Under 30

L’Under 30 Filippo Tortu è l’italiano più veloce di sempre

Filippo Tortu celebra la vittoria dei 100m durante gli Europei di atletica U20 del 2017 a Grosseto. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for European Athletics)

Articolo tratto dal numero di luglio 2019 di Forbes Italia. Abbonati. 

Che Filippo Tortu avesse la velocità nel sangue era cosa nota. Tutta la sua famiglia, dal nonno Giacomo al papà Salvino, passando per il fratello maggiore Giacomo, è votata all’atletica, e in particolare alla corsa. Tutt’altro che scontata è invece la sua familiarità con i record. Tortu, classe 1998, ha cominciato a macinarli fin dagli esordi. Nel 2015 ha realizzato il primato italiano allievi dei 100 metri con un tempo di 10,33 secondi e sui 200, percorsi in 20,92 secondi.

Nel 2016 ha stabilito il record nazionale juniores dei 100 correndo due volte in 10,24 a Savona. Sempre nel 2016 è stato secondo nei 100 ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz. Nel 2017 conquista altri primati italiani juniores, sui 60 indoor (6,64) e sui 100 metri (10,15), il personale sui 200 (quarto azzurro di sempre con 20,34 al Golden Gala) e il titolo europeo under 20 a Grosseto. Alla rassegna continentale assoluta di Amsterdam ha sfiorato la finale con un tempo di 10,19. Sempre nel 2016 è stato secondo nei 100 ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz. Nel 2018 a Savona è diventato il secondo italiano più veloce di sempre, correndo i 100 metri in 10,03, a soli due centesimi dal record nazionale di Pietro Mennea, stabilito nel 1979, battuto il 22 giugno dello scorso anno a Madrid correndo in 9,99.

Filippo Tortu durante gli Europei di Atletica U20 del 2017. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for European Athletics)

“Realizzare il record italiano era un sogno sin da bambino, averlo raggiunto l’anno scorso, a 20 anni, è stata una grande soddisfazione, ma non voglio fermami qui. Ora quel record rappresenta uno stimolo per fare sempre meglio, già da quest’anno”, racconta il giovane atleta italiano. Più di recente ha fatto registrare un nuovo record – 100 metri in 9,97” –, ma il forte vento alle spalle gli ha impedito di omologare quello che sarebbe stato il nuovo primato italiano. Tortu ha raggiunto da giovanissimo l’obiettivo di una vita, nonostante debba ancora migliorare in tanti aspetti della sua carriera.

“Devo capire come organizzare meglio la mia giornata e i miei impegni. Se devo essere sincero, in questo faccio un po’ di fatica e sono un po’ pigro”. Un passaggio che sarà fondamentale per preparare al meglio la vera sfida dei prossimi mesi: i Mondiali di Doha di ottobre, la gara più importante dell’anno. I risultati raggiunti fino ad oggi non sono passati inosservati alle grandi aziende, che hanno deciso di legare la propria immagine al velocista: Fastweb, Nike, Toyota, Radio Italia sono i suoi attuali sponsor. Nella vita di Tortu, però, non c’è solo l’atletica: Filippo è appassionato di sport, soprattutto calcio e basket, e di musica. Non a caso, se non avesse fatto l’atleta, sarebbe voluto diventare un cantante. “In realtà, sono molto stonato. Forse non avrei potuto farlo”, ammette.

Filippo si è diplomato al liceo scientifico e adesso coniuga l’attività agonistica con gli studi: frequenta infatti il corso di impresa e management all’università Luiss di Roma. Una scelta coerente con le sue ambizioni extra-sportive: “mi piacerebbe molto portare avanti l’azienda della mia famiglia, fondata dal mio bisnonno (Gruppo Confalonieri), che produce accessori per mobili”, rivela. Dove si vede fra cinque anni? “Ancora un atleta, ma laureato. E sempre più veloce”.

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