Nessun settore industriale è soggetto a trasformazioni altrettanto radicali come quelle che stanno rivoluzionando il mercato della mobilità, lungo due binari destinati a convergere: lo sviluppo dei motori elettrici e i nuovi sistemi di guida autonoma. Secondo una ricerca condotta su 250 manager del comparto automobilistico operanti in Europa, Usa e nella regione Asia Pacifico da Modis, società di The Adecco Group, leader nella consulenza in ambito Engineering e Ict, il ritmo del cambiamento è in accelerazione. Quasi due terzi dei rispondenti ritengono che nei prossimi tre anni l’e-mobility avrà un impatto rilevante sulle strategie delle organizzazioni per cui lavorano, mentre solo tre anni fa questa percentuale si attestava attorno al 24%. Un terzo dei dirigenti coinvolti nella ricerca afferma che la propria azienda ha già adottato un modello di business del tutto innovativo in risposta alle tendenze in atto nel settore automotive e il 68% è convinto che i veicoli elettrici modificheranno in maniera sostanziale i flussi di ricavi e di valore nel comparto. “C’è consapevolezza della necessità di muoversi in fretta, perché coloro che non si adatteranno a questi cambiamenti in tempo utile, facendoli propri, vedranno sfumare un vantaggio competitivo”, osserva Roberto Mansolillo, managing director di Modis in Italia. “La realizzazione di veicoli autonomi è attualmente al primo posto fra le motivazioni che spingono all’evoluzione del settore”.
Secondo molti osservatori, infatti, in un arco di tempo compreso tra cinque e dieci anni le strade delle nostre città saranno dominate da veicoli autonomi e i consumatori preferiranno condividere la proprietà di un autoveicolo piuttosto che possederlo in esclusiva, secondo il modello tradizionale. Qual è il principale ostacolo che la e-mobility porta con sé? L’acquisizione di competenze di alto profilo – in ambiti che vanno dall’intelligenza artificiale, allo sviluppo di applicazioni e sistemi di sicurezza informatica – e la capacità di attrarre i migliori talenti con competenze eterogenee provenienti anche da altri settori. “La nostra società di consulenza tecnologica in ambito Ict ed Engineering ci mette nelle condizioni di essere il partner ideale per le aziende che vogliono sviluppare nuovi progetti in ambito e-mobility: siamo in grado di seguire una specifica fase ma anche l’intero ciclo di vita di un prodotto, mettendo in campo un’ampia gamma di competenze, che vanno dal design di nuovi componenti hardware ai processi di automazione, dalle telecomunicazioni all’elettronica fino ai software che regolano ed orchestrano l’intero ecosistema”, spiega Mansolillo.
L’impegno di Modis come facilitatore di innovazione nel comparto della mobilità trova espressione anche in una serie di collaborazioni importanti: “Per il secondo anno consecutivo siamo Innovation partner ufficiale di Abb Formula E, il campionato che vede protagoniste vetture monoposto a propulsione esclusivamente elettrica. Siamo in prima linea nello sviluppo di un settore ad alta intensità di competenze, che coniuga alta tecnologia e sostenibilità di lungo periodo”.
Tra le molte iniziative che vedono coinvolta Modis, c’è il progetto di Ricerca&Sviluppo, finanziato dalla Regione Lombardia, Teinvein (Tecnologie innovative per veicoli intelligenti), per la realizzazione di una piattaforma da integrare all’interno di un veicolo intelligente che funga da base per lo sviluppo di un veicolo completamente autonomo. A fianco di partner istituzionali (tra gli altri, il Politecnico di Milano) e tecnologici (tra cui ST Microelectronics), Modis si occupa dello sviluppo di alcuni dei filoni principali, quali la parte di guida autonoma,progettando e realizzando l’hardware e il software di controllo per i sistemi di attuazione dei comandi di guida, e quella relativa alla raccolta ed elaborazione dei dati del veicolo, integrando anche moduli sviluppati da altri partner. “Le soluzioni a cui stiamo lavorando oggi sono destinate ai veicoli privati. Le nuove frontiere sono in ambito industriale: la guida autonoma si presta a sviluppi molto interessanti su imbarcazioni, droni e veicoli industriali indoor, per la movimentazione automatica di merci.”
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