Una delle terrazze dell'Hotel Punta Tragara
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A Capri sospesi tra cielo e mare, tra sogno e Dolce Vita

 

Una delle terrazze dell'Hotel Punta Tragara
Una delle terrazze dell’Hotel Punta Tragara

di Mariana Husia

Jaqueline Kennedy in pantaloncini e maglietta nella leggendaria Piazzetta, le passeggiate solitarie di Gianni Agnelli e prima di loro quelle degli imperatori romani Augusto e Tiberio che la elessero seconda capitale dell’impero. Ai giorni nostri le visite dei magnati della Silicon Valley, dei grandi imprenditori di tutto il mondo e degli attori di Hollywood.

La vista di Capri dall’Hotel Punta Tragara

Capri ha da sempre esercitato un fascino magnetico. E continua a farlo. Almeno su un certo tipo di turismo. D’élite certo, chic e mondano senza dubbio, ma soprattutto sensibile alla capacità del luogo di unire bellezza e cultura, riservatezza e ispirazione. Perché non si contano anche gli intellettuali di tutto il mondo che dall’inizio dell’800 in avanti hanno fatto di Capri la loro seconda o prima casa.

L’Hotel Punta Tragara e i celebri Faraglioni di Capri

Sull’isola negli anni ’20 arrivò anche l’architetto svizzero Le Corbusier, chiamato dall’ingegnere lombardo Emilio Errico Vismara per costruire la sua villa, a picco sul mare e con vista sui Faraglioni, in quella che è nota come Punta Tragara.

Lo stesso Le Corbusier ne parlerà poi non come di un edificio, ma come di “una specie di fioritura architettonica, un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale”, da tanto la costruzione appare come una prosecuzione della roccia calcarea, si adatta alle sue forme alternando rientranze e balconi che si stagliano sul mare. Così Vismara la ribattezzerà la Stracasa, intendendo che quella sarebbe stata molto più di una semplice dimora.

La hall d’ingresso dell’Hotel Punta Tragara

Nel 1968 la villa viene acquistata dal Conte Goffredo Manfredi che ne farà il suo buen retiro, dove ospiterà la famiglia, gli amici e numerosi personaggi illustri. Nel 1973 la trasformazione in albergo, ancora di proprietà della famiglia (se ne occupa il nipote del marchese, Goffredo Manfredi, suo omonimo che ha dato vita alla Manfredi Collection). Nasce così l’Hotel Punta Tragara, boutique hotel con le sue cinque stelle lusso.

Una scelta felice, perché Punta Tragara è la sintesi di ciò che un turista si aspetta da una permanenza anche breve sull’isola. Dalle terrazze dell’hotel si vede tutta Capri: lo spettacolo dei Faraglioni, il fascino di Marina Piccola, lo Scoglio delle Sirene, il profilo bianco di Capri, la meraviglia dell’alba che accarezza il mare, e la quiete romantica del tramonto.

La vista da una delle suite dell’Hotel Punta Tragara

La sua ubicazione permette all’hotel anche di tenere fede allo spirito più esclusivo di Capri. Per arrivarci, partendo dalla Piazzetta, si può procedere solo a piedi, seguendo per 15 minuti Via Camerelle, centro dello shopping e della moda, e Via Tragara una delle più belle passeggiate dell’isola.

L’Art Suite dell’Hotel Punta Tragara

Non ci si arriva quindi per caso. E nemmeno è una scelta per un turismo d’apparenza, semmai di chi desidera conservare tanta bellezza dentro di sé piuttosto che condividerla come invece vorrebbero i canoni del turismo all’epoca dei social network.

L’hotel comprende una spa, due piscine e un ristorante, Le Monzu, dove gustare le specialità dell’executive chef Luigi Lionetti, caprese doc (di cui certamente sentiremo parlare), capace di dare vita a un’esplosione di sapori partendo dalle materie prime dell’isola. C’è anche il bar “Monzù Gin Club”, dove gustare fino a 70 tipi di cocktail e aperitivi a base di gin rari serviti con ghiaccio tagliato a mano.

La Penthouse dell’Hotel Punta Tragara

Ma il punto incomparabile del Punta Tragara sono le sue suite, tutte diverse e dove si fondono elementi di antiquariato con pezzi di design e oggetti di alta tecnologia. Delle 24 camere, 14 sono junior suite e 6 special suite, come la Penthouse all’ultimo piano con letto circolare e vista a picco sul mare, oppure la Art Suite, un grande salotto sul mare dove trova posto quella che è con tutta probabilità la vasca da bagno più fotografata al mondo.

Suite dove risvegliarsi, aprire gli occhi e trovarsi di fronte i Faraglioni con l’impressione di poterli toccare con un dito. Perché se “Capri non puoi vederla se non l’hai sognata prima”, come ha scritto Raffaele La Capria, al Punta Tragara si ha l’impressione di vederla continuando comunque a sognare.

 

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