L’apertura a un compromesso verso un deficit Pil al 2% non poteva arrivare in un momento migliore. O forse, semplicemente, non poteva giungere oltre la giornata di ieri.
Oggi infatti si riunisce a Bruxelles l’Ecofin. E il fatto che i negoziati tra il governo italiano e le istituzioni europee siano ancora del tutti aperti concede chances perché l’Italia possa almeno guadagnare un po’ di tempo.
Il vertice Ecofin è chiamato a esprimere un parere sulla proposta della Commissione Ue circa l’avvio di una procedura di infrazione contro l’Italia. Se si deciderà di dare credito ai negoziati sulla manovra, l’Ecofin potrebbe passare la palla al Consiglio europeo (riunione Primi ministri e Capi di Stato della Ue) del 13-14 dicembre, il che consentirebbe di attendere il compiersi dell’iter di approvazione della legge di bilancio in Parlamento.
Quella di concedere tempi più dilatati potrebbe essere la decisione più probabile da un lato perché per approvare la Legge di bilancio occorrerà quasi tutto il mese di dicembre e dall’altro perché le indiscrezioni di stampa hanno segnalato la disponibilità da parte del governo a effettuare modifiche tramite un maxiemendamento in sede di voto al Senato (l’esame alla Camera inizierà domani alle 20), con un obiettivo: concludere il tutto prima del pronunciamento della commissione europea atteso per il 19 dicembre.
Se invece dall’Ecofin arrivasse il parere favorevole alla proposta della Commissione Ue sull’apertura della procedura d’infrazione, sarebbe poi la Commissione Europea, il 19 dicembre, a indicare le modalità attuative di tale procedura. E il via definitivo spetterebbe all’Ecofin del 22 gennaio.
Intanto si registra una parziale bocciatura all’Italia da parte di Goldman Sachs. In un report che sta avendo molta eco oggi sulla stampa italiana, ma che in realtà (particolare non indifferente) è datato 15 novembre, la banca americana si conferma tra le più pessimiste sul prossimo futuro del nostro Paese.
“L’Italia – spiega il report – getta una nube scura” sul panorama dei mercati in Europa, tanto che “le cose potrebbero peggiorare prima di vedere un miglioramento”. Gli analisti della banca d’affari spiegano che potrebbero essere i mercati a far “cambiare rotta” all’Italia nella trattativa sul bilancio, e che “il più probabile catalizzatore per un ritorno alla disciplina di bilancio sia un’ulteriore pressione dei mercati” sull’Italia. Addirittura Goldman Sachs indica l’Italia tra i rischi che potrebbero complicare lo scenario di mercato europeo nel 2019. Per il prossimo anno la banca Usa stima la crescita italiana ferma allo 0,4% contro il +1,5% indicato dal governo italiano.
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