Contenuto sponsorizzato da The Adecco Group
C’era una volta il posto fisso. Il mercato del lavoro sta cambiando a passo veloce e il “vecchio mondo” lascia sempre più spazio all’attività libero-professionale dei free lance e a nuovi modelli organizzativi, più vicini alle esigenze dell’economia digitale. In questo scenario, occorre adottare nuove coordinate, ragionando in termini di employability, ovvero occupabilità. “Significa intraprendere un percorso di formazione continua che metta il lavoratore nelle condizioni di essere e rimanere attraente per il mercato del lavoro, dotandosi delle nuove competenze che le imprese richiedono”, spiega Andrea Malacrida, country manager di The Adecco Group Italia. Per ottenere questo risultato, occorre sviluppare nuovi strumenti, destinati a favorire l’incontro tra domanda e offerta. Come Phyd, una nuova piattaforma digitale di aggiornamento professionale, appena lanciata da The Adecco Group Italia e online entro fine 2018 che, con il supporto delle nuove tecnologie, a cominciare dall’intelligenza artificiale, aiuta il lavoratore a orientarsi nel proprio iter formativo: da un lato, attraverso un vero e proprio check-up, fotografa il suo posizionamento su una mappa che incrocia le opportunità professionali e le competenze richieste dalle imprese più appetibili rispetto al proprio profilo. Dall’altro, evidenzia i percorsi professionali più pertinenti e le traiettorie formative da seguire per essere sempre più aggiornati e realizzare gli obiettivi di carriera individuali. “Phyd sarà anche un luogo fisico con uno spazio che apriremo a Milano entro la fine del 2019, per allenare i talenti. Qui”, spiega Malacrida, “generazioni diverse in cerca di orientamento e contenuto sul mercato del lavoro e della formazione, si ritroveranno in un ambiente ad alto contenuto tecnologico dove potere assistere a eventi, ricevere input, scambiarsi idee, fare networking. La parola chiave sarà condivisione”.
Phyd è colonna portante di Ambizione Italia, un progetto promosso da Microsoft per accelerare la trasformazione digitale lungo lo Stivale, facendo leva sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e sulla formazione avanzata: un articolato programma di aggiornamento e riqualificazione delle competenze, che vede The Adecco Group in un ruolo da protagonista, con un investimento iniziale di sei milioni di euro.
L’occupabilità è anche il tema centrale della ricerca Conoscenze, abilità e attitudini: una lettura dei desiderata d’impresa, condotta da The Adecco Group in collaborazione con Consorzio Milano Ricerche, WollyBi, JobPricing, volta a identificare le soft skill – cioè le competenze “laterali”, come saper comunicare in modo efficace, lavorare in gruppo, tenere sotto controllo lo stress – più richieste dalle aziende nel 2017 e a stimare il loro valore economico in rapporto alla retribuzione di partenza. Secondo l’indagine, infatti, in alcuni settori essere dotati di particolari soft skills può portare a guadagnare fino al 40% in più dello stipendio, a parità di altre condizioni. Nel comparto produzione, industria e logistica, ad esempio, l’orientamento al cliente può valere fino al 42,6% del reddito annuo. Analogamente, la conoscenza dell’inglese, richiesta da circa il 43% degli annunci di lavoro, può generare un aumento della retribuzione fino al 15% nei settori delle risorse umane, nelle funzioni di segreteria e nella divisione acquisti. “Secondo questa ricerca, saranno proprio le soft skill quelle in grado di determinare l’occupabilità futura”, conclude Malacrida. “Essere flessibili, aperti, curiosi e aggiornati rimangono delle priorità, non solo per trovare lavoro, ma anche per guadagnare di più”.
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