Arriva in edicola domani 1 agosto il volume n° 22 del mensile Forbes. Il protagonista della copertina, oggetto da questo numero di un restyling grafico, è Andrea Iervolino, poco più di trent’anni, che si candida a essere uno dei produttori cinematografici più brillanti in circolazione nello scenario internazionale. Oggi la sua casa di produzione, in procinto di essere quotata all’Aim di Piazza Affari, è una delle più importanti a livello globale: Andrea punta a produrre film in Italia con la cultura cinematografica americana. “Abbiamo finanziato, prodotto e distribuito quasi 100 film con attori come Al Pacino, John Travolta, Morgan Freeman, Sarah Jessica Parker e Johnny Deep” racconta il giovane imprenditore laziale che ricorda anche che “siamo molto focalizzati sui film ma anche sugli short content perché credo che nei prossimi dieci anni il 70-80% del consumo di video sarà on-line e su device piccoli”. Iervolino Entertainment sarà presente al Lido con il film in concorso “Waiting for the Barbarians”, presentato in anteprima mondiale e basato sull’omonimo romanzo del Nobel J.M. Coetzee. Tra gli interpreti spiccano Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson e Gana Bayarsaikhan. Il film è stato inserito da IMDb tra i possibili candidati all’Oscar come miglior film per il 2020.
Star del cinema ma anche cantanti, campioni dello sport e personaggi tv. Le celebrity elencate nella classifica stilata da Forbes sono quelle che hanno guadagnato di più negli ultimi 12 mesi, per un giro d’affari complessivo di 6,3 miliardi di dollari. A guidare la selezione Taylor Swift con 185 milioni seguita da Kylie Jenner e Kanye West. Ancora cinema con la grande stagione dei festival in Italia: Venezia e Roma si confermano kermesse capaci di attrarre spettatori e di fare crescere un business internazionale che guarda al futuro attraverso nuovi mezzi di produzione e distribuzione.
Quando il mecenatismo va a braccetto con il give back, ovvero le nuove frontiere della Corporate Social Responsibility. L’ultimo in ordine di tempo è Gucci, dopo Bulgari e Fendi. I tre grandi brand di alta gamma, portabandiera del lusso esclusivo nel mondo, sono impegnati in prima linea nella tutela, nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano.
Monna Lisa era lombarda? L’ipotesi è davvero suggestiva e presenta molti particolari sorprendenti. A cominciare dal paesaggio che rimanda con estrema precisione lo scenario lombardo del ramo lecchese del Lario. La sagoma stessa della donna ritratta è dettata dalle coste di Bellagio che ricordano un profilo di donna. Ma allora chi è la misteriosa dama? Potrebbe essere la Signura di Lombardia, un dipinto che il de Beatis, canonico e segretario del cardinale Luigi d’Aragona, osserva nel 1517 a Blois dopo essersi recato in visita nella camera da letto di un anziano e menomato ultrasettantenne Leonardo. La protagonista del più famoso dipinto del mondo che secondo le indicazioni del Vasari doveva essere Lisa Gherardini potrebbe non essere quella nobildonna fiorentina. Forse il dipinto esposto al Louvre non è quello cui fa riferimento lo scrittore.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .