Un “posto in prima fila” per assistere alla nascita dell’Universo, stando comodamente seduti a casa (ma anche in ufficio e ovunque vogliamo), grazie alla realtà aumentata: un viaggio interattivo unico a ritroso nel tempo, fino a 13,8 miliardi di anni fa, per riscoprire come si sono formati lo spazio, il tempo e l’universo a noi visibile.
L’applicazione si chiama “Big Bang AR” (dove AR sta per Augmented-Reality) ed è stata sviluppata dai ricercatori del CERN in collaborazione con la Google Arts and Culture, progetto di Google che ingloba su una piattaforma le immagini in alta risoluzione di opere d’arte esposte in vari musei in tutto il mondo, oltre che una visita virtuale delle gallerie in cui esse sono esposte. Presentata lo scorso 6 marzo al Google Arts and Culture event di Washington D.C., l’app è disponibile per Android e iOS.
Big Bang Ar, la realtà aumentata a servizio della divulgazione
Appassionare il grande pubblico alla scienza. Con questa prerogativa è nata un’app unica nel suo genere: “Guarda l’universo formarsi nel palmo della tua mano. Assisti alla nascita delle prime stelle, del nostro sistema solare e del pianeta che chiamiamo ‘casa’. Immergiti nel mistero ancestrale della formazione dell’universo e guarda gli eventi accadere attorno a te, nelle tue mura domestiche o nell’ambiente fisico che ti circonda. Impara a conoscere le microscopiche particelle che costituiscono ogni cosa e ogni persona che conosciamo, e scopri se siamo davvero fatti di stelle” – sono alcune delle righe di presentazione nella descrizione dell’app nei vari store.
Il progetto è nato con lo scopo di far appassionare il pubblico ai grandi temi della scienza ma in maniera innovativa, con un’esperienza coinvolgente e unica, almeno per quanto riguarda il campo della divulgazione scientifica: l’utente, guidato dalla voce narrante dell’attrice Tilda Swinton, può interagire con gli elementi presenti sullo schermo del proprio dispositivo per accedere ad informazioni più dettagliate sull’oggetto selezionato, oppure avvalersi della rotazione del dispositivo per osservare stelle, galassie e pianeti con angolazioni diverse.
Solo la realtà aumentata può farci capire che l’universo ci circonda
“Perché avvalersi della realtà aumentata? Perché un’app che racconta la storia dell’universo dovrebbe essere immersiva: descrive tutto ciò che ci circonda, e noi ne facciamo parte. Non importa in quale direzione siamo diretti, l’universo è sempre lo stesso: lo stesso fondo cosmico, la stessa composizione di stelle, la stessa densità di galassie, ecc. La realtà aumentata dovrebbe chiarirlo” – spiegano gli scienziati sul sito ufficiale del CERN.
I ricercatori hanno anche sviluppato cinque tour guidati per la sezione “Invenzioni e Scoperte” di Google Arts and Culture: tra queste si annovera anche il tour guidato sulla nascita del World Wide Web (idea nata nel 1989 dal ricercatore Tim Berners-Lee, e sviluppato al CERN due anni più tardi, il 6 agosto del 1991) e quello sulla scoperta del Bosone di Higgs.
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