Puntare su sistemi istantanei di scambio di denaro virtuale e pagamenti digitali è ormai la nuova frontiera delle grosse aziende. Ultima in ordine di tempo è l’americana Facebook che, come riporta il New York Times, starebbe lavorando a un sistema di pagamento per scambiarsi denaro all’interno delle sue applicazioni per i messaggi come WhatsApp e Messenger, utilizzando sistemi analoghi a quelli impiegati per le criptovalute. Per farlo la creatura di Mark Zuckerberg avrebbe arruolato un team di 50 ingegneri coordinati da David Marcus, ex presidente di PayPal.
Il nuovo progetto, come si legge sul quotidiano statunitense, potrebbe essere disponibile già il prossimo anno posizionandosi in prospettiva come concorrente di Telegram e Signal, entrambe app di messaggistica istantanea, che secondo indiscrezioni starebbero lavorando anch’esse a un sistema dello stesso tipo.
Il token, del quale la società non ha comunque ancora confermato lo sviluppo, dovrebbe funzionare attraverso la blockchain ed essere guidato dagli exchange, anziché gestito da un servizio centralizzato come per PayPal o Visa. L’altra novità importante – sempre secondo la ricostruzione del Nyt – è la volontà di agganciare il valore della moneta a un paniere di valute tradizionali tra cui euro e dollaro (le cosiddette stablecoin).
Un sistema, quello dei pagamenti attraverso le applicazioni di instant messanging, che sta avendo enorme successo anche in Cina, si pensi a WeChat, basata però sulle valute normali, o a Kakao e Line, altri due social popolari in Corea del Sud, che stanno sviluppando le loro valute elettroniche per poter scambiare denaro o effettuare pagamenti in modo istantaneo.
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