta Smeralda, codice etico per condividere principi e azioni di tutela dei mari.
Un’iniziativa che ha il patrocinio di Ucina Confindustria Nautica e che l’ex timoniere di Azzurra (sindacato velico italiano), Mauro Pelaschier, ha promosso in un suo giro d’Italia in barca a vela che si concluderà proprio in occasione del Salone Nautico allo Yacht Club Italiano di Genova.
Come sempre il Salone Nautico metterà in mostra le proprie ammiraglie. Quella a motore è un superyacht del Cantiere Baglietto. Costruito a La Spezia e varato lo scorso 1° agosto, il Baglietto 48m T-Line porta, per l’exterior design, la firma di Francesco Paszkowski Design. Gli interni, opera dello studio Interior Design del cantiere, comprendono, oltre alle aree sociali, quattro cabine doppie più l’armatoriale a tutta larghezza (ben 9,50 metri) sul ponte principale, all’insegna dei toni chiari del noce italiano, con tocchi di oro e bronzo.
Altro superyacht, il Sanlorenzo SL 102, del cantiere Sanlorenzo che dal 2005, sotto la guida di Massimo Perotti, per primo ha portato a bordo il design del made in Italy. Lungo 31 metri, grazie al particolare disegno con il passavanti solo sul lato di dritta dello yacht, soluzione che consente di recuperare dieci metri quadrati di superficie negli ambienti interni, il Sanlorenzo SL 102 costituisce una vera rivoluzione nello yacht design, presentandosi come primo motoryacht asimmetrico al mondo. Un’innovazione sviluppata dallo studio romano Zuccon International Project, firma storica di Sanlorenzo, e che Bernardo Zuccon, progettista dello yacht con la sorella Martina, definisce: “Una reale sfida e una sperimentazione tipologica”.
Dal motore alla vela, l’altra ammiraglia del Salone Nautico è un esempio dell’eccellenza del made in Italy anche in questo settore. “Quello che ci rende unici è la continua ricerca della massima qualità, non solo nei materiali e nella lavorazione, ma anche nei dettagli”. Parola di Luciano Gandini, presidente e fondatore di Mylius Yachts che presenta il Mylius 80’, progetto dell’architetto Alberto Simeone e 23,43 metri di raffinata costruzione in fibra di carbonio. Il ponte di coperta, appena segnato dal rilievo della tuga, bassa e filante, fa del Mylius 80’ un esempio d’imbarcazione flush deck (con la copertura priva di tuga, la sovrastruttura abitabile rialzata rispetto al piano di coperta), mentre il piano di calpestio del pozzetto senza gradini facilita vita e spostamenti a bordo. Gli interni sono organizzati con il living centrale. La zona di prua dedicata all’armatore e agli ospiti con tre grandi cabine, a poppa la cucina e una quarta cabina. Sceso in mare ai primi di maggio, Twin Soul B, questo il nome del primo Mylius 80’, ha mostrato le sue qualità in regata pochi giorni dopo il varo alla Rolex Capri Sailing Week.
Arriva invece direttamente al Salone Nautico dalla Rolex Swan Cup, Haromi, primo esemplare di Swan 78, sailing yacht che, nonostante sia costruito in Finlandia, ha molto made in Italy nel suo dna. Perché dal 1998 il cantiere Nautor’s Swan è presieduto da Leonardo Ferragamo e perché unisce flessibilità e gusto italiano all’organizzazione di un cantiere attivo da 50 anni. Progettato dall’argentino Germán Frers (nel 1992 disegnò il Moro di Venezia di Raul Gardini per l’America’s Cup) il nuovo Swan 78, yacht destinato alle lunghe navigazioni, racchiude tutta la competenza e l’esperienza Nautor in barche da regata e da crociera e sarà una delle protagoniste del Salone. Rassegna che può contare sulla partnership con uno dei marchi che da sempre alimentano i sogni del mondo automobilistico: Bentley. Due mondi, quello dell’auto e quello delle barche, legati da un unico inconfondibile denominatore: la passione.
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