Madeline Berg per Forbes.com
Ryan di Ryan Toysreview non è poi così diverso dagli altri suoi coetanei della scuola elementare. Questo bambino di 7 anni adora trenini e automobili, imita i personaggi Disney e costruisce intere civiltà immaginarie con i Lego. Tranne quando gioca, perché lo fa davanti a una telecamera. Un adulto, molto probabilmente, si occupa di caricare questi video su YouTube per i suoi milioni di follower, la maggior parte dei quali sono anche suoi coetanei. Questi brevi e semplici video hanno reso Ryan uno dei più popolari influencer online, con 17,3 milioni di follower e un totale di quasi 26 miliardi di visualizzazioni da quando lui (e suoi genitori) hanno lanciato il suo canale, Ryan ToysReview, nel marzo 2015.
Per Ryan, questo significa non solo un numero infinito di giocattoli con cui divertirsi, ma anche una quantità di denaro altrettanto infinita: secondo le stime di Forbes è stato la star di YouTube più pagata quest’anno, guadagnando 22 milioni nei 12 mesi precedenti al 1° giugno 2018. “Sono molto bravo a intrattenere e sono divertente”, ha detto recentemente Ryan in un’intervista alla NBC, spiegando la popolarità che lo ha portato a diventare un piccolo milionario. Ryan fa parte del trend di YouTube chiamato “unboxing”, nel quale i creatori di contenuti si filmano mentre scartano giocattoli, prodotti tecnologici e altri beni di consumo, spiegando le loro caratteristiche e, nel caso di Ryan, urlando e ridacchiando con entusiasmo.
Nel suo video più popolare, apre uova giganti per trovare giocattoli della Disney come Cars e Paw Patrol; in un altro, gioca con una palla gonfiabile di Thomas e Friends, creando quel tipico disordine considerato dai genitori il peggiore incubo. Quasi tutti i suoi soldi, circa 21 milioni di dollari, provengono dalla pubblicità pre-roll dei suoi canali Ryan ToysReview e Ryan’s Family Review. Quando aumentano le visualizzazioni, anche i dollari generati dalla pubblicità lo fanno. Con più visualizzazioni di chiunque altro, non sorprende affatto che occupi il primo posto. Il restante milione di dollari proviene invece da post sponsorizzati. Un ammontare basso se paragonato al denaro guadagnato da contenuti simili creati da parte di altri YouTubers. E’ il risultato delle poche offerte che Ryan (e la sua famiglia) scelgono di accettare, ma anche del fatto che il suo “peso” demografico non è poi così rilevante.
Quello che sconcerta quasi quanto la somma di denaro che Ryan ha messo a segno prima del suo ottavo compleanno è la risposta alla domanda sul perché i ragazzi di oggi dovrebbero essere interessati a guardare un altro bimbo giocare piuttosto che giocare loro. “I video Unboxing permettono di sperimentare la gioia di ricevere e aprire qualcosa che desideri veramente; soprattutto per gli oggetti che sono fuori portata o difficili da reperire”, afferma Chas Lacaillade, fondatore e ceo di Bottle Rocket Management, che rappresenta molti unboxer, ma non Ryan. “La nuova moda non è possedere qualcosa ma sperimentarla virtualmente, vedendo qualcun altro giocare al posto tuo”. Può sembrare bizzarro a quelli che sono cresciuti guardando i cartoni animati il sabato mattina, ma i bambini di oggi conoscono il mondo di YouTube così come i Millennials sapevano usare un videoregistratore.
L’app YouTube Kids ha più di 11 milioni di utenti attivi settimanali, il che si traduce in un sacco di bambini desiderosi di vedere quale giocattolo Ryan aprirà il giorno dopo. Quando non è davanti alla telecamera, Ryan nasconde i suoi giocattoli dietro le quinte. L’anno scorso, dopo aver firmato con lo studio di intrattenimento per bambini Pocket.watch, le offerte hanno iniziato a decollare. A ottobre è stato annunciato che i contenuti del suo canale verranno distribuiti su Hulu e Amazon. In agosto, infine, ha lanciato Ryan’s World, una collezione di giocattoli e abbigliamento venduta esclusivamente da Walmart. La linea, che Ryan promuove sul suo canale YouTube, presenta una varietà di materiali gommosi e statuine, personaggi d’azione, magliette, macchinine e altro ancora.
Sebbene quest’ultimo accordo non abbia inciso sui guadagni di quest’anno, quasi certamente genererà alcuni milioni l’anno prossimo. Poiché è minorenne, il 15% dei guadagni di Ryan viene incanalato in quello che viene chiamato un account Coogan, protetto finché non diventerà a tutti gli effetti adulto. Una buona parte viene invece destinata a pagare spese di gestione e di produzione, oltre ai giocattoli. Cosa succederebbe se Ryan domani decidesse di non volere più trasmettere le sue avventure al mondo? Beh, i suoi manager e agenti non ne sarebbero molto felici. Ma per quanto riguarda Ryan, “ha abbastanza soldi per 100 vite”, dice Lacaillade.
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