Articolo tratto dal numero di luglio 2019 di Forbes Italia. Abbonati.
“Se non avessi fatto il calciatore, non so cosa avrei fatto nella mia vita. Forse inizialmente avrei aiutato mio padre con la sua attività, poi chissà…”. Basta una frase per capire Nicolò Zaniolo. Il giovane centrocampista della Roma ha la determinazione di chi ha sempre voluto giocare a calcio per mestiere, senza avere altro per la testa. Un ingrediente fondamentale, in una carriera cominciata in salita: nel 2016 viene scartato dalla Fiorentina, che non lo ritiene pronto per la sua Primavera. Solo per questo motivo il talento italiano classe ’99 si ritrova alla Virtus Entella. Qui ha l’opportunità di mettersi in mostra nella seconda serie italiana tanto da conquistare una maglia nella Primavera dell’Inter. Un anno dopo, passa alla Roma nell’ambito dell’operazione che ha portato Nainggolan tra i nerazzurri: lo scetticismo, anche tra i tifosi giallorossi, non era mancato.
D’altronde Nicolò, appena 19enne, non aveva mai calcato i campi di seria A e la sua esperienza era limitata ai campionati giovanili. Da lì il suo è stato un percorso al fulmicotone: con un fisico da difensore roccioso, i piedi del fantasista e il senso tattico di un giocatore navigato, Zaniolo ha fatto il suo esordio con la maglia giallorossa contro il Real Madrid, cominciando a essere decisivo in campionato e a segnare in Champions League.
“Personalmente sono abbastanza soddisfatto di com’è andata la mia stagione. Quando mi sono aggregato alla Roma non potevo immaginare che alla fine avrei totalizzato 36 presenze e sei gol. A 19 anni è stato qualcosa di incredibile. Per questo devo ringraziare tutto il club che ha puntato su di me, il mister Di Francesco che mi ha fatto esordire, i miei compagni per i consigli e tutta la tifoseria per il supporto. Al netto di questo, però, non posso dirmi contento della nostra stagione. Volevamo entrare in Champions e non ci siamo riusciti. Dovremo fare meglio il prossimo anno”, racconta Zaniolo a Forbes. Oggi è uno dei talenti più cristallini di tutta la serie A. Tra gli interisti, non a caso, qualche ripensamento è cominciato a emergere. Se all’interno dell’operazione Nainggolan-Inter era stato valutato 4,5 milioni di euro, in appena un anno il suo valore, secondo il sito Transfermarket.it, si è moltiplicato fino ai 40 milioni di euro.
Nonostante le prestazioni e i paragoni audaci con i grandi del calcio, arrivati dagli addetti ai lavori, Zaniolo rimane con i piedi per terra e non pensa al calciomercato, dice, ma solo a migliorarsi, giorno dopo giorno. “Ho ancora molto spazio per crescere, sia in campo sia fuori. Sono fortunato perché gioco per una società importante che mi mette a disposizione il meglio per allenarmi bene. Ho tanto da imparare dal calcio e ho molta voglia di farlo. Fuori dal campo non mi ritengo meno fortunato, ho una famiglia strepitosa che mi assiste e mi sostiene”.
Nicolò è talmente concentrato sul suo percorso che fa fatica anche a individuare delle passioni extracalcistiche: “Sono ancora molto giovane, mi appassiono rapidamente a cose nuove e allo stesso tempo cerco continui stimoli: ciò che ieri mi piaceva oggi magari mi rapisce un po’ di meno. Di certo, diversamente da molti miei coetanei, non sono un grande appassionato di videogame. Diciamo che se ho un po’ di tempo libero, preferisco spenderlo con gli amici di sempre”, racconta. “Non ho mai pensato a cosa mi piacerebbe fare fuori dal campo. Chissà, magari un giorno aprirò una scuola calcio!”.
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